Omaggio a Jean Renoir
8 – 21 marzo 2014
Cinema Lumière – Sala Officinema / Mastroianni
Piazzetta Pier Paolo Pasolini – Cineteca di Bologna
A volte vale la pena ritornare all’abc del cinema. Niente di meglio di Jean Renoir per farlo. Ogni suo film è un saggio di regia, di messa in scena, di recitazione, di captazione della realtà. “Renoir contiene tutto il cinema”, scriveva Eric Rohmer. Ma che cos’è il cinema? A questa domanda, Renoir risponde: “È un’arte il cinema? Che importanza ha? è la mia risposta. Che si faccia del cinema o del giardinaggio, è la stessa cosa. […] L’arte non è un mestiere, è la maniera in cui si esercita un mestiere”.
Sabato 8 marzo | ore 17.45
LA REGOLA DEL GIOCO
(La Regle du jeu, Francia/1939) di Jean Renoir (110′)
Lingua originale con sottotitoli
“L’insuccesso de La Regle du jeu mi depresse così tanto che decisi sia di rinunciare al cinema, sia di abbandonare la Francia”, ricorda Renoir. Quando nel 1939 viene proiettato in prima visione al cinema Colisée, è come se uno tsunami si fosse abbattuto su Parigi. Com’è possibile che un film demolito, tagliato di quindici minuti, accusato di scoraggiare i francesi alla vigilia del secondo conflitto bellico, di cui è andato perduto il negativo, ritirato dalle sale, sia divenuto in seguito uno dei capisaldi della storia del cinema, e della cinefilia? Andate a vedere questo gioiello. Lo capirete da soli. (rc)
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
Domenica 9 marzo | ore 17.45
IL DELITTO DEL SIGNOR LANGE
(Le Crime de Monsieur Lange, Francia/1935) di Jean Renoir (82′)
Lingua originale con sottotitoli
Una favola sociale, scritta da Renoir e Prévert, in cui si esalta la forza creativa del lavoro collettivo. “Monsieur Lange è, di tutti i film di Renoir, il più spontaneo, il più denso di miracoli nella recitazione e nella tecnica di ripresa, il più carico di verità e di pura bellezza, un film che diremmo toccato dalla grazia” (François Truffaut).
Domenica 9 marzo | ore 17.45+82′
UNE PARTIE DE CAMPAGNE
(Francia/1946) di Jean Renoir (40′)
Lingua originale con sottotitoli
Dal racconto omonimo di Maupassant. “La scena d’amore nell’isola è uno dei momenti più atroci e più belli del cinema mondiale. Deve la sua folgorante efficacia ad alcuni gesti e a uno sguardo di Sylvia Bataille di un realismo commovente e straziante” (André Bazin). Film incompiuto e montato dieci anni dopo dalla moglie del regista.
Giovedì 13 marzo | ore 18.00
LA CAGNA
(La Chienne, Francia/1931) di Jean Renoir (100′)
Lingua originale con sottotitoli
Ci sono vari aspetti strabilianti, all’interno di questo film crudele, implacabile, attraversato da una perenne sensazione di malessere, di morte. Il primo è legato all’interpretazione di Michel Simon, che all’epoca del film ha compiuto trentasei anni, ma appare come una specie di fossile, come se interi lustri si fossero abbattuti su questo corpo invecchiato troppo in fretta. Il secondo è la sua voce: spezzata, quasi stridula, dalla grana quasi sfarinata, come quella di una vecchina. Il terzo è lo strato caliginoso dell’immagine. Tutto sembra perennemente sull’orlo di sfaldarsi. Lang ne farà un remake in America. (rc)
Giovedì 13 marzo | ore 22.15
BOUDU SALVATO DALLE ACQUE
(Boudu sauve des eaux, Francia/1932) di Jean Renoir (90′)
Lingua originale con sottotitoli
Un film dominato da un corpo, quello massiccio e lieve del geniale Michel Simon, alias il clochard Boudu, che ha la catastrofica vitalità di un bambino unita ad appetiti sessuali senza inibizioni. Salvato dalla morte per annegamento dal libraio Lestingois e ospitato nella sua casa accogliente sul Lungosenna, lo ricambia sconvolgendo il tranquillo corso della sua vita. Il suo rapporto con le cose e con le regole dell’educazione è ispirato alla più beata e animalesca indifferenza; il suo ambiente naturale sono le strade di Parigi filmate dal vero. (rch)
Venerdì 14 marzo | ore 18.15
LA REGOLA DEL GIOCO
(La Regle du jeu, Francia/1939) di Jean Renoir (110′)
Lingua originale con sottotitoli
“L’insuccesso de La Regle du jeu mi depresse così tanto che decisi sia di rinunciare al cinema, sia di abbandonare la Francia”, ricorda Renoir. Quando nel 1939 viene proiettato in prima visione al cinema Colisée, è come se uno tsunami si fosse abbattuto su Parigi. Com’è possibile che un film demolito, tagliato di quindici minuti, accusato di scoraggiare i francesi alla vigilia del secondo conflitto bellico, di cui è andato perduto il negativo, ritirato dalle sale, sia divenuto in seguito uno dei capisaldi della storia del cinema, e della cinefilia? Andate a vedere questo gioiello. Lo capirete da soli. (rc)
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema
Domenica 16 marzo | ore 20.15
LA CARROZZA D’ORO
(La Carrosse d’or, Italia-Francia/1953) di Jean Renoir (102′)
Lingua originale con sottotitoli
Nel 1952, dopo la rottura tra i produttori Francesco Alliata e Renzo Avanzo e Luchino Visconti, Renoir accetta la proposta di girare un film tratto da Mérimée, in Italia. Affascinato dal lavoro di Anna Magnani con autori come Rossellini e Visconti, Renoir decide che sarà lei la protagonista del film. Commedia, commedia dell’arte, ronda amorosa: La carrozza d’oro è un film profondamente impregnato di teatro, quel teatro che è la vita. Come filmare, come rendere cinematografica una pièce teatrale? Ecco una delle domande a cui il film risponde. E la lingua italiana: ogni timbro, ogni intonazione esplode nel suo splendore. Ci voleva un francese per cogliere questo aspetto. (rc)
Domenica 16 marzo | ore 22.15
IL FIUME
(The River, Francia-India-USA/1951) di Jean Renoir (99′)
Lingua originale con sottotitoli
Nell’India coloniale, il Gange scorre solcando frammenti di vita, gli amori adolescenti di miss Harriet, l’ombra della morte, la prima cognizione del dolore, il sentimento acerbo di una sovranità spirituale della natura. Scriveva André Bazin all’uscita del film: “Renoir è fedele a Renoir, ma il pagano qui è divenuto un mistico”. Il fiume è anche un film a colori d’inarrivabile bellezza (fotografo è Claude Renoir, figlio di Jean, nipote di Auguste): occorre abbandonarsi alla sua cadenza sensuale, l’esperienza sarà totalmente ripagante. (pcris)
Venerdì 21 marzo | ore 18
PICNIC ALLA FRANCESE
(Le Dejeuner sur l’herbe, Francia/1959) di Jean Renoir (92′)
Lingua originale con sottotitoli
Il film esce nel 1959. Un anno cruciale. I quattrocento colpi, A bout de souffle, la nouvelle vague. Il cinema sembra sotto sopra. E Renoir cosa fa? Si confronta con la televisione, si occupa di fecondazione artificiale, omaggia gli impressionisti, filmando buona parte del film nella dimora paterna, in Provenza, a Cagnes-surmer. Manet ad esempio resta impresso nel titolo. Futuro, memoria, artificialità, natura e seduzione si fondono in maniera strabiliante in questa commedia attraversata dal vento. Grande sensualità cromatica. (rc)