Chroniques sexuelles d’une famille d’aujourd’hui > Pascal Arnold, Jean-Marc Barr

Dalle prime colazioni durante le quali i silenzi possono essere pesanti alle cene durante le quali si parla di tutto salvo che di sesso. La quotidianità di una famiglia viene sconvolta quando il figlio maggiore rischia l’espulsione da scuola per essere stato scoperto a masturbarsi, filmandosi con il telefonino, nel corso di una lezione di biologia. Romain spiega che si tratta di una sfida tra compagni di scuola e dichiara di essersi lasciato coinvolgere. Da quel momento, il sesso, fino ad allora argomento tabu, diventa onnipresente in famiglia, mentre noi scopriamo le non straordinarie vite intime di ognuno: i tre ragazzi, tra i 18 e i 22 anni, i genitori e il nonno.

Una famiglia come tante: genitori, nonno, tre figli tra i 18 e i 22 anni. La vita sessuale dei genitori scorre serena godendo di spazi non ancora compromessi totalmente dai soli affetto e complicità; il figlio Romain (voce narrante) è vergine e si fa scoprire mentre si masturba durante una lezione; suo fratello maggiore Pierre è molto più attivo e, bisessuale, non disdegna il ménage a tre; la sorella adottiva Marie sperimenta con il fidanzato più vecchio di lei; il nonno, vedovo, non abdica al suo desiderio sessuale.
Jean-Marc Barr e Pascal Arnold, per il terzo film di un’ideale trilogia iniziata nel 1999 con “Lovers” (il primo Dogma francese) e proseguita l’anno successivo con “Too Much Flesh” abbordano un tema complesso: la rappresentazione del sesso nel cinema e l’approccio al tema nella famiglia del terzo millennio e lo fanno non lasciando (quasi) nulla all’immaginazione. “Croniques sexuelles d’une famille d’aujourd’hui”, titolo da erotico anni ’70 ma opera di ben più alte ambizioni, è un film a tratti ingenuo, sempre onesto, e un poco ridondante che ha il grande merito di non riproporre il consueto binomio Eros-Thanatos o il sesso unito a senso di colpa-punizione caro a tanti celebrati registi statunitensi (vero Larry Clark?). Non solo: l’ambizione di filmare il sesso senza ricorrere ad artifici è, malgrado alcuni quadri che appaiono maldestri, efficace.
Un film riuscito? Non completamente. Un film interessante? Sicuramente. Unica certezza: il sesso è ancora un tabu anche nel 2012. Nel cinema e non solo.

In Francia il film circola in due versioni, una delle quali alleggerita nelle scene di sesso e vietata ai soli minori di 12 anni.

Roberto Rippa

Chroniques sexuelles d’une famille d’aujourd’hui
(Francia/2012)
Regia: Pascal Arnold, Jean-Marc Barr
Soggetto e adattamento: Lucy Allwood
Sceneggiatura: Pascal Arnold
Fotografia: Jean-Marc Barr
Montaggio: Jean-Marc Barr, Teddy Vermeulin
Scenografie: Gaëlle Guitard
Costumi: Mimi Lempicka
Suono : Olivier Touche, Matthieu Roche
Interpreti principali: Mathias Melloul, Valérie Maës, Stephan Hersoen, Leïla Denio, Nathan Duval, Gregory Annoni, Adeline Rebeillard, Yan Brian, Laetitia Favart
77′

Jean-Marc Barr è apparso come attore in, tra i molti, “Le grand bleu” di Luc Besson, “Europa”, “Breaking the Waves”, “Dancer in the Dark”, “Manderlay”, “Direktøren for det hele” (“Il grande capo”) e “Dogville” di Lars von Trier, “Non ma fille, tu n’iras pas danser” di Christophe Honoré. Nel 2000, co-produce e co-dirige con lo sceneggiatore Pascal Arnold “Lovers”, iniziando un sodalizio che giungerà ad oggi passando per “Too Much Flesh” (2000), “Being Light” (2001), “Chacun sa nuit” (2006), “American Translation” (2011). Barr e Arnold hanno fondato nel 1999 la loro casa di produzione Toloda con Teddy Vermeulin.



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