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Articolo pubblicato su Rapporto Confidenziale numero14 maggio’09 (pag.25)

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Il mostro

di Francesco Moriconi

 

TRAMA

Valerio Barigozzi (Johnny Dorelli), giornalista e scrittore di romanzi gialli tascabili, sbarca il lunario rispondendo con il nome di “Contessa Esmeralda” alla posta che arriva nella redazione di un importante quotidiano. Sempre in cerca del grande scoop, per Valerio l’occasione tanto attesa si materializza nella forma di una lettera attraverso la quale un misterioso killer gli rivela i suoi prossimi obiettivi. Grazie a questo strano filo diretto con l’assassino, Barigozzi scala i vertici del gruppo editoriale, ma dopo l’ennesimo omicidio, anche il giornalista finirà tra l’elenco dei sospettati e sarà costretto a dimostrare la propria innocenza.

 

RECENSIONE

Film cupo, cinico e assolutamente spietato nel ritrarre la figura di un giornalista disposto a tutto pur di tornare nel grande giro ma capace solo di mantenersi a galla in un mondo ben più corrotto e indecifrabile di quello che riesce a descrivere con la sua pericolosa fantasia.

Ventisei anni dopo L’asso nella manica di Wilder, Zampa e lo scrittore Sergio Donati tornando a riflettere sulle devianze dei mass media e la natura situazionale della violenza scegliendo un registro sempre in bilico tra dramma e commedia nera. L’operazione riesce fino all’improbabile finale dove solo la straordinaria prova di Dorelli (degno custode dell’anima nera di Charles “Chuck” Tatum ma anche ispirato dal Tognazzi visto all’opera nell’episodio L’educazione sentimentale de I Mostri) impedisce di far scadere il tutto nella farsa.

Ottimi i dialoghi, come le caratterizzazioni (spesso impietose) dei personaggi di contorno a cominciare dalla moglie del protagonista che non perde mai l’occasione di manifestare al fragile e disadattato figlio, tutto il suo disprezzo per l’ex compagno di vita (“Lo sciacallo è una bestiaccia schifosa e vigliacca che non ha il coraggio di battersi con gli altri animali per procurarsi il cibo, allora segue le bestie più forti, e quando queste hanno finito di mangiare, si prende gli avanzi”).

Non latita del tutto la suspense anche se gli autori stemperano costantemente i toni con scene più grottesche come quella della riunione redazionale dove giornalisti e creativi avanzano le loro proposte per sfruttare al massimo l’appeal del mostro presso tutte le fasce di pubblico: (“Noi dei fumetti abbiamo pensato a due nuovi personaggi; questo è Viperix il massacratore inafferrabile – andrebbe bene fra gli otto e i dodici anni – Per i più grandicelli abbiamo creato Mostrella che va più sul sadomasochista porno”).

Grandioso anche Renzo Palmer nel ruolo di un industrialotto che vuole commerciare prodotti legati al killer (il Rossetto mistero). Per lui solo una piccola parte ma è davvero irresistibile nella sequenza in cui spaventa Barigozzi nascondendosi dietro un inquietante bambolotto gonfiabile realizzato a fini pubblicitari.

Particina per Sydne Rome. La spigliata e solare ragazza di Akron si spoglia come da usanza in quegli anni ma non arriva ai livelli di Che? di Polanski.

Enzo Santaniello (nel film il figlio di Dorelli) aveva iniziato la sua carriera con particine in film western. Era lui il bambino che viene ucciso dal pistolero Henry Fonda in apertura di C’era una volta il west, film sceneggiato proprio da Sergio Donati.

Sempre a proposito di Donati si potrebbe anche aggiungere che prima de Il mostro, già nel 1972 aveva espresso le sue idee sulla manipolazione delle informazioni da parte degli organi di stampa scrivendo il copione del film di Bellocchio Sbatti il mostro in prima pagina.

Un’ultima considerazione riguarda Luigi Zampa, zio dell’ex ideologo delle Brigate Rosse Renato Curcio, un personaggio da cui non si può certo prescindere parlando di atti di violenza in Italia negli anni settanta. Forse qualche storico ci dirà prima o poi se le drammatiche vicende di Curcio hanno in qualche modo determinato il coinvolgimento di Zampa in questo progetto, però c’è da notare che già dal 1971 e per buona parte degli anni di piombo, il regista aveva abbandonato la commedia pura per dedicarsi alla realizzazione di film meno consolatori come Bisturi la mafia bianca, Gente di Rispetto e appunto Il Mostro. La sua carriera si è conclusa infine nel 1979 con il corale e più lieve Letti Selvaggi.

 

LA CRITICA UFFICIALE

“Tema massmediologico affrontato con superficialità; la sorpresa finale rischia di affondare tutto nel ridicolo. Confrontare con Maledetta Estate.” Voto: **1/2 – IL MEREGHETTI 

  

IL MOSTRO

Censura: Film per tutti

Anno:1977

Durata: 94

Regia: Luigi Zampa

Sceneggiatura: Sergio Donati (soggetto e sceneggiatura),

Interpreti: Johnny Dorelli, Sydne Rome, Renzo Palmer, Yves Beneyton, Enzo Santaniello, Renato Scarpa, Gianrico Tedeschi, Orazio Orlando

Fotografia: Mario Vulpiani

Musiche: Ennio Morricone

Produzione: Alex Cinematografica, Uti Produzioni Associate, S.G.M. Film

 

IL DVD

Produzione: 30 Holding

Distribuzione: Millennium Storm

Codice Area: 2

Visto Censura: Film per tutti

Tipo DVD: 5 – Singolo lato, singolo strato

Audio: Italiano 2.0 mono

Sottotitoli: nessuno

Formato Video: 1.77:1 16/9 anamorfico

Extra: nessuno

Note: Pessima qualità audio video. Un film che avrebbe meritato contributi extra.

 

 



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