My Brother the Devil, Sally El Hosaini
Da Sodoma a Hollywood
27. GLBT FILM FESTIVAL
19 – 25.04.2012
Torino
UCI Cinemas Lingotto
Multisala Cinema Massimo
La 27esima edizione del Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba, si svolgerà dal 19 al 25 aprile 2012 al Cinema Massimo. L’evento speciale di inaugurazione avrà luogo presso l’UCI Cinemas Lingotto la sera di giovedì 19 aprile.
Come da tradizione, la manifestazione comprende sezioni competitive e tematiche, con opere provenienti da tutto il mondo, e offre a pubblico e addetti ai lavori opere altrimenti “invisibili”.
Tra i film del concorso lungometraggi, “The Perfect Family” (Usa) di Anne Renton, protagonista una magnifica Kathleen Turner nel ruolo di una cattolica devota con una figlia lesbica in attesa di un bambino assieme alla sua compagna; “Beauty” di Oliver Hermanus, ambientato tra la comunità afrikaner del Sudafrica, che racconta il baratro in cui sprofonda un uomo, apparentemente eterosessuale, travolto dalla passione per un giovane. Il film è stato il candidato sudafricano agli Oscar 2012 e ha vinto la Queer Palm al Festival di Cannes 2011.
Tra le anticipazioni, il Focus “L’ultimo tabù” sul rapporto tra omosessualità e sport, con la collaborazione di Paolo Colombo, giornalista La7 che, anni fa, dedicò due puntate della sua trasmissione “Victory” a questo tema. Altro appuntamento di grande interesse è la sezione “Forever Young”, con pellicole di giovani registi sull’identità sessuale negli adolescenti. Il Focus “Gay in pantofole” offrirà poi diversi documentari sulla terza età di omosessuali, lesbiche e transgender: testimonianze, tra personale e politico, su cosa significhi invecchiare e su quanto ricordi e passato di ogni singolo diventino memoria collettiva e patrimonio della comunità GLBT, un viaggio a ritroso pieno di bellissime storie.
Dopo il successo dello scorso anno, torna “Lesbian Romance”, sezione dedicata all’amore tra donne con nuovi titoli in cui prevalgono sentimento, sesso, passione e politica, tra cui: “Kyss Mig” della svedese Alexandre-Therese Keining, colpo di fulmine tra una lesbica dichiarata e la sua amica, fidanzata con un ragazzo, definito il miglior film scandinavo dai tempi di “Fucking Amal”, e “Jessie And Jamie Are Not Together” dell’americana Wendy Jo Carlton per cui “l’amore senza follia non è amore”.
Nella sezione “Vintage” film dimenticati, riscoperti o di culto del panorama cinematografico GLBT, come “Amici, complici, amanti” di Paul Bogart del 1988, introvabile in dvd, con Anne Bancroft e Matthew Broderick, e “Costretta al silenzio” di Jeff Bleckner del 1995, ispirato a una storia vera, con Glenn Close nel ruolo di un Colonnello della Guardia Nazionale degli Stati Uniti. Il film è prodotto dalla stessa Close e da Barbra Streisand.
Il comitato di selezione – composto da Fabio Bo (coordinatore artistico), Angelo Acerbi, Alessandro Golinelli, Christos Acrivulis e, da quest’anno, Silvia Novelli, dai consulenti Pierre Hombrebueno, Flavio Armone, Nancy K. Fishman e Simone Morandi, guidato dal direttore Minerba – conferma la volontà di indagare e proporre al pubblico film e tematiche, spesso scottanti e controverse, di grande attualità e interesse per l’intera società.
Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood” nasce nel 1986 ed è diretto da Giovanni Minerba. Dal 2005 è amministrato dal Museo Nazionale del Cinema con il sostegno degli Assessorati alla Cultura della Provincia e della Città di Torino, e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Fondazione CRT. Ulteriori informazioni sul sito www.tglff.com.
Home for the Golden Gays, Nola Grace Gaardmand
Un gesto d’Amore
Il testo dell’intervento che Pier Paolo Pasolini avrebbe dovuto tenere al Congresso del Partito radicale del novembre 1975 poté essere solo letto, perché due giorni prima Pasolini moriva ucciso. Quel suo lucido contributo si chiudeva così:
“Voi non dovete far altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare.”
Ogni anno a questo Festival viene sottratto qualcosa: risorse, riconoscimenti istituzionali, rappresentanza. La nostra reazione è esattamente definita dalle stesse parole di Pier Paolo Pasolini 37 anni dopo. Reagiamo continuando a essere noi stessi, a
fare il nostro mestiere, perché c’è qualcosa che non riusciranno a toglierci mai: il pubblico, la vostra stima, il vostro affetto.
Siete voi a guidare le nostre scelte, a comporre il codice e il filo artistico che legano fra loro ogni titolo programmato e a far sì che si compia la magia dello schermo. Anche stavolta, per una volta ancora, siano questi Film a cambiarci la vita.
Noi portiamo verso il nostro pubblico un amore di anni. Un amore di minoranza, un amore che osa finalmente dire il suo nome e chiede finalmente di essere riconosciuto, tutelato, legittimato e protetto come tale, come qualunque altro amore.
L’Italia è ancora sideralmente lontana dalla piena attuazione del dettato costituzionale che sancisce la pari dignità sociale di tutti i cittadini, abissalmente silenziosa di fronte alla solitudine e alla tristezza di relazioni ostracizzate, perennemente incapace di andare oltre l’avvilente arretratezza del divieto.
Vogliamo darvi speranza, fiducia, asilo. Non possiamo darvi umorismo, questo Festival manca di ironia, la grande latitante di questo momento storico. Ma è pieno del nostro amore per voi, del mio per Ottavio.
Buio in sala, luce sullo schermo, filo rosso per entrare nei Film che cambiano la vita, la finzione che si mescola alla realtà nel raccontarla, riannodarla, ricostruirla, l’emozione e l’indifferenza, possono aiutare ad architettare una società più giusta, più libera, più moderna, più attenta!
Giovanni Minerba
August, Eldar Rapaport
I film che gareggiano per il “Queer Award”
Sono otto i titoli che prendono parte al “Queer Award”, il premio che il Torino GLBT Film Festival ha deciso di istituire a partire da quest’anno e che verrà assegnato al film che per linguaggio e sensibilità abbia colto con maggiore efficacia la realtà dei giovani, per i quali, spesso, l’identità di genere è un concetto più fluido.
Una giuria composta unicamente da studenti dello Ied (Istituto Superiore del Design) di Torino avrà il compito di scegliere quale sia il più meritevole del riconoscimento.
Le pellicole sono state scelte dal comitato di selezione all’interno del palinsesto del Festival, sia tra i titoli del concorso lungometraggi sia tra quelli delle sezioni collaterali.
I film che competono per il “Queer Award” sono dunque:
Dicke Mädchen di Axel Ranisch (Germania)
Jitters di Baldvin Zophoníasson (Islanda),
Joe + Belle di Veronica Kedar (Israele)
Mosquita y Mari di Aurora Guerrero (Usa)
Otra pelicola de amor di Edwin Oyarce (Cile)
Speechless di Simon Chung (China/Hong Kong)
Sur le depart di Michaël Dacheux (Francia)
Westerland di Tim Staffel (Germania)
Skoonheid, Oliver Hermanus
BIGLIETTI/TICKETS
Biglietto giornaliero: € 7,00 / Ridotto: € 6,00
Full price daily ticket: € 7,00 /Reduced price: € 6,00
Il biglietto giornaliero è valido per le proiezioni fino alle ore 19:30
The comprehensive daily ticket is valid for all screenings until 7.30 pm
Proiezioni serali: € 7,00 / Ridotto: € 6,00
Night screening ticket: € 7,00 / Reduced price: € 6,00
Per le proiezioni dalle 19:30 in poi sono necessari biglietti distinti
After 7.30 pm a single ticket is required for each screening
Abbonamenti per tutta la manifestazione / Festival Pass
Intero/Full price: € 80,00 • Ridotto/Reduced price: € 60,00
Riduzioni /Reduced tickets for: AIACE, AGIS, maggiori di 60 anni. AIACE, AGIS, over 60
Gli studenti che seguono i corsi di Storia e Teoria del Cinema presso le Università italiane e straniere hanno diritto alla tessera di accredito
Students of Cinema courses at Italian and foreign Universities can apply for Accreditation.
Per la serata di apertura il costo del biglietto è di € 15,00
Opening Night ticket: € 15,00
Otra pelicula de amor, Edwin Oyarce
Wu Yan, Simon Chung