Tutti gli articoli di Vincenzo Palermo

“Les Amants du Pont-Neuf” e qualche divagazione su Leos Carax

“Les Amants du Pont-Neuf” e qualche divagazione su Leos Carax

Storia di due vagabondi che si amano tragicamente sullo sfondo parigino del Pont-Neuf, soli e perduti, tra l’andirivieni febbrile delle folle borghesi. Il cinema di Leos Carax è un inarrestabile fluire di barocchismi estetici, arte immaginifica più che narrativa, in cui la surrealtà magmatica di idee in movimento, si confonde e si intreccia a logiche filmiche ossimoriche e antinomie vere

The Hobbit: The Desolation of Smaug > Peter Jackson

Fuoco e scintille nella tana di Smaug, drago sputafuoco custode della mecca nanica. Dopo l’assalto degli orchi guidati da Azog il profanatore nel primo film, lo spettacolare viaggio di Bilbo Baggins e dei tredici nani verso Erebor, in 3D, a 48 fotogrammi al secondo. L’oscurità scende sul Reame Boscoso, patria degli elfi silvani, su Pontelagolungo (Esgaroth) e sulle terre libere

Okuribito (Departure) > Yojiro Takita

Daigo, violoncellista che ha appena perso il lavoro dopo lo scioglimento dell’orchestra, torna al suo paese natio nella vecchia casa di campagna presso Yamagata, insieme alla moglie Mika e, per sbarcare il lunario, va alla ricerca di un’occupazione. L’occasione gli si presenta grazie all’annuncio di Sasaki, il quale cerca chi lo possa aiutare in fantomatici viaggi. Daigo contatta subito il

Die Frau des Polizisten (La moglie del poliziotto) > Philip Gröning

In occasione del festival La violenza illustrata (7 novembre – 7 dicembre 2013) è stato proiettato, presso la Cineteca di Bologna, il poderoso dramma di Philip Gröning, La moglie del poliziotto, introdotto dallo stesso regista e da Maša Romagnoli (Casa delle donne). Il film, spietata ricostruzione di una vita familiare sconvolta dalle vessazioni di un marito violento ai danni di

La Chambre verte > François Truffaut

La Chambre verte, voragini dell’epilogo a cura di Vincenzo Palermo   «Quando facevo il critico, pensavo che un film per essere riuscito dovesse esprimere simultaneamente un’idea del mondo e un’idea del cinema; La regola del gioco o Quarto Potere rispondevano bene a questa definizione. Oggi a un film che vedo domando di esprimere sia la gioia di fare il cinema,

Kill List > Ben Wheatley

Kill List > Ben Wheatley

Il multiverso di Ben Wheatley, nuova promessa del cinema britannico, è grottesco e mefistofelico: coagulo alchemico retto da una lucida e coerente visione d’insieme che lega, spesso a doppio filo o con molteplici letture (che si rivolgono quasi sempre all’intelligenza dello spettatore), tutta la sua filmografia. Parlo di multiverso perché la sua poetica registica è fatta di insiemi coesistenti di