John Giorno John Giorno John Giorno! Nove poemi in Basilicata di e con e per John Giorno. Cinema poetico, cinema poesia, parole che sovrastano le immagini e immagini che accompagnano le parole, la poesia, il loro senso e la loro musicalità. Lo sperimentatore Giorno torna nella sua terra e incontra un regista visionario e nasce un incontro e si genera un film strano e fiammeggiante, potente e commovente.
“Nine Poems in Basilicata – nove film di poesia con John Giorno” di Antonella Faretta sarà proiettato il 20 agosto all’interno di NOMADICA – 5° anno. Mostra itinerante per il cinema di ricerca, introdotto dal regista insieme ad Adriana Bruno e preceduto dalla performance poetica di Domenico Brancale, “Abbiamo ancora bisogno di candele”, con videoscenografie live di Antonello Faretta.
Nine poems, nine locations
di Antonello Faretta
Nine Poems in Basilicata più che un film è un libro in forma di audiovisivo. È possibile “sfogliarlo” a capitoli com’è possibile “leggerlo” tutto d’un fiato, andandone a scoprire la sua struttura semplice e quasi francescana.
L’opera nasce da nove poesie (molte delle quali inedite) di uno dei più grandi esponenti della poesia americana contemporanea, il newyorkese John Giorno e vede lo stesso scrittore nella veste di interprete.
Nine poems, nine locations. Abbiamo cominciato le riprese del film nel maggio del 2004 nel castello federiciano di Lagopesole, nella provincia di Potenza. John si trovava in Basilicata e stava conducendo alcune approfondite ricerche sulle sue origini lucane. La famiglia di John risiedeva ad Aliano, nel piccolo paese arroccato sui Calanchi lucani che ospitò – durante il confino – un altro grande scrittore, Carlo Levi.
Quando ci siamo conosciuti, quasi per caso, la cosa che più di tutte mi incuriosì non fu la poesia di John (che già conoscevo ed apprezzavo) ma il suo “vivere poetico”, il modo con cui soavemente, lui, poeta, si poneva come un detective dell’anima, un investigatore che si mette sulle tracce di se stesso.
E così è stato girato il film. Abbiamo lavorato in una sorta di road movie scorazzando per le strade ed i tratturi della silente Basilicata, alla ricerca dei luoghi che potessero abitare la poesia di John, come ad andare alla ricerca dei riverberi di luce e di suono, come a chiedere ospitalità nella terra antica che partorì le origini del poeta.
Il film non ha avuto una vera preparazione ed una fase di scrittura, è stato concepito quasi emozionalmente, lavorando a togliere più che ad aggiungere, e avendo come punto di partenza e punto di arrivo le nove poesie di John.
Come in una sorta di abbandono. Non mi interessava “rappresentare” le poesie di John, ricostruirle per immagini, ma soltanto osservare il poeta mentre recita le sue opere e sperare nello stesso abbandono dello spettatore. Gli scritti di John liberano immagini forti e non volevo ingabbiare queste partiture visive in un’unica struttura, mi interessava di più darmi come punto fermo l’evocatività dei suoi versi e lasciare, appunto, che fosse lo spettatore a costruirsi la propria, personale, struttura visiva associata, come avviene leggendo un libro. Un buon libro. Il libro non mostra, stimola il nostro cervello a lavorare di fantasia e ad evocare spazi, volti, voci, suoni, carezze…
Nine poems in Basilicata è un film che si presta benissimo ad essere vissuto al cinema come nelle gallerie d’arte, nei musei come su internet o attraverso un piccolo telefono cellulare.
È un’opera ibrida come ibrida è da sempre la ricerca poetica di John e gli spazi di diffusione che lui riserva alla sua opera. Come nell’accezione pasoliniana la poesia è già scritta tra di noi, lieve, nei nostri affanni quotidiani… Essa si insinua nella vita degli uomini… e il poeta è il rabdomante, l’osservatore… John parte da qui, come tutti i grandi poeti, e qui ci ritorna al momento di propagare la sua opera nell’aria. Sono ormai già storia i suoi famosi Dial-a-poem, le sue performance in musei, club e gallerie, le sue t-shirt, i suoi poem prints, le sue tazze da caffè oltre alle pagine dei suoi libri… tutto è utile per “liberare” la poesia e ricollocarla dove ognuno può vederla e fruirla.
Il film è stato girato in digitale con una troupe ridotta all’osso per meglio compenetrarsi nel mondo del poeta ed essere quasi uno strumento discreto al servizio della poesia senza mai guidarla. Ho cercato fin da subito durante le riprese, una sorta di “vicinanza” poetica con John per poter emancipare il momento dell’interpretazione dagli abiti ingombranti della fiction e restare fedeli alla realtà, o meglio al momento della composizione poetica. Spero di esserci riuscito. •
Antonello Faretta
image: John Venosa by by Salvatore Laurenzana – link
Nine Poems in Basilicata
nove film di poesia con John Giorno
Regia, fotografia, montaggio: Antonello Faretta
Poesie scritte e interpretate da: John Giorno
Camera, cinematografia e suono: Antonello Faretta
Camere aggiuntive: Salvatore Laurenzana, Francesco Medosi
Musica: JoyCut
Assistenti: Salvatore Laurenzana, Francesco Medosi
Montaggio: Antonello Faretta, Carmelo Settembrino
Fotografie di scena: Salvatore Laurenzana, Francesco Medosi
Ufficio stampa: Adriana Bruno
Produzione, distribuzione: Noeltan Film Studio
Rapporto: 4:3
Formato ripresa: DVCam, Super-8
Formato proiezione: DigiBeta, Beta sp, DVCam, DVD
Paese: Italia, USA
Anno: 2006
Durata: 55′
PREMI
“Miglior film e miglior testo politico” allo Zebra Poetry Films Award di Berlino, 2006
FESTIVAL, MANIFESTAZIONI E DISTRIBUZIONE
Il film è stato presentato in numerosi festival, manifestazioni culturali e gallerie d’arte tra cui:
The film has been introduced in several festivals, cultural events and art galleries among which:
– Trace du Sacré – Centre Pompidou, Parigi
– Pen World Voices, New York
– Bowery Poetry Club, New York
– MACBA, Museo di Arte Contemporanea di Barcellona
– Galerie du Jour di Agnes B., Paris
– Verse Transfer Beirut, Beirut
– Zebra Poetry Films Award, Berlin
– International Festival Poets Biennale, Mosca
– Interfilm, Berlin
– Goethe Institute, New York – Perm – Mosca – Samara – Rostov – Nowgorod
– Kulturhuset, Stoccolma
– Montevideo-Netherland Media Art Institute, Amsterdam
– Auditorium di Roma/Roma Poesia Festival
– Filmstudio, Roma
– Cinematica de Curituba, Curitiba – Brasile
– Absolute Poetry, Monfalcone
– Winterthur Film Festival, Svizzera
– Fondazione Baruchello, Roma
– Oslo Poesie Festival, Oslo
– Videobardo, Buenos Aires
– Arrebato Libros, Madrid
– International Buddhist Film Festival, San Francisco
– Split This Rock Poetry Festival, Washington
– Directors Lounge, Berlino
– Filmoteca de Andalucia, Cordoba
– Wintertag, Helsinki
– Artcinema, Gent
– Rattapallax, New York
– Izmir International Poetry Festival, Izmir – Turchia
– Chicago Poetry Center, Chicago
– Festival delle Cento Scale, Potenza
– Yustaposiciones, Madrid
– Poesie Festival, Berlino
– Fiera del Libro, Praga
– Fresh Festival, Bangkok
– Videomedeja, Novi Sad
image: John e Antonello a Matera by Domenico D’Andrea – cover image: John a Craco by Salvatore Laurenzana – link
ANTONELLO FARETTA
Antonello Faretta nasce nel 1973 a Potenza. È fotografo, regista e produttore cinematografico. Ha collaborato con i registi Abbas Kiarostami, Marco Bellocchio, Saverio Costanzo, Giacomo Campiotti, Peter Del Monte, Babak Payami e con le televisioni Rai Sat Arte e T9.
Tra le opere da lui dirette, Lei lo Sa, Da Dove Vengono le Storie?, Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani, 20Venti, Silenced Thoughts, Nine Poems in Basilicata. Tutte presentate in numerosi festival internazionali, televisioni, gallerie d’arte e musei nel mondo ottenendo importanti e prestigiosi riconoscimenti. Nel 2002 fonda lo studio di produzione indipendente Noeltan Film con il quale realizza tutti i suoi lavori e produce nuove opere di giovani autori internazionali. Nel 2004 crea e dirige l’Atelier del Cinema di Potenza e il Potenza International Film Festival per il quale nel 2006 riceve la prestigiosa Targa per Meriti Culturali dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
cover image: John a Craco by Salvatore Laurenzana – link