J’ai toujours rêvé d’être un gangster > Samuel Benchetrit

Trama

Quattro storie di piccoli criminali: un goffo e ingenuo rapinatore decide di alleggerire la cassa di una squallida caffetteria nei pressi di un’autostrada incontrando una cameriera che un paio di giorni prima ha avuto la stessa idea; due goffi sequestratori rapiscono un’adolescente proprio nel momento in cui sta tentando di suicidarsi; un cantante di scarso successo ruba una valigetta contenenti gli spartiti dei brani di un collega più fortunato; cinque rapinatori in pensione desiderano rivivere il brivido di un tempo.

Commento

Un manipolo di personaggi che sembrano tolti di peso da un film di Jarmusch che casualmente ruotano intorno a una non troppo frequentata caffetteria nei pressi di un altrettanto scarsamente frequentata autostrada francese.
Samuel Benchetrit è un apprezzato autore e regista teatrale e la sua esperienza con la scrittura è particolarmente evidente in quello che è il suo secondo lungometraggio (dopo Janis et John del 2003). I suoi personaggi, infatti, fanno poco (e quando fanno qualcosa gli esiti sono disastrosi) ma parlano tanto, rivelandosi nella loro profonda umanità.
Girato in bianco e nero, J’ai toujours rêvé d’être un gangster, rispettoso omaggio a vari generi del cinema, è un film intelligente e quasi sempre divertentissimo grazie a dialoghi esilaranti. Se il primo episodio ricorre anche alla commedia fisica nel mettere in scena quello che pare essere un incontro fortuito e fortunato, gli altri si basano essenzialmente su dialoghi estremamente brillanti che hanno il potere di dare vita ad alcuni tra i personaggi più umani che si siano visti sullo schermo da qualche tempo a questa parte.
Benchetrit affida i suoi personaggi ad attori di grande valore come Edouard Baer, il sempre straordinario Jean Rochefort, Alain Bashung, Jean-Pierre Kalfon, Sergi López, Laurent Terzieff, Venantino Venantini e a Anna Mouglalis che, nel ruolo di un’inconsapevole e a modo suo romantica dark lady, offre un’interpretazione convincente che la riscatta da quella offerta in Mare nero di Roberta Torre.
Il pubblico della piazza apprezza e applaude lungamente.

Roberto Rippa

J’ai toujours rêvé d’être un gangster (Francia, 2007)
Regia, soggetto e sceneggiatura: Samuel Benchetrit
Fotografia: Pierre Aïm
Montaggio: Sophie Reine
Interpreti principali: Arno, Alain Bashung, Roger Dumas, Selma El Mouissi, Jean-Pierre Kalfon, Bouli Lanners, Serge Larivière, Gérald Laroche, Sergi López, Anna Mouglalis, Jean Rochefort, Laurent Terzieff, Venantino Venantini
110′



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