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Inverno precoce di un’estate a Wuhan. “Han Nan Xia Ri” di Han Shuai

Inverno precoce di un’estate a Wuhan. “Han Nan Xia Ri” di Han Shuai

È delicato, suadente, carezzevole, eppur insidioso, disturbante, come le tendine con cui si apre, chiude e inframmezza, tracciate di linee curve, incurvate ancor più dai soffi d’aria artificiale, dal ventilatore, l’esordio nel lungo della regista Han Shuai. Gran premio per il miglior film alla Generation Kplus Competition dell’ultima Berlinale e precedenti apprezzamenti a Pingyao e Busan. Cronaca di un’estate afosa,

“Chine. Le monde d’après” (Fase 2 in Cina: il mondo di domani) di Sébastien Le Belzic (2020)

“Chine. Le monde d’après” (Fase 2 in Cina: il mondo di domani) di Sébastien Le Belzic (2020)

Sébastien Le Belzic, già autore di Diario della quarantena a Pechino per ARTE Reportage, ci porta nella fase 2 nella capitale cinese. Quella in cui i cinesi, un tempo commiserati e quindi accusati per il rischio pandemico legato al Coronavirus, osservano l’Europa alle prese con il lock-down, mentre per la prima volta escono a respirare l’aria primaverile, dopo due mesi

Piccolo film dalla “Quarantena” (a Nembro)

Piccolo film dalla “Quarantena” (a Nembro)

Nel tardo-pomeriggio-sera, da quando è iniziata la “Quarantena”, cammino in una ripa dinanzi casa, facente parte del fondo boschivo annesso. Il paesaggio silvestre, il canto degli uccelli, i frassini che mettono le foglie: tutto farebbe gola a un bel documentario per anziani in poltrona di quelli “cip cip e rivi che scrosciano, riverberi del sole sulle statue neoclassiche”. Ad appagare

“Diario della quarantena a Pechino” di Sébastien Le Belzic (2020)

“Diario della quarantena a Pechino” di Sébastien Le Belzic (2020)

Sébastien Le Belzic, corrispondente a Pechino da 15 anni, ha realizzato l’unico reportage possibile nella capitale cinese: un reportage immobile, sulla città vuota e congelata, e sull’imponente apparato di sicurezza che costringe la popolazione a vivere in quarantena anche quando nella metropoli si registrano appena un centinaio di casi. I gendarmi del virus, che in tempi normali svolgono un ruolo