Indivisibili > Edoardo De Angelis
A voler essere cattivi si potrebbe dire che il corpo di Indivisibili rappresenta l’esatta coabitazione siamese tra il cinema di Paolo Sorrentino e quello di Matteo Garrone. Come a dire che non è l’originalità la qualità più marcata dell’opera terza del campano Edoardo De Angelis; le brutture del litorale Domizio, la rapacità dell’essere umano, l’immiserimento delle anime, l’estetizzazione del brutto,