Saudade brasileira. Il cinema brasiliano di Adolfo Celi e Luciano Salce

Celi Salce

Adolfo e Luciano, i ragazzi tornati dal Brasile


Uno era per tutto il mondo Emilio Largo, uno dei più memorabili cattivi della serie di James Bond, in Agente 007 Operazione Tuono (1965); per il pubblico televisivo era il malvagio Lord Brooke nella miniserie Sandokan (1975); per i cinefili più raffinati il prefetto fascista dell’isola di Ponza ne La villeggiatura (1973); per i cultori della commedia all’italiana il chirurgo burlone Sassaroli nella trilogia di Amici miei (1975, 1982, 1985). E proprio da questi ultimi l’altro è ricordato come autore di graffianti satire di costume, quali Il federale (1961), La voglia matta (1962), L’anatra all’arancia (1975) e Fantozzi (1975). Ma una parte molto significativa della loro carriera rimane sconosciuta ai più, in quanto svoltasi in un paese straniero: Saudade brasileira: il cinema brasiliano di Adolfo Celi e Luciano Salce – la retrospettiva che il Candiani propone nel mese di aprile – intende per questo rendere giustizia ai due grandi attori e registi, tra i padri fondatori del teatro e del cinema brasiliano, riproponendo i film che hanno diretto in Brasile, due per ciascuno: rispettivamente, Caiçara (1950) e Tico-Tico no Fubá (1952), biografia romanzata di Zequinha de Abreu, compositore dell’omonima canzone; Uma Pulga na Balança (1953) e Floradas na Serra (1954), costruito su misura per l’indubbio talento espressivo della grande attrice teatrale Cacilda Becker (sul grande schermo per la seconda e ultima volta dopo  Luz dos Meus Olhos di José Carlos Burle, girato sette anni prima). Pellicole rimaste inedite nel nostro Paese, con le quali due giovani promesse dell’Accademia d’arte drammatica "Silvio D’Amico" trasferirono il melodramma neorealista in uno Stato all’epoca scarsamente produttivo dal punto di vista cinematografico, portandovi una forte ventata di rinnovamento grazie al genere che, partendo dall’Italia, stava ottenendo successo in tutto il mondo.

Amori stroncati dalle differenze sociali, reazioni sanguigne che nascono tanto dall’amore quanto dall’odio, giovani tubercolotiche che cercano di vivere le loro passioni amorose pur sapendo di essere alla fine dei propri giorni, i pettegolezzi della gente di paese sullo sfondo: a descriverli sembrano quasi Matarazzo… E se i due film di Celi sono decisamente innovativi dal punto di vista delle soluzioni registiche, quelli di Salce non mancano di gustosi spunti, in particolare Uma Pulga na Balança (l’unica commedia), che nella sua satira della burocrazia e dell’ipocrita e falso perbenismo della borghesia – attraverso la vicenda di un truffatore che progetta in carcere un piano per raggirare i parenti di persone decedute da poco, facendosi pagare con la minaccia di rendere pubblici i presunti misfatti commessi dai defunti – contiene in nuce elementi di quella che sarà la commedia all’italiana nel suo periodo d’oro.

In chiusura, il film-verità (docufiction, si direbbe oggi) L’alibi (1969), realizzato da Celi con i compagni d’Accademia Vittorio Gassman e Luciano Lucignani, dove interpretando se stesso – forse la parte più equilibrata e interessante – sembra fare i conti con l’esperienza carioca; in apertura i documentari realizzati da Leonardo Celi ed Emanuele Salce per ricordare i padri a vent’anni dalla scomparsa, rispettivamente Adolfo Celi: un uomo per due culture (2006) e L’uomo dalla bocca storta (2009): la proiezione di quest’ultimo sarà preceduta da un incontro con gli autori.
– Alessandro Ticozzi

 

Saudade brasileira                 

Il cinema brasiliano di Adolfo Celi e Luciano Salce

 

Centro culturale CANDIANI
Piazzale Candiani, 7
30174 Venezia Mestre

salceceli_locandina

 

 

Lunedì 12 aprile, ore 17.00                                                  

sala seminariale primo piano                                                       


Incontro con Leonardo Celi ed Emanuele Salce             
Partecipano Alessandro Ticozzi e Blanca Estela Rodriguez.           

 

a seguire: L’uomo dalla bocca storta (Italia/2009)di               Emanuele Salce e Andrea Pergolari – ingresso libero                 


ore 21.00 – sala conferenze quarto piano                           

Adolfo Celi, un uomo per due culture (Italia, 2006, 95′) di          Leonardo Celi                                                                               
ingresso libero                                                                                

mercoledì 14 aprile, ore 21.00                                               

Caiçara di Adolfo Celi                                                                    


venerdì 16 aprile, ore 21.00                                                   

Tico-Tico no Fubá  di Adolfo Celi                                             


lunedì 19 aprile, ore 21.00                                                  

Uma Pulga na Balança di Luciano Salce                                   


mercoledì 21 aprile, ore 21                                                    

Floradas na Serra di Luciano Salce                                     


venerdì 23 aprile, ore 21                                                         

L’alibi  di A. Celi, V. Gassman e L. Lucignani                            
 
sala conferenze quarto piano / ingresso riservato ai soci               CinemaPiù.
Tessera ordinaria 30 euro, studenti 20 euro in            vendita alla biglietteria del Centro.
È consigliata la prenotazione  

 

[Fonte: http://candiani.comune.venezia.it]                           



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