AETERNA di Leonardo Carrano è uno dei film più incredibili prodotti in Italia negli ultimi anni. Sperimentale, visionario, unico. In occasione della proiezione del 23 agosto a Capo d’Orlando, preceduta sempre nella stessa data dal cortometraggio Jazz for a Massacre (di Carrano e Giuseppe Spina), all’interno di NOMADICA – 5° anno. Mostra itinerante per il cinema di ricerca, pubblichiamo con piacere il dossier del film…
«AETERNA di Leonardo Carrano è un’opera straordinaria, unica, eccezionale. Il REQUIEM di Mozart è esaltato dalle invenzioni di immagini dove appare un mondo più in alto di noi. Ma anche la musica dà al film il contributo emozionale che ci colpisce. I volti sofferenti, i corpi martoriati intrecciati nelle immagini astratte ma chiaramente disegnate e conseguenti (dal bianco al nero) consegnano all’ascoltatore che “vede” delle emozioni altissime».
Ennio Morricone
AETERNA
Requiem Op. KV. 626 di W. A. Mozart
un progetto di animazione sperimentale di Leonardo Carrano
dossier a cura di Leonardo Carrano
INTRODUZIONE
L’ambizione del progetto Requiem è quella di trasporre in video l’immaginazione scaturita dall’omonimo componimento mozartiano: per ciascuno dei quattordici movimenti della celebre Messa è stata realizzata una video-animazione sperimentale, con l’obiettivo di comporre un insieme organico ma variegato quanto a tecniche d’animazione e linguaggi espressivi. A tale proposito, ciascuno dei film è stato realizzato con la collaborazione di un co-regista, che ha arricchito la ricerca con la propria sensibilità e il proprio apporto artistico, culturale e tecnico.
REQUIEM AETERNAM
co-regia: Mikulas Rachilc
tecnica: Pittura a olio per fasi. Acrilico su carta
durata: 5’30”
Da una semplice linea presa a simbolo di un inizio si sviluppa lentamente un mondo formale che sfocia in un susseguirsi di ritratti a olio dipinti per fasi, dando luogo a delle costruzioni/decostruzioni che oscillando tra figurazione e astrazione, assecondano lo sviluppo del tema musicale, con suggestive evoluzioni formali e cromatiche.
KYRIE
co-regia: Alessandro Pierattini
tecnica: Acquarello e polvere d’argilla
durata: 2’49”
Kyrie è un brano dal ritmo vertiginoso e privo di pause distensive, ed è animato da un vorticoso susseguirsi e intrecciarsi di sequenze di mani che recitano la messa funebre nel linguaggio muto. La scelta di rappresentare un linguaggio, oltre che di esprimersi attraverso di esso, solleva una riflessione sul territorio di confine tra una gestualità emotiva e una gestualità codificata. Il montaggio, sciolto dall’intento narrativo, valorizza l’estetica dei singoli gesti, che si compongono e si sovrappongono liberi dall’originario legame sintattico. Il risultato è un’animazione calda e sincopata che cerca un legame lirico-emozionale oltre che ritmico con la musica.
DIES IRAE
co-regia: Ada Impallara
tecnica: Pellicola incisa, dipinta e acidata
durata: 1’58”
Per questo canto del Requiem si è voluto usare la tecnica della pellicola incisa, dipinta e acidata; la scelta di questo procedimento è stata suggerita dal ritmo incalzante della composizione mozartiana.
La riproduzione filmica, attraverso questa tecnica, sembra accompagnare naturalmente la struttura musicale.
Nel film si è inserito l’uso formale dei numeri per sottolineare il ritmo dei timpani, il quale scandisce un ipotetico countdown che simboleggia ogni inizio ed ogni fine. La struttura segnica amalgama liberamente immagini di corpi e volti.
TUBA MIRUM
co-regia: Renato Flenghi
tecnica: Scultura di ferro. Riprese video
durata: 3’36”
Sculture di ferro di filo si inarcano, si torcono, protendono rami a graffiare lo spazio. Ruotando su se stesse vengono svelate dal passaggio improvviso e insistito di un velo di seta, che oltre a mostrarle accentua la loro forza segnica. Le figure si modellano fino all’estremo punto di interrogazione. “Cosa sarà di me se già il giusto teme?”.
REX TREMENDAE
co-regia: Alessandro Pierattini
tecnica: Matita su carta. Riprese video
durata: 2’26”
Rex Tremendae è interpretato attraverso una sequenza di tuffo che non incontra mai destinazione: un volo di Icaro che non precipita ma rimane sospeso nelle proprie evoluzioni aeree e finisce col confondersi con la materia pulviscolare in cui si libra. Sfondo ed elemento primario è l’acqua, che perde via via i connotati realistici della sequenza iniziale e diviene un fluido elettronico, per riacquistarli in un finale che assorbe la figura del tuffatore.
RECORDARE
co-regia: Alessandro Pierattini
tecnica: Immagini tratte da : Visible Human Projet. U.S. National Library of Medicine
durata: 5’47”
L’animazione del Recordare è ottenuta montando in sequenza le sezioni anatomiche tratte dal modello virtuale dei cadaveri di un uomo e una donna, surgelati poche ore dopo il decesso e ridotti in sezioni sottilissime, acquisite poi con la risonanza magnetica e la tomografia assiale, quindi digitalizzate per formare un atlante virtuale (il “Visible Human Project®” è un progetto realizzato dalla U.S. National Library of Medicine).
Nell’animazione, lo spostamento continuo del piano di sezione restituisce a fluidi e tessuti l’illusione della vita; le immagini, spesso ottenute attraverso sezioni oblique e ro¬tazioni del piano di sezione intorno a punti eccentrici rispetto agli assi di simmetria del corpo, danno luogo a sequenze di continua metamorfosi di forme biologiche nelle quali la fisonomia umana rimane per lo più celata: i risultati vanno dall’astrazione a riferimenti figurativi che riecheggiano la pittura di Francis Bacon.
CONFUTATIS
co-regia: Luca Zoppi
tecnica: Animazione 3D: Silicio dipinto con ossido di titanio, Foglie morte mangiate dagli insetti
durata: 2’42”
Confutatis è il risultato dell’elaborazione ed animazione dell’immagine di foglie mangiate dagli insetti, che danno vita ad un tripudio di forme astrratte, fonte di luce e colore che si amalgamano e valorizzano l’incedere musicale.
La colorazione delle foglie è realizzata con la tecnica del silicio dipinto con ossido di titanio.
Le lavorazioni esegiute artigianalmente sono successivamente digitalizzate e trattate con computer 3D graphics; il montaggio è digitale.
LACRIMOSA
co-regia: Silvia Giorcelli
tecnica: Animazione 3D. Riprese video
durata: 3’00”
L’ottavo movimento mozartiano è scandito dal passaggio quasi danzante di conchiglie erose dal tempo. Queste, svelando le loro forme più recondite, diventano simbolo di relazione tra la vita e la morte. Svuotandosi del loro significato oggettivo e acquistando un significato formale e mediatico. La danza viene accompagnata da immagini video che si amalgamano alle conchiglie, come a continuare ed esaurire il lavoro di erosione sulle stesse nel breve canto.
DOMINE JESU
co-regia: Alessandro Pierattini
tecnica: Tecnica mista su carta
durata: 3’38”
Il nono movimento del Requiem celebra un tributo alla poesia visuale del film Accattone di Pier Paolo Pasolini, letto e interpretato come un d’apres.
850 fotogrammi tratti dal film, ridipinti singolarmente e acquisiti in digitale, vanno a creare un ‘precipitato poetico’ dell’opera pasoliniana.
HOSTIAS
co-regia: Luca Romani
tecnica: Matita su carta. Riprese pixel
durata: 4’23”
Attraverso la metafora di un uomo che annega in un fluido elettronico, si testimonia la battaglia impari e iper-moderna dell’uomo contro lo strapotere della tecnologica da lui stesso generata che ora lo domina deprivandolo delle proprie mete.
SANCTUS
co-regia: Silvio Giorcelli
tecnica: Tazzine di caffè su scanner. Disegno su carta
durata: 1’53”
Una semplice tazzina da caffè in movimento su uno scanner traccia punti, scie, traiettorie di luce mentre una figura danzante interpreta l’undicesimo movimento del Requiem con evoluzioni ora ampie ora contratte.
Nell’incedere musicale la figura si avvia ad un progressifo disfacimento, che ne trasforma l’originaria consistenza visuale in un pulviscolo rarefatto trasportato dal vento. Nella fase finale della danza, durante la disgregazione della forma, la figura produce un ‘doppio’, col quale ingaggia un dialogo danzato.
BENEDICTUS
co-regia: Alberto Antonio Dandolo
tecnica: Riprese video. Adattamento grafico
durata: 2’25”
Un uomo rinchiuso in cella, diventa simbolo di un espressione forzatamente soppressa. “La morte della parola”. Emblema inconfondibile del pensiero a cui viene negato il canto.
AGNUS DEI
co-regia: Alessandro Pierattini
tecnica: Serigrafia su carta intagliata. Riprese video
durata: 2’48”
Gocce d’inchiostro nell’acqua, riprese nelle loro lente e polimorfe evoluzioni, interpretano questo brano dalla cadenza solenne.
Nel loro ramificarsi e fondersi con l’acqua, le gocce si arricchiscono della texture di carte incise e intagliate a mano con bisturi e spilli: il risultato è una sequenza fluida e suggestiva.
LUX AETERNA
co-regia: Alain Parroni
tecnica: Tecniche varie
durata: 6’30”
L’ ultimo movimento del Requiem è stato realizzato rielaborando le immagini degli episodi che lo precedono.
La fine del requiem diventa rito nel rito; il rimescolarsi caotico delle immagini su l’ordine assoluto del “LUX AETERNA” mozartiano, diventa in un solo tempo sinossi ed epilogo dell’opera filmica e dell’itinerario catartico dell’ autore.
AETERNA
Un progetto di animazione sperimentale di Leonardo Carrano
Musica: Requiem Op. KV. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart
Produzione: Leonardo Carrano
Paese: Italia
Anno: 2006-2012
Durata totale: 58′
Musica: Requiem Op. KV. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart
Esecuzione: Coro dell’Università di Pisa
Maestro del coro: Stefano Barandoni
Orchestra: Orchestra Giovanile Universitaria di Pisa
Maestro dell’orchestra: Francesco Pasqualetti
Soprano: Paola Cigna
Contralto: Fulvia Bertoli
Tenore: Marco Mustaro
Basso: Massimiliano Galli
LEONARDO CARRANO
Leonardo Carrano è nato a Roma nel 1958. Pittore, nel 1980 vince il premio Lubiam assegnatogli dal maestro Renato Guttuso. Dal 1992 realizza film d’animazione sperimentali, combinando tecniche e linguaggi diversi, sia tradizionali che utilizzando le tecnologie digitali.
Le sue animazioni sono state mandate in onda più volte in alcuni programmi RAI, “Blob”, “Blob cose mai viste”. Nel 1994 realizza per la Fininvest le scenografie virtuali del programma “L’ Angelo”.
I suoi film sono stati selezionati nei più importanti festival nazionali e internazionali tra i quali: Festival del Cinema di Venezia, di Locarno, di Roma . Ha lavorato con importanti compositori di musica contemporanea come Sylvano Bussotti, Giorgio Battistelli, Ennio e Andrea Morricone.
mimesisculture.com
FILMOGRAFIA
1994 | Le Possedè – Musica: Sylvano Bussotti – 2′
1994 | Orusborus – Musica: Giorgio Battistelli – 2′
1995 | Awen – Musica: Andrea Morricone – 3′
1996 | Pentesilea – Collage Musicale: Aldo Braibanti – 9′
1998 | Il cerchio e la soglia – Musica: Massimo Carrano – 5′
2002 | Noiselevel – Musica: Maurizio Martusciello – 15′
2006 | Fogle – Musica: Ennio Morricone – 5′