DIGIMAG 64 – MAGGIO 2011
nuova release del magazine del progetto Digicult
www.digicult.it/digimag
"…noi tendiamo a cercare i modelli in tutto il mondo. Questa funzionalità è incorporata nel nostro meccanismo percettivo e ha salvato i nostri antenati durante eventi critici nel corso dei millenni: dall’identificare un oggetto in movimento in una prateria o un volto minaccioso in una folla. Ma abbiamo anche cercato modelli di dati, informazioni, fatti e storie come un metodo fondamentale per assimilare la conoscenza. Il modo in cui molte di queste mappe e alfabeti sono visualizzate, possono certamente influenzare la nostra percezione della realtà. Quindi è divertente notare come le metafore di rappresentazione spostano il nostro senso di tempo e luogo […] nonostante una ricca diversità grafica, molti progetti tendono a seguire le tendenze evidenti e principi comuni, che a loro volta rappresentano una sorta di tassonomia emergente. Questa tassonomia embrionale e in continua evoluzione, fornisce un ritratto dello stato attuale della pratica e rivela i blocchetti di costruzione iniziale nonchè la formazione di un nuovo linguaggio visivo. Questo alfabeto non è del tutto nuovo, nel senso che molte delle sue lettere sono ricorrenti metafore visive usate per secoli. Ma alcuni stanno combinando e ricombinando metafore vecchie in nuovi modi originali…."
Manuel Lima, da "Manuel Lima. Mappare lo spazio dell’informazione" – di Pasquale Napolitano
INTERVISTE
• VOLUPTUOUS DATA. MATIAS DEL CAMPO E SPAN ARCHITECTS di Sabina Barcucci
• MANUEL LIMA. MAPPARE LO SPAZIO DELL’INFORMAZIONE di Pasquale Napolitano
• LA PRIMAVERA ROMANA DI STALKER.A ZONZO CON LORENZO ROMITO di Elena Biserna
• SPARKLE LABS. LA SCINTILLA DELLA CREAZIONE di Zoe Romano
• ZUL MAHMOD. LA SOUND ART DI SINGAPORE di Robin Peckham
ARTICOLI
• FUSIONE CRITICA. INTERVISTA A MAURICE BENAYOUN di Lorenzo Taiuti
• ROBERTO PUGLIESE. BIO ACUSTICA DIGITALE di Claudio Musso
• TRANSMEDIA. POSTGRADUATE IN ARTS, MEDIA & DESIGN di Silvia Bertolotti
APPROFONDIMENTI
• ONLINE MIDDLE EAST. L’INFINITO POTENZIALE DELLE MASSE di Emanuele Andreoli
• SCOPRIRE GLI SPAZI INTERSTIZIALI. PARTE 2 di Eugenia Fratzeskou
REPORT
• THE INFLUENCERS 2011. SOGNI COLLETTIVI ED EROI CONTEMPORANEI di Barbara Sansone
• WEFAB: MAKE THE RIGHT THING. DIGITAL FABRICATION NEL CUORE DI MILANO di Simona Casonato
• JOSEPHINE BOSMA: NETTITUDES. LET’S TALK NET ART di Lucrezia Cippitelli
• CAE: LO SPETTRO DELLA PESTE. ARMI BATTERIOLOGICHE, POLITICHE DELLA PAURA di Loretta Borrelli
ALLEGATO
• BLOOOM – CONTEMPORARY ART FAIR di Riccardo Pastore
COVER
• SPAN Architects
DIGIMAG 64 – MAGGIO 2011
nuova release del magazine del progetto Digicult
www.digicult.it/digimag
Digicult è dal 2005 una piattaforma culturale ed editoriale, online e offline, che si occupa dell’impatto delle nuove tecnologie e delle scienze sull’arte, il design, la cultura e la società contemporanea. Digicult è stato fondato ed è diretto da Marco Mancuso e si basa sulla partecipazione attiva di oltre 50 professionisti che rappresentano un ampio Network di giornalisti, curatori, artisti, teorici e critici nell’ambito della new media art. Digicult pubblica il magazine mensile Digimag, che si occupa con approccio critico e giornalistico di specifiche tematiche culturali, artistiche e produttive come: arte in rete, hacktivism, video art, sound aty, audiovideo, design, arte e scienza, new media, software art e performing art. Digicult produce inoltre un podcast di musica elettonica e audiovisivi Digipod, legato al mondo delle netlabels e della produzione audiovisiva indipendente online, e possiede un proprio servizio internazionale di newsletter Diginews. Digicult è infine coinvolto in una serie di attività collaterali tramite la sua agenzia e associazione culturale Digimade, media partnerships e report di festival e rassegne, nonchè progetti speciali e curatele in Italia e all’estero, e sta attualmente lavorando come curatore e promoter di alcuni artisti e designer audiovisivi italiani promuovendo il loro lavoro in festival, gallerie, mostre e centri culturali a livello internazionale.
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