The Masque of the Red Death (La maschera della morte rossa) > Roger Corman

XXII secolo: il principe satanista Prospero, dopo avere messo a fuoco il villaggio di Cartania avendo scoperto che uno dei suoi abitanti ha contratto una terribile piaga, la morte rossa appunto, invita alcune persone presso il suo castello perché possano proteggersi dall’incombente pericolo di un’epidemia.
Nel corso di una festa da lui organizzata, un misterioso personaggio completamente vestito di rosso fa la sua comparsa. Prospero rimarrà inorridito nello scoprire la sua vera identità.

 

The Masque of the Red Death è uno dei sette film tratti da opere di Edgar Allan Poe e girati da Corman tra il 1960 e il 1964 (The Haunted Palace del 1963 prende solo il titolo da un racconto di Allan Poe ma in realtà è l’adattamento di un racconto di H.P. Lovecraft). Tutti questi film, a eccezione di uno soltanto, presentano Vincent Price nel ruolo del protagonista.
The Masque of the Red Death, sceneggiato da Charles Beaumont, (già sceneggiatore di Seven Faces of Dr Lao di George Pal, 1964) e dall’autore di fantascienza R. Wright Campbell, è tratto in larga parte dal brevissimo racconto di Poe (tre pagine) con l’aggiunta di uno spunto tratto da un altro racconto dell’autore, “Hop-Frog”, giusto per dargli più sostanza.
Il lavoro degli sceneggiatori è consistito nell’allungare il racconto creando un retroterra per il Principe Prospero e risulta essere un gustoso saggio sul tema del sadismo (in una scena, per esempio, una coppia di coniugi bussa al castello per chiedere riparo dall’epidemia. Il marito offre a Prospero le grazie della moglie se accontenterà la sua richiesta di ospitalità sentendosi rispondere da quest’ultimo di avere già avuto il piacere di goderne in precedenza).
È anche il primo film prodotto a Hollywood a parlare esplicitamente di satanismo.
Si tratta questo del più sontuoso film di Corman sino ad allora, grazie alle ricche scenografie degli interni del castello, che erano state create e usate in precedenza nello stesso anno per il film Becket (1964) di Peter Glenville.
Al buon risultato contribuisce in grande parte la bellissima fotografia ad opera di Nicholas Roeg, in seguito regista (tra i suoi film ricordiamo Insignificance (1985), The Man Who Fell to Earth (1976), The Witches (1990).

 

Roberto Rippa

 

CURIOSITÀ

 

Questo film di Roger Corman appare più ricco nelle scenografie grazie al fatto che venne girato sui set in disuso della certo più opulenta produzione di Becket (1964), film di Peter Glenville con Richard Burton Peter O’Toole e John Gielgud.
Questo è stato il primo film girato in Inghilterra da Roger Corman. Il motivo di questa scelta è che in Inghilterra venivano erogati sussidi statali alle produzioni che utilizzavano maestranze inglesi.

The Masque of Red Death avrebbe dovuto, secondo le intenzioni del regista, essere il secondo film tratto da Poe di Roger Corman dopo il grande successo ottenuto da House of Usher del 1960. Corman cambiò idea in quanto notò che alcuni elementi della trama lo avvicinavano troppo a The Seventh Seal (Il settimo sigillo, 1957) di Ingmar Bergman, distribuito poco prima negli Stati Uniti. Il secondo è Pit and the Pendulum (Il pozzo e il pendolo, 1961).

Durante la lavorazione, l’attrice Jane Asher chiese un giorno a Roger Corman il permesso di invitare un suo amico musicista a pranzare con loro. Spiegò che si trattava di un musicista che avrebbe tenuto la sera stessa il suo primo concerto a Londra. Prima di congedarsi, dopo pranzo, Corman fece i suoi auguri al musicista per il concerto di quella sera. Seppe che si trattava di Paul McCartney solo il giorno dopo, leggendo sui giornali del successo ottenuto dai Beatles nel loro primo concerto nella capitale.

 

 

The Masque of the Red Death
(Titolo italiano: La maschera della morte rossa, USA, 1964)
Regia: Roger Corman
Soggetto: Edgar Allan Poe (tratto dai racconti “The Masque of the Red Death” e “Hop-Frog”)
Sceneggiatura: Charles Beaumont, E. Wright Campbell
Musiche originali: David Lee
Fotografia: Nicolas Roeg
Montaggio: Ann Chegwidden
Interpreti principali: Vincent Price, Hazel Court, Jane Asher, David Weston, Nigel Green, Patrick Magee, Paul Whitsun-Jones

 



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