Han jia > Li Hongqi

articolo pubblicato su Rapporto Confidenziale numero28 (speciale 2010) p. 29
all’interno di RC:speciale 63° Festival del film Locarno 4-14 | 8 | 2010

Han jia
Li Hongqi | Cina – 2010 – DCP – colore – 91′

È l’ultimo giorno delle vacanze invernali in una tranquilla cittadina del nord della Cina. Quattro adolescenti si incontrano per un futile motivo a casa di Zhou Zhixin, che vive con il padre, il fratello e il nipote. Come la maggior parte dei loro coetanei, gli amici approfittano dell’ultimo giorno di vacanza e ciondolano per la piccola città, dove nulla sembra mai accadere. I quattro giovani ammazzano il tempo con discorsi irrilevanti, salvo poi scontrarsi su alcuni punti. Laowu, uno dei protagonisti, discute con la sua ragazza in che misura l’amore adolescenziale possa interferire con il rendimento scolastico. Laobao, invece, si chiede quanto valga l’educazione scolastica nella vita reale…

Opera caratterizzata da un’enorme precisione stilistica – con grande cura del suono, che sostituisce qualsiasi musica diventando vero e proprio sottotema narrativo – “Han jia” (“Vacanze d’inverno”) di Li Hongqi si svolge in un imprecisato e innevato luogo del nord della Cina.
Qui, un gruppo di adolescenti e pre-adolescenti si annoia a morte all’avvicinarsi della fine delle vacanze scolastiche. Il regista li mostra a camera fissa a campo medio o lungo nel corso di alcuni quadri in cui il dialogo è spesso inframmezzato da lunghe pause. I pochi primi piani sono in gran parte dedicati a un bambino di sei anni la cui aspirazione è quella di diventare orfano. Tutto ciò che accade nel resto di quel luogo lo si sente in lontananza e avviene comunque fuori dall’inquadratura (così come fuori dalle loro vite).
Altri siparietti riguardano un giovane e la sua ragazza che discutono della loro storia e di quanto questa potrebbe influenzare i loro studi, una donna che sfoglia una verza prima di andare a pagarla alla cassa di un negozio.
Racconto ironico, e quindi serissimo, sulla vita di provincia in Cina, “Han jia” chiede allo spettatore lo sforzo di entrare nei suoi ritmi dilatati – pochissimo di più di una serie di fotografie – per ripagarlo con il suo sottile umorismo e la sua verità.
Nel 2008, Li Hongqi aveva diretto un film dalla struttura simile: “Huangjin zhou”.
Il progetto è nato al Festival del film di Locarno, dopo avere partecipato l’anno scorso al laboratorio Open Doors.
Vincitore del Pardo d’oro grazie a una giuria che ha voluto forse premiare il suo coraggioso radicalismo formale in un festival che presentava diverse opere forse più meritevoli.

Pardo d’oro al 63. Festival internazionale del film di Locarno.

Han jia (Winter Vacation)
Cina – 2010 – DCP – colore – 91′
Prima mondiale | Concorso internazionale | 63° Festival del film Locarno
Regia, sceneggiatura, montaggio: Li Hongqi; Musiche: ZUOXIAO Zuzhou, The Top Floor Circus; Fotografia: QIN Yurui; Interpreti principali: BAI Junjie, ZHANG Naqi, BAI Jinfeng, XIE Ying, WANG Hui, BAO Lei


Li Hongqi

Il poeta e scrittore Li Hongqi, nato nella provincia cinese di Shandong nel 1976, si è diplomato alla China Central Academy of Fine Arts nel 1999. Le sue più importanti pubblicazioni includono la raccolta di poesie Lin Chuang Jing Yan (Cure) e i romanzi epici Xing Yun’er (Lucky Fellow) e Shi Bu Wan (Smells Like Teen Spirit). Il suo lungometraggio d’esordio Hao duo da mi (So Much Rice, 2005) gli è valso il Premio NETPAC al 58°  Festival del film Locarno, mentre il secondo, Huangjin zhou (Routine Holiday, 2008) è stato nominato per il FIPRESCI Critics Award al 52° London Film Festival. Con Han jia (Winter Vacation) firma il suo terzo film.



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