Planet Terror > Robert Rodriguez

Una placida cittadina del Texas è tenuta in ostaggio da zombi infettati da un agente biochimico e assetati di sangue.
A resistere all’assedio, un gruppo di ribelli di cui fa parte una ballerina di lap dance decisa a traformarsi in monologhista comica.

I’ve seen me a lot of weird shit in my day, but I ain’t never seen a one-legged stripper.
I seen me a stripper with one breast. And I seen me a stripper with twelve toes.
I’ve even seen me a stripper with no brains at all,
but I ain’t never seen a one-legged stripper. And I’ve been to Morocco.

(Quentin Tarantino nel ruolo dello stupratore)

Planet Terror è notoriamente il secondo film che avrebbe dovuto costituire, unitamente a Death Proof di Quentin Tarantino, il film unico composto da due capitoli Grindhouse, omaggio al cinema exploitation degli anni ’70. Smembrato Grindhouse dalla produzione a causa dell’insuccesso negli Stati Uniti (la durata di tre ore aveva disorientato il pubblico) e allungati i due capitoli per lanciarli sugli schermi come opere a sé stanti e in tempi differenti, Planet Terror sembrava godere di minore considerazione da parte della produzione rispetto a Death Proof.
In realtà il film di Rodriguez è il più genuinamente scatenato nell’omaggiare Lucio Fulci, Tobe Hooper (ma è citato anche l’imprenscindibile Mario Bava) e tutti i registi che con il sangue cinematografico le mani se le sono sporcate davvero.
A causa di misteriose sperimentazioni chimiche avvenute nella locale base militare, un esercito di zombi invade la città seminando morte e lasciando dietro di sé ettolitri di pus e sangue.
In prima fila nel resistere agli attacchi, il misterioso Wray, lo sceriffo Hague e suo fratello J.T., cultore del barbecue, la depressa ballerina di lap dance Cherry Darling nonché il dottor Block e la sua fedifraga moglie Dakota.

In un tripudio di sangue, viscere, teste che esplodono, corpi che si decompongono a vista, seghe elettriche che scompongono ossa, liquidi organici che fuoriescono da ogni orifizio umano, Planet Terror è sfrenato e divertentissimo nell’omaggiare fedelmente i midnite movies degli anni ’70, non dimenticando in questo senso di curare che pettinatura e trucco di Cherry Darling siano sempre impeccabili anche dopo sanguinosi scontri con i feroci zombi e che i dialoghi comprendano le più tipiche frasi del genere.
Divertentissimo quando non addirittura esilarante, Planet Terror è assolutamente fedele al cinema cui si ispira potendo però contare su mezzi decisamente più importanti. E a questo proposito è curioso osservare come per ricostruire oggi le atmosfere dei film dell’epoca, che vivevano di molto artigianato e pochissimi soldi, siano necessari milioni di dollari.

In un cast che comprende Freddy Rodríguez (l’assistente imbalsamatore di Six Feet Under), Naveen Andrews (il Sayid Jarrah di Lost) e apparizioni di Bruce Willis e Tarantino, Rose McGowan, nel ruolo di Cherry, con tanto di mitraglietta al posto della gamba destra, si conferma la definitiva very bad girl moderna.

Roberto Rippa

Planet Terror (USA, 2007)
Regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia e musiche: Robert Rodriguez
Montaggio: Robert Rodriguez, Ethan Maniquis
Interpreti principali: Rose McGowan, Freddy Rodríguez, Josh Brolin, Marley Shelton, Jeff fahey, Michael Biehn, Bruce Willis, Stacy Ferguson, Naveen Andrews
105′



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