Guy Debord | Questa cattiva reputazione…

spettacolo

Questa cattiva reputazione…

Autore: Guy Debord
postfazione: Christian Pugliese
postmedia books, 2014 (ed.or. 1993)
formato 190x135mm
80 pp.
isbn 9788874901197
prezzo di copertina: 9,90€
postmedia books

 

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A ben guardare il naufragio è ovunque
Petronio, Satyricon

 

Scrittore, cineasta, uomo politico, personaggio difficilmente etichettabile, Guy Debord nasce nel 1931 a Parigi e muore suicida nel 1994. Nel 1957, a Cosio d’Arroscia, Debord partecipa alla fondazione dell’Internazionale Situazionista, che unisce una serie di movimenti artistici europei in una critica radicale della società capitalistica e dell’industria culturale. Nel 1967 scrive il suo capolavoro, La società dello spettacolo, destinato ad avere vasta eco mondiale soprattutto dopo i movimenti di rivolta del maggio 1968. Scritto dopo Panegirico (Castelvecchi, Roma 2005), Cette mauvaise réputation (Gallimard, Paris 1993) è l’ultimo titolo pubblicato da Debord e ne rappresenta un proseguimento nel quale rivela ancora considerazioni sul proprio pensiero in contrapposizione alla miriade di luoghi comuni pubblicati sulla sua figura.

 

In questa sede, mi è piaciuto citarmi in più occasioni. Non ignoro che molti troveranno questo fatto scioccante. Però nessuno sarebbe turbato – e non sarebbe neanche stato utile farmi questa cattiva reputazione – se mi fossi trovato, come gli altri, nell’impossibilità di citare ancora oggi quello che avevo pensato in precedenza. Per ravvivare i rimpianti di quelli che non hanno capito al momento giusto, aggiungerò che ciò che vi era di più ammirevole nella citazione che ho appena ricordato era nella terribile verità delle parole: “il centro stesso del mondo esistente”. [Guy Debord]

 

Debord è stato sicuramente uno dei maggiori retori del suo tempo, e come Clausewitz, Macchiavelli, Tucidide, Gracián e Gorgia (che Lebiez non ha saputo citare) si è trovato nella nuda necessità di scrivere per essere capito da quei pochi, che avrebbero potuto seguirlo senza possibilità alcuna di essere manipolato. Rifiutato sì (odiato, detestato sì), ma non manipolato! Questa è, ben inteso, la potenza dell’arte retorica di Debord e, infine, della sua strategia. Come scrive Agamben, i libri di Debord (La società dello spettacolo e i Commentari), alla stregua de Il Principe di Macchiavelli e dell’Etica di Spinoza, sono un “trattato di strategia: “. [Christian Pugliese]

 

IL MALE NELLE COSE. EPIFANIA, PASSIONE E GLORIA DELLA MERCE di Christian Pugliese (PDF)

 



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