Anime Nere e I nostri ragazzi sono lo stesso film?
Ad una visione superficiale e atematica, ma si può essere atematici in Italia?, non potrebbero sembrare due film più diversi ma analizzandoli e scomponendoli sono evidenti delle analogie indiscutibili. Sono due film diversi anche esteticamente, tutto interni I nostri ragazzi, molti esterni e molte scene di ampio respiro Anime Nere ma se guardiamo dentro ai due film scopriamo delle sorprendenti assonanze.
Iniziamo con i personaggi. Ci sono due fratelli diversissimi in I nostri ragazzi e tre fratelli altrettanto differenti in Anime Nere. Nel film di De Matteo abbiamo un Lo Cascio medico, professione eticissima, e un Gassmann avvocato dei poteri forti (uno che difende polizia, colletti bianchi e “persone per bene”), diversi anche nel piano umano ma sempre ombrosi e con qualcosa dentro che non riescono a esternare. Anche nel Munzi la divisione è la medesima: Ferracane è il più anziano rimasto in Calabria per lavorare la terra, cosa c’è di più etico e politically correct che fare l’agricoltore oggi?, mentre gli altri due si sono trasferiti a Milano come affiliati alla ‘ndrangheta, Leonardi è un mafioso di campo mentre Mazzotta è da scrivania, un classico colletto bianco. Anche qui personaggi sempre ombrosi, incapaci di provare o produrre affetti. I rapporti in entrambi i casi sono gelidi, si sopportano a malapena come succede spesso tra parenti, sull’onda di antichi dissapori mai risolti.
L’analogia più divertente è attorno al cibo: i fratelli di I nostri ragazzi si riuniscono convenzionalmente una volta al mese con le consorti in un lussuoso ristorante scelto dal fratello affarone mentre all’altro non frega nulla del cibo ottimo e del vino di gran classe, allo stesso modo in Anime Nere in una sequenza bellissima i due fratelli mafiosi hanno fame e il colletto bianco propone un buon ristorante, i mafiosi di campo lo scherzano e vanno a recuperare un animale in una fattoria per poi macellarlo e grigliarlo alla buona. E in Calabria proprio il cibo con un lungo pranzo “famigliare” sarà portatore di un altro momento di incontro/scontro tra i fratelli. Come il finale di I nostri ragazzi che sarà davanti al lussuoso ristorante.
In entrambi i film i figli sono la causa dell’evento scatenante che fa evolvere la storia e guastare i rapporti famigliari: in I nostri ragazzi il figlio e la figlia dei due fratelli uccidono una barbona così per gioco, in Anime Nere è Leo, il figlio del fratello più anziano, che si vendica da solo contro una famiglia più importante dando inizio di una potenziale faida. Questi gesti che si vedono e non si vedono cambiano definitivamente i rapporti famigliari. Perché il tema centrale di entrambi i film non è l’insensatezza del gesto dei figli da una parte e la mafia dall’altro ma il cambiamento dei fratelli in base a questi eventi esterni. I vari perché possono essere buttati lì per entrambi i film: è l’assenza di ideali che barbarizza l’essere umano? È colpa del degrado sociale/culturale?
Da questo punto di vista il ruolo delle mogli è fondamentale. In una famiglia cosa c’è di più importante dalla mamma/moglie? L’analogia più evidente è la Bubolova che in entrambi i film è la moglie del fratello affarone, bella casa, bei vestiti e buone maniere e mai una parola sugli affari economici che non le competono. La moglie invece del fratello più etico è in I nostri ragazzi una Mezzogiorno odiosa e omertosa che copre il delitto del figlio senza confessarlo neanche al marito, in Anime Nere invece abbiamo sia la moglie che la nonna del ragazzo che odiano tutto quel che è diverso dalla propria famiglia, anche qui omertose e addirittura sputacchianti verso la polizia che non deve interferire negli affari loro. In questo complesso di omertà l’unico che non “difende” il figlio è il padre, che allo stesso modo che ne I nostri ragazzi non capisce fino in fondo la situazione che si sta incancrenendo. Sembra che Munzi e De Matteo vogliano dirci che sia Lo Cascio che Ferracane non riescono a comprendere come loro figlio sfugga ai loro ideali.
I ragazzi di I nostri ragazzi se ne fregano dell’omicidio commesso, ci ridono su sapendo che ci sarà il padre/zio avvocato che li tirerà fuori da quella spiacevole situazione, allo stesso modo Leo in Anime Nere si affida agli zii esattamente per lo stesso motivo. I padri non li capiscono e loro non capiscono i padri e allora ricorrono al resto dalla famiglia mentre la mamma li protegge.
In Anime Nere verso la fine Leo partecipa ad un gioco al quale oramai non sa più giocare e ci rimette la vita ucciso da una famiglia rivale (come lo zio di campo) ma come detto il conflitto vero è tra i fratelli che rimangono in vita. Il più grande è sempre più fuori controllo mentre il colletto bianco sembra avere le idee più chiare. Esattamente come nel finale di I nostri ragazzi dove Gassmann e Lo Cascio si confrontano tra chi sembra aver capito tutto (il colletto bianco) e chi non ci ha capito nulla (il medico).
E così ci avviciniamo a un finale che è la cosa più lontana possibile dal genere in Anime Nere ed è altrettanto lontano da un film italiano in I nostri ragazzi. Cosa succede? In entrambi i film i fratelli etici Lo Cascio/Ferracane uccidono il fratello affarone Gassmann/Mazzotta e subito titoli di coda, improvvisi.
Sono due finali (come i due film ovviamente) che hanno pregi e difetti, sono comunque importanti,
addirittura si potrebbero definire morali: il buono si prende la rivincita sul cattivo che ha “distrutto” la sua vita e la sua famiglia. Distruggendo la famiglia, ovvero la culla della criminalità in Anime Nere e la culla dei figli lontani in I nostri ragazzi, uccidono così il cuore di una cultura che la ha generata; tutti vittime e carnefici di loro stessi. Anime Nere, per l’appunto, semplicemente vuote come quelle dei Nostri Ragazzi.•
Claudio Casazza
ANIME NERE
Regia: Francesco Munzi • Soggetto: Francesco Munzi e Fabrizio Ruggirello • Sceneggiatura: Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci con la collaborazione di Gioacchino Criaco dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco (Rubbettino Editore) • Musiche originali: Giuliano Taviani (Ala Bianca Publishing) • Montaggio: Cristiano Travaglioli • Fotografia: Vladan Radovic • Scenografia: Luca Servino • Costumi: Marina Roberti • Suono: Stefano Campus • Montaggio del suono: Dario Calvari, Alessandro Feletti • Casting: Stefania De Santis (U.I.C.D), Icaro Lorenzoni • Produttori: Luigi Musini, Olivia Musini • Coproduttore: Fabio Conversi • Produttore delegato: Francesco Melzi d’Eril • Interpreti: Marco Leonardi (Luigi),Peppino Mazzotta (Rocco), Fabrizio Ferracane (Luciano), Barbora Bobulova (Valeria), Anna Ferruzzo (Antonia), Giuseppe Fumo (Leo), Pasquale Romeo (Ercole), Stefano Priolo (Nicola), Vito Facciolla (Pasquale), Cosimo Spagnolo (Cosimo), Aurora Quattrocchi (Rosa), Manuela Ventura (Giorgia), Domenico Centamore (Rosario), Sebastiano Filocamo (Antonio Tallura) • Produzione: Cinemaundici, Babe Films con Rai Cinema in collaborazione con On My Own con il contributo e il patrocinio Direzione Generale per il Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con il contributo di Eurimages in associazione con Amer S.p.a. ai sensi delle norme sul tax credit e in associazione con IFITALIA Gruppo BNP Paribas ai sensi delle norme sul tax credit, realizzato anche grazie al sostegno di Ente Parco Nazionale Aspromonte, con la collaborazione di BiancaFilm • Realizzato da: Gianluca Arcopinto • Distribuzione: Good Films • Distributore internazionale: Rai Com • Paese: Italia, Francia • Anno: 2014 • Durata: 103′
I NOSTRI RAGAZZI
Regia: Ivano De Matteo • Soggetto: Valentina Ferlan • Sceneggiatura: Valentina Ferlan, Ivano De Matteo • Musiche: Francesco Cerasi • Montaggio: Consuelo Catucci • Costumi: Valentina Taviani • Scenografia: Francesco Frigeri • Fotografia: Vittorio Omodei Zorini • Suono: Antongiorgio Sabia (presa diretta) • Casting: Pino Pellegrino • Produttore: Marco Poccioni, Marco Valsania • Organizzatore Generale: Luciano Lucchi • Produttore Esecutivo: Francesca Di Donna • Produttore Esecutivo: Cotty Chubb • Interpreti: Alessandro Gassmann (Massimo), Giovanna Mezzogiorno (Clara), Luigi Lo Cascio (Paolo), Barbora Bobulova (Sofia), Rosabell Laurenti Sellers (Benedetta), Jacopo Olmo Antinori (Michele), Lidia Vitale (Giovanna), Antonio Salines (Maitre ristorante), Roberto Accornero (Insegnante), Giada Fradeani (Sandra), Cristina Puccinelli (Segretaria Massimo), Sharon Alessandri (Cameriera ristorante), Antonio Grosso (Poliziotto), Lupo De Matteo (Stefano), Adamo Dionisi (Padre Stefano), Melinda De Matteo (Bambina) • Produzione: Rodeo Drive, Rai Cinema • Distributore: 01 Distribution • Paese: Italia • Anno: 2014 • Durata: 92′