Trama
La matricola Walter “Gib” Gibson cerca invano di uscire con una sua compagna di università. Quando il suo ex compagno di liceo Lance lo invita a raggiungerlo in California per le vacanze di Natale ma soprattutto per un appuntamento al buio con una bellissima ragazza, decide di mettersi in viaggio. Il fato vuole che si ritrovi a viaggiare con l’agognata compagna di università.
Commento
Esistono dei sottogeneri del cinema (o delle sottodivisioni dei generi) che si compongono di opere dal valore decisamente discontinuo. Uno tra questi è quello delle commedie giovanilistiche americane degli anni ’80. I film appartenenti al sottogenere sono quelli in cui, invariabilmente, due post adolescenti sono impegnati nel perdere la verginità e nel fare prima dei ventun anni tutto ciò che negli Stati Uniti è proibito fare prima di quell’età, come fumare e soprattutto bere alcolici. Una sorta di “spring break” fuori stagione, insomma, condito però da una zuccherosa storia d’amore. Ce ne sono a dozzine di film così e sono tutti uguali l’uno all’altro, rarissime le eccezioni. Una di queste è però The Sure Thing di Rob Reiner, intitolato in Italia Sacco a pelo a tre piazze a suggerire un’inesistente situazione pruriginosa. Rob Reiner è il regista, tra i molti altri, di When Harry Met Sally (realizzato appena sei anni dopo questo), un piccolo capolavoro recente nel genere commedia sentimentale adulta perché ne contiene tutti gli irrinunciabili ingredienti ma contenuti in una sceneggiatura brillante (di Nora Ephron, che in questa occasione raggiungeva l’apice del suo mestiere per poi prendere una china da cui non si è più riavuta), sostenuti da attori capaci (Billy Cristal e Meg Ryan pre-labbra rifatte e molto prima che ripetesse il suo personaggio fino a stufare anche i suoi parenti stretti), inseriti in una storia scontata come il genere richiede ma anche molto divertente e sottolineati da una colonna sonora che più romantica non si potrebbe (Gershwin & Gershwin, Hart & Rodgers, Rodgers & Hammerstein, Irving Berlin).
The Sure Thing condivide con When Harry Met Sally diversi aspetti, malgrado l’unico punto di contatto sia il regista, tanto da sembrarne una versione giovane: anche qui c’è un ragazzo un po’ imbranato e un po’ cialtrone, una ragazza pignola, precisa che ha già deciso punto per punto quale sarà il suo futuro. Anche qui le schermaglie si susseguono fino al prevedibile lieto fine e a sostenere l’esile trama solo una sceneggiatura solida (ad opera di Steve Bloom e Jonathan Roberts).
Nel film, Walter Gibson è un giovane un po’ sfigato, Alison Bradbury una ragazza un po’ frenata e molto ambiziosa, tanto da sapere già che lavorerà nello stesso studio legale dove andrà a lavorare il suo fidanzato, ancora studente, con il quale abiterà in un ranch.
Quando i due si troveranno ad affrontare un lungo viaggio verso la California dove lui incontrerà il suo ex compagno di liceo Lance (Anthony Edwards, in seguito il dottor Greene di ER) che gli ha combinato un appuntamento al buio con una ragazza tanto disponibile quanto mozzafiato (una giovanissima Nicollette Sheridan, poi Edie in Desperate Housewives che qui, nel ruolo della “cosa sicura” del titolo, avrà si e no 3 battute e soprattutto molte scene in costume da bagno), e lei per incontrare il suo noiosissimo quanto rassicurante fidanzato per le vacanze di Natale. Ovvio che il viaggio, pieno di insidie come il genere richiede, li avvicinerà, li separerà e quindi riavvicinerà definitivamente per il finale. Protagonisti sono un diciannovenne John Cusack, con i tempi da commedia già notevoli, Daphne Zuniga (la Jo Reynolds di Melrose Place e la principessa Vespa di Spaceballs di Mel Brooks) e c’è anche un piccolissimo ruolo per Tim Robbins nel ruolo di un ragazzone americano tutto casa e chiesa (e orrende canzoncine da cantare in viaggio) dal nome di Gary Cooper (!).
Gli elementi ci sono tutti: due bravi protagonisti, una sceneggiatura che si eleva sulla media del genere, una colonna sonora composta da brani famosi dell’epoca (si va da Infatuation di Rod Stewart a You Might Think dei Cars, passando per la mai sopportata – da me – Dance Hall Days dei Wang Chung, presente anche in To Live and Die in L.A. di William Friedkin) e un regista che ha in chiaro ciò che sta facendo.
La sua visione resterà certo un piacere colpevole ma la consapevolezza della presenza dietro la macchina da presa del regista di This Is Spinal Tap, Misery e Stand By Me fornirà un alibi perfetto anche ai più smaliziati.
Roberto Rippa
The Sure Thing
(titolo italiano: Sacco a pelo a tre piazze, USA, 1985)
Regia: Rob Reiner
Sceneggiatura: Steve Bloom, Jonathan Roberts
Musiche originali: Tom Scott
Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: Robert Leighton
Interpreti principali: John Cusack, Daphne Zuniga, Anthony Edwards, Tim Robbins, Lisa Jane Persky, Viveca Lindfors, Nicollette Sheridan
100’
DVD
Il DVD è disponibile in edizione italiana presso Universal. Negli Stati Uniti è pubblicato dalla MGM sia in DVD singolo che in double-bill con Valley Girl (in italiano La ragazza di San Diego, cosa curiosa visto che il film è ambientato a Los Angeles) di Martha Coolidge, sorta di ridicolo Romeo e Giulietta tra un ragazzo dei sobborghi della città e una ragazza ricca che vive sulle colline e secondo film per Nicolas Cage, qui diciannovenne, con una dentatura non ancora sistemata e già inespressivo e catatonico come sempre.
The Sure Thing è accompagnato dal commento audio di Rob Reiner e da un documentario con interviste sulla lavorazione (solo l’edizione singola).
Etichetta: MGM
Origine: USA
Regione: 1
Formato video: Widescreen 1.85:1
Formato audio: Dolby Digital 5.1
Lingue: inglese
Sottotitoli: inglese, francese, spagnolo
Extra: The Road to Sure Thing Retrospective Featurette, 3 Mini-Featurettes on the Making of The Sure Thing, Audio Commentary With Director Rob Reiner, Trivia Track.
The Sure Thing (Decades Collection with CD)
The Sure Thing (1985) / Valley Girl (1983) (Totally Awesome 80s Double Feature)