Torino 29 va in archivio con un palmarès che accontenta quasi tutti, fra premi collaterali e ufficiali, segno a nostro avviso di un buon livello complessivo della selezione ed al contempo di una certa scarsità di opere realmente in grado di entusiasmare. Dai prossimi giorni, su queste pagine, recensioni/impressioni dal TFF 2011.
29. Torino Film Festival
25 novembre-3 dicembre 2011
Palmarès
• CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI
La Giuria di Torino 29 – Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da: Jerry Schatzberg (Presidente, USA), Michael Fitzgerald (USA), Valeria Golino (Italia), Brillante Mendoza (Filippine), Hubert Niogret (Francia) assegna i premi:
Miglior Film (€ 20.000) a:
Á ANNAN VEG / EITHER WAY di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Islanda, 2011, DCP, 84’)
Premio speciale della Giuria ex-aequo (per un totale di € 8.000) a:
17 FILLES / 17 RAGAZZE di Delphine e Muriel Coulin (Francia, 2011, 35mm, 90’)
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TAYEB, KHALAS, YALLA / OK, ENOUGH, GOODBYE di Rania Attieh e Daniel Garcia (Emirati Arabi Uniti/Libano, 2011, HDCam, 93’)
Premio per la Miglior Attrice, in collaborazione con «Max», a:
RENATE KRÖSSNER per VERGISS DEIN ENDE / WAY HOME di Andreas Kannengiesser (Germania, 2011, HD, 94’)
Premio per il Miglior Attore, in collaborazione con «Max» a:
MARTIN COMPSTON per GHOSTED di Craig Viveiros (Regno Unito, 2011, HD, 102’)
• PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE
La Giuria per il PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE composta da Vincent Dieutre (Francia), Andréa Picard (Canada) e João Trabulo (Portogallo) con la seguente premessa: “Prima di tutto vogliamo sottolineare la qualità della selezione, nelle scelte artistiche come nella varietà delle provenienze. Dai maestri riconosciuti come Herzog e Scorsese a dei tentativi più sperimentali, la selezione ha dipinto un bel paesaggio del mondo di oggi nelle sue contraddizioni.”, assegna il premio
Miglior Film (€ 7.000) a:
LES ÉCLATS (MA GUEULE, MA RÉVOLTE, MON NOM) di Sylvain George (Francia, 2011, DVCam, 84’)
Per le sue grandi qualità estetiche, il coraggio e la tenacia della sua opera militante, e per la sua fede nel potere del cinema di cambiare il mondo.
Menzione Speciale, a:
THE COLOR OF PAIN di Lee Kang-Hyun (Corea del Sud, 2010, HDCam, 136’)
Per l’intelligenza e l’ambizione della sua visione del mondo del lavoro, per la forza della sua meditazione estremamente moderna.
• ITALIANA.DOC
La Giuria di italiana.doc, composta da Françoise Lebrun (Francia), Sirkka Möller (Germania), Eugenio Renzi (Italia) assegna i premi
Miglior Documentario Italiano, in collaborazione con Persol (€ 7.000) a:
L’OROGENESI di Caldwell Lever (Italia/USA, 2011, HDCam, 53’)
Abbiamo voluto premiare una proposta inedita e coraggiosa. Su un soggetto inusuale per il documentario – e classico sui libri scolastici – come la nascita mitica della civiltà italica, L’OROGENESI colpisce per il trattamento ironico e serio. Una rivisitazione della Storia per frammenti arbitrari ma rivelatori, che gioca intelligentemente con l’arcaismo e l’anacronismo di immagini e parole. Ludica insolenza magistralmente incarnata.
• PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA (3000 euro) a:
IL CASTELLO di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Italia, 2011, DigiBeta, 90’)
Abbiamo deciso di assegnare il Premio Speciale della Giuria ad un film che ci consente di vedere il dietro le quinte di un’istituzione che la maggior parte di noi pensa di conoscere. Con rigore e curiosità, i registi mantengono costantemente una limpida visione cinematografica e rispettano la modalità narrativa scelta. Le lunghe sequenze, girate nell’ arco di un intero anno, svelano il microcosmo dell’aeroporto e dei suoi abitanti, sia di chi ci è solo passato attraverso che di chi è invece sempre lì.
Menzione Speciale a:
FREAKBEAT di Luca Pastore (Italia, 2011, HDCam, 77’)
Vogliamo menzionare FREAKBEAT per il revival e lo humour di un mondo scomparso, dove le speranze erano tanto diverse e la libertà sembrava essere possibile.
• ITALIANA.CORTI
La Giuria di italiana.corti del 29° Torino Film Festival, composta da Yuri Ancarani (Italia), Alice Rohrwacher (Italia) e Carlo Michele Schirinzi (Italia), con la seguente premessa “Il Torino Film Festival nella sua tradizione è da sempre attento ai lavori di ricerca, e noi lo sosteniamo, ritenendo che la prima radice di questa ricerca sia il coraggio di scegliere, scavare l’immagine necessaria e prendere una posizione.”, assegna i premi seguenti
Miglior Cortometraggio Italiano (€ 5.000) a:
VIA CURIEL 8 di Mara Cerri e Magda Guidi (Francia, 2011, DigiBeta, 10’)
Forma e contenuto si strattonano a vicenda, risucchiandoci nel loro mistero. Un déjà vu?
Premio speciale della Giuria – Premio Kodak (€ 5.000 in pellicola cinematografica) a:
OCCHIO DI VETRO CUORE NON DORME di Gabriele di Munzio (Francia, 2011, Betacam, 25’)
Trasparente nella sua confusione, reale nella sua inadeguatezza.
Menzione Speciale a:
DELL’AMMAZZARE IL MAIALE di Simone Massi (Italia, 2011, DigiBeta, 6’)
Una freccia dolorosa e bellissima che squarcia la nostra memoria.
• PREMIO CIPPUTI
La Giuria, composta da Francesco Tullio Altan, Francesca Comencini e Riccardo Iacona assegna il Premio Cipputi 2011
Miglior film sul mondo del lavoro a:
LE VENDEUR di Sébastien Pilote (Canada, 2011, 35mm, 107’)
In un pezzo del primo mondo, il cui motore improvvisamente si è fermato, gli operai rimangono a casa e non si vendono più le cose prodotte, in un piccolo paese nel profondo del Québec, ricoperto giorno e notte da una spessa coltre di neve, Sébastien Pilote riesce a farci vivere la più grave crisi del capitalismo attraverso gli occhi e il cuore di un unico straordinario personaggio, un anziano venditore di macchine, l’oggetto simbolo della rivoluzione industriale, il più anziano e il più bravo di tutti. Nello sconvolgimento emotivo che travolge l’anziano venditore, riconosciamo tutte le fatiche e gli aggiustamenti di senso sul valore del lavoro che la crisi ha imposto: quello che riempie i vuoti affettivi, quello che perdi e non pensavi che sarebbe mai successo, quello che ti uccide, quello che ti salva…
• SPAZIO TORINO
Premio Chicca Richelmy per il Miglior Cortometraggio realizzato in Piemonte (€ 2.500 offerti dall’Associazione Chicca Richelmy) in collaborazione con Premio “Achille Valdata” – La Stampa – Torino Sette. La Giuria, composta da 20 lettori di Torino Sette, assegna il premio a:
SE DAVVERO, PRENDERÒ IL VOLO di Filippo Vallegra (Italia, 2011, DigiBeta, 9’)
Per il gusto estetico e la scelta di creare un lavoro completo.
• PREMIO FIPRESCI
La Giuria composta da Emanuel Levy (USA), Jean-Marie Mollo Olinga (Camerun) e Piero Spila (Italia), assegna il Premio Fipresci 2011
Miglior film di Torino 29 a:
LE VENDEUR di Sébastien Pilote (Canada, 2011, 35mm, 107’)
Un importante film ambientato nel cuore del Québec e sullo sfondo della grave crisi socio-economica in atto. Protagonista assoluta la neve ghiacciata che sembra bloccare per sempre le persone, i sentimenti, le cose. Il film rappresenta con limpidezza di immagini e rigore di racconto l’illusione di un uomo che crede di potersi salvare da solo, al riparo del Sistema e in balia delle sue regole ineluttabili. Una particolare segnalazione alla bravura di tutti gli interpreti e alla maturità della regia.
• PREMI COLLATERALI
• PREMIO SCUOLA HOLDEN
La Giuria composta dagli allievi del Corso biennale di scrittura e story-telling assegna il premio
Miglior sceneggiatura di Torino 29 a
Á ANNAN VEG / EITHER WAY di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Islanda, 2011, DCP, 84’)
Un film essenziale e beckettiano che sta in equilibrio sul filo di una linea di mezzeria tirata da un nulla a un niente nel deserto islandese popolato da fantasmi femminili.
• PREMIO ACHILLE VALDATA
La Giuria composta da 20 lettori di “Torino Sette” assegna il premio
Miglior film Torino 29 a
50/50 di Jonathan Levine (USA, 2011, 35mm, 99’)
Per l’abilità degli autori nel raccontare una storia difficile con il giusto equilibrio tra dramma e commedia.
• PREMIO AVANTI!
La Giuria del Premio Avanti! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), composta da Chiara Boffelli, Fiammetta Girola, Davide Lantieri – presi in esame i film delle sezioni Italiana.doc, Italiana.corti e Spazio Torino – segnala per la distribuzione nel circuito culturale, curata da Lab 80 Film, il film seguente:
IL CASTELLO di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Italia, 2011, 90’)
Per la capacità di catturare una realtà perlopiù inaccessibile, attraverso uno stile rigoroso e allo stesso tempo sempre coinvolgente.
• PREMIO UCCA – VENTI CITTA’
La giuria nazionale UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci) composta da Mauro Brondi, Francesca Panebianco, Paola Scarnati, dedica quest’anno il premio al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra e della Libertà che vede a rischio la continuità della propria attività e conferisce il Premio UCCA VENTI CITTA’ – che consiste nella circuitazione dell’opera nelle sale o presso le sedi di circoli UCCA in almeno venti città italiane – a:
FERRHOTEL di Mariangela Barbanente (Italia, 2011, Digibeta, 73’)
Per la capacità di raccontare l’esperienza dell’immigrazione nel nostro paese rivelando gli aspetti di lotta, resistenza, riscatto sociale e per lo sguardo emozionante che scava con delicatezza nell’intimità dei personaggi.
Menzioni Speciali, a
BAD WEATHER di Giovanni Giommi (Germania/UK, 2011, HDCam, 82’)
Per l’attenzione rivolta a un piccolo villaggio in cui le donne rivendicano il diritto ad una vita dignitosa.
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UN MITO ANTROPOLOGICO TELEVISIVO di Maria Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo (Italia, 2011, Betacam, 54’)
Per il visibile svelato di un mondo reale altrimenti perduto.
• PREMIO BASSAN – ARTE & MESTIERE
La Giuria composta da Massimo Ghini, Cinzia Lo Fazio, Marco Risi assegna il Premio per la miglior scenografia (€ 3.000, offerti dall’Associazione Italiana Scenografi e Costumisti) a
MARCUS ROWLAND scenografo del film ATTACK THE BLOCK di Joe Cornish (Francia/UK, 2011, 35mm, 88’)
Nel progetto, se pur alle prese con locations dal vero, si nota la volontà di seguire uno stile estetico preciso basato sull’accurata scelta delle forme architettoniche degli ambienti esterni e dall’uso della fascia cromatica dei verdi e dei rossi, usati alternativamente, nel decoro degli interni. Nel lavoro svolto dallo scenografo si apprezza la volontà di non eccedere nell’uso di colori o delle forme esagerate, e l’ accurata caratterizzazione degli ambienti interni nella scelta dell’ arredo. Perfetta poi la sintonia dell’intero reparto artistico, scenografia, fotografia e costumi, che, in maniera evidente allo spettatore critico, hanno condiviso un percorso cromatico ben preciso.
• PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
La Giuria composta da Cristina Balzano, Giorgio Barazza, Dario Cambiano, Laura Operti, Marco Scarnera assegna il Premio Gli Occhiali di Ghandi al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo:
VERGISS DEIN ENDE / WAY HOME di Andreas Kannengiesser (Germania, 2011, 35mm, 94’)
Per aver rappresentato la capacità di superare i conflitti interpersonali e le convenzioni sociali mediante l’empatia, la solidarietà, la dedizione gratuita e senza pregiudizi; per la coesione e l’equilibrio della regia e per la delicatezza introspettiva trasmessa dagli interpreti.
Menzioni Speciali, a
CONDITION di Andrei Severny (USA, 2011, HDCam, 70’)
Per l’attenzione conferita alla relazione come cura e alla ricerca di integrazione tra l’umanità e la natura.
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INTO THE ABYSS di Werner Herzog (USA, 2011, DCP, 106’)
Per aver affrontato il tema della pena di morte e della violenza dell’istituzione carceraria con rispettosa sobrietà, testimoniando il valore assoluto della vita.