ZAPRUDER Filmmakersgroup
presenta
CHIAVI IN MANO
All Inclusive e Joule
I’ve Seen Films
International Film Festival
10 ottobre 2011, h. 20.50
Arcobaleno Film Center, Milano
www.icfilms.org
CHIAVI IN MANO è un progetto bifronte, composto da due nuclei complementari ed autonomi: ALL INCLUSIVE e JOULE rispettivamente un film stereoscopico ed un ambiente stereo audiovisivo. Il pesce è l’effige del progetto, esempio eccellente di essere vivente che può mangiare i suoi congeneri a condizione che siano più piccoli, figura totemica che trova forte corrispondenza con l’umana brama economica. Benchè indipendenti l’uno dall’altro, i due lavori intrattengono una relazione di forte reciprocità e specularità: JOULE e ALL INCLUSIVE condividono il ritmo, il tempo, il luogo, la materia e, pur senza spiegarsi l’un l’altro, indagano la complessa, contraddittoria, certa relazione fra lavoro, dono e sacrificio.
In ALL INCLUSIVE il punto di vista è interno alla scena e la visione è un flusso lineare, legato ad un tempo presente e alla continuità spaziale della narrazione; JOULE (j) l’unità di misura fisica del lavoro, esplode ALL INCLUSIVE, ne è una rappresentazione sintomatica e simbolica. E’ come se in Joule agisse la stessa pulsione che spinge il bambino a rompere l’orologio per capire il tempo.
ALL INCLUSIVE / Sinossi
Che lavoro fai? Chi sei? Sono forse la stessa domanda? Di sicuro producono spesso la stessa risposta.
Materia di All Inclusive è la perdita e la compensazione d’identità attraverso il lavoro. Miss Ambra è uno di quei casi che in ambito clinico vengono definiti work addicted o workaholics, soggetti inclini al piacere del sacrificio. La propensione alla competitività, all’autoaffermazione, per Miss Ambra è fonte di forti conflittualità che la rendono potenzialmente in grado di atti immorali e di predomino sugli altri. Cannibalismo ed incorporazione, sono gli strumenti che le consentono di trovare un transitorio sollievo a quel senso di vuoto, che la spinge ad emergere sugli altri per soffocare le richieste ossessive del suo tiranno interiore che la pretende più efficiente e capace altrimenti condannandola ad uno stato di angoscia profonda.
Leggi l’articolo di Alessio Galbiati su “All Inclusive” da Rapporto Confidenziale numero29 (11/10)
JOULE / Sinossi
Il Joule (j) è l’unità di misura del lavoro, dell’energia, del calore e viene qui assunto alla stregua di preghiera, esercizio di devozione ed abbandono. Nei quadri che si succedono in ‘Joule’ ciò che è una pratica quotidiana si manifesta in forma di culto, liturgia, espressione di economie e tensioni in bilico tra politico e sacro.
Zapruder Filmmakersgroup nasce dal sodalizio tra David Zamagni e Nadia Ranocchi, a loro si unisce nel 2001 Monaldo Moretti e risale al 2006 l’inizio della collaborazione con il musicista Francesco Brasini. Dal 2005 il gruppo esplora ed applica i principi delle tecniche stereoscopiche per la produzione di film e installazioni che recuperano le tecniche del cinema 3-D, progettando e costruendo sia i dispositivi di ripresa stereoscopica sia quelli di visione realizzando ciò che il gruppo definisce ‘Cinema da Camera’, sorta di cinema incarnato e tattile ma anche forma di teatro incorporeo. Nel gennaio 2011 ha inaugurato zapruderie.com, galleria on line completamente anaglifa con estratti della produzione stereoscopica di Zapruder. Oltre a una costante presenza in autorevoli festival e sedi espositive internazionali (fra cui Centre Pompidou di Parigi, Museo Reina Sofia Madrid, Triennale di Milano, Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid, StadtKino Wien, Biennale de l’image en mouvement Ginevra, Milanesiana, Steirischer Herbst Graz, Kunsten Festival des Arts Brussel) contributi significativi del lavoro di Zapruder sono legati alla collaborazione con compagnie di spicco del teatro di ricerca italiano quali Motus Fanny&Alexander Romeo Castellucci / Societas Raffaello Sanzio. Tra i riconoscimenti: Werkleitz Award al 48° Oberhausen Short Film Festival 2002, Premio Iceberg 2002, Premio Riccione TTV Performing Arts on Screen 2006, Premio “Lo Straniero” 2010; nel 2011 Zapruder ha ricevuto il Premio Persol 3D alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per “la pionieristica riscoperta e applicazione delle tecniche stereoscopiche, unita a una ricerca coerente e radicale, che rendono l’uso del 3D in Zapruder scelta linguistica necessaria mai accessoria, fino a incidere sulla dimensione temporale dell’immagine”.
Zapruder ha base a Roncofreddo (FC); collaboratori assidui ai progetti del gruppo sono il sound designer Mattia Dallara, Andrea ‘Mario’ Marini, web e digital effects, Leonardo Monti, co-produttore dei progetti di Zapruder dal 2008 ed Elena Biserna.
Crediti:
Soggetto, Sceneggiatura e Regia: David Zamagni e Nadia Ranocchi;
Fotografia: Monaldo Moretti;
Musiche: Francesco “Fuzz” Brasini e Zapruder
Consulente alla sceneggiatura: Alessandro Sarri;
Montaggio: Zapruder;
Doppiaggio e sonorizzazione: Zapruder;
Audio processing: Francesco “Fuzz” Brasini;
Illustrazioni: Federica Sintini;
Scenografie: Alessandra Brunelli, Mirco Guidi, Giancarlo Bianchini;
Applicazioni Stereoscopiche: David Zamagni e Monaldo Moretti;
Operatore: David Zamagni;
Assistente alla fotografia e capo elettricista: Manuel Zani;
Operatore Steadycam: Marco Dardari;
Costumi e make-up: Nadia Ranocchi;
Audio Mastering: Mattia Dallara;
Color grading e titoli: Andrea Mario Marini
Produzione: ZAPRUDER
Coproduzione: Steirischer Herbst, Graz (A)
Coproduzione: Leonardi Monti/LM Cineservice
Con il contributo di Regione Emilia Romagna, Assessorato alla Cultura,
il sostegno di Provincia di Forlì-Cesena
e il supporto di Xing
Prossimi appuntamenti:
21 ottobre, Festival du nouveau Cinéma, Montréal
4-6 novembre, Artissima 18 / Present Future, Torino
26 novembre, Natura Dèi Teatri, Parma
ZAPRUDER Filmmakersgroup
www.zapruderie.com