Lugano // Microblasted di Giorgio Carella

GIORGIO CARELLA /
MICROBLASTED

Spazio 1929 / via A. Ciseri 3, Lugano
17 febbraio – 12 marzo 2017

Inaugurazione venerdì 17 febbraio 2017, ore 18:00 in presenza dell’artista

Mi prende una paura antica, di creature che vengono dal buio e dal bosco.
Vorrei avere una casa di pietre, un focolare e un fucile per addormentarmi.

(G. Carella, dal suo diario di viaggio)

Lo Spazio 1929 di Lugano (Via A.Ciseri 3) annuncia il suo primo evento espositivo del 2017: dal 17 febbraio al 12 marzo ospiterà MicroBlasted, la prima personale di Giorgio Carella, un viaggio in immagini e suoni in cui “la narrazione, la visione e il suono intimo delle cose ci rendono spettatori di qualcosa che oltrepassa la fotografia e improvvisamente diventa movimento, emozione, diventa cinema”, secondo le parole di Marta Santomauro, curatrice dell’esposizione insieme a Nicola Bernasconi.
Un diario di viaggio in 28 fotografie in bianco e nero, proposte in un piccolo formato 12cm x 9cm, giusto il doppio del negativo con il quale sono state realizzate. Paesaggi intimi, carichi di emozioni personali. Un lavoro introspettivo, che si apre però agli altri sensi e si concede all’immaginario dello spettatore grazie all’accostamento, per ogni immagine esposta, di una partitura sonora, fruibile in cuffia, appositamente ideata e composta da Amos G. Pellegrinelli, giovane e poliedrico talento ticinese. In questo elemento, oltre che nella forza espressiva delle immagini, risiede, a nostro modo di vedere, l’interesse e l’originalità di MicroBlasted.
Regista di numerosi documentari e cortometraggi, oltre che direttore della fotografia, Carella – nato a Catania e cresciuto a Milano, dove ancora oggi vive e lavora – coltiva da sempre la passione per la fotografia, sintesi massima, unità di misura fondamentale del suo abituale lavoro con i fotogrammi in movimento. (www.giorgiocarella.com)

Un viaggio in Scozia, compiuto in solitaria qualche anno fa, è stata per lui l’occasione per immergersi totalmente in paesaggi naturali e urbani colti in momenti di assenza totale, o quasi, di forme di vita animali e umane. Quasi perché, come scrive la fotografa Fulvia Farassino nel testo introduttivo al catalogo che accompagna l’esposizione, descrivendo una delle fotografie e fornendo forse la chiave di lettura più profonda all’intera mostra: … Poi è apparso il Gufo reale, a Inverness, con i ciuffi alle orecchie e i guardiani alle spalle, portando con sé tutta la simbologia dell’oscurità, della notte e della morte (…)Costretto a mettersi nella condizione di dover osservare l’immagine avvicinandosi fisicamente alla fotografia, _ aggiunge Giorgio Carella _ piegandosi ad uno stato di solitudine, anche se per pochi istanti, lo spettatore è portato a creare l’eco di un’empatia con il momento dello scatto. Visioni e suoni fruiti insieme generano cortocircuiti mentali imprevedibili, che raccontano l’immaginario che ciascuno di noi, inevitabilmente, proietta sul mondo. Lo spettatore si trasforma così, sempre più, in un individuo emozionale.

Dopo l’esposizione allo Spazio 1929, che si chiuderà con un finissage in presenza dell’autore domenica 12 marzo, la mostra proseguirà il suo cammino a Milano dal 16 al
26 marzo, presso la Libreria Gogol & Company, che ne ha curato il catalogo insieme all’autore.

Ingresso gratuito.
Orari d’apertura: mer-sa 14:00 – 18:30.
Il giovedì orario prolungato, con aperitivo fino alle 20:00

SPAZIO 1929 _ via A. Ciseri 3, CH-6900 Lugano _ t: +41 91 911 97 00
www.spazio1929.ch, info@spazio1929.ch

BREVI NOTE BIO

Giorgio Carella è nato nel 1974 a Catania. Nel 2000 si diploma in regia alla Civica Scuola del Cinema di Milano e da allora realizza cortometraggi (Ovest, Dialogo fra un allenatore e il suo secondo, Just In God) e documentari (tra i quali La notte del Leone; la seria televisiva Scrivere New York; Il lato sbagliato del ponte; Storie del fiume sacro, e più recentemente Storia degli uomini che volevano bruciare New York, prodotto e distribuito da Istituto Luce), lavori presentati e premiati in numerosi festival, in Italia e all’estero. Lavora anche come direttore della fotografia. MicroBlasted è la sua prima mostra fotografica.

Amos G. Pellegrinelli nasce nel 1990, è di Bellinzona, si è diplomato al CISA di Lugano nel 2014 con specializzazione in montaggio cine-televisivo. In parallelo all’attività di montatore, ha realizzato da indipendente anche alcune regie di lavori sperimentali autoprodotti. Inoltre fotografa, suona e compone musiche, scrive, disegna e molto altro.



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