Tag 'Sébastien Lifshitz'

speciale SÉBASTIEN LIFSHITZ

speciale SÉBASTIEN LIFSHITZ

Sébastien Lifshitz (Parigi, 21 gennaio 1968) rivolge inizialmente la sua attenzione all’arte contemporanea, con studi all’Ecole du Louvre e alla Sorbonne in Storia dell’arte e una collaborazione con il conservatore del Centre Pompidou Bernard Blistène, prima di realizzare, nel 1993, il suo primo cortometraggio Il faut que je l’aime, che ottiene il premio Kodack come migliore corto a Cannes. Due

Les invisibles > Sébastien Lifshitz

Uomini e donne nati il secolo scorso tra le due guerre. Non hanno alcun punto in comune, se non quello di essere omosessuali e di vivere la loro condizione alla luce del sole in un’epoca in cui la società li rifiutava. Hanno amato, lottato, provato deseiderio, fatto l’amore. Oggi, raccontano come si sono svolte le loro vite tra la volontà

Bambi > Sébastien Lifshitz

BAMBI di Sébastien Lifshitz (Francia/2012) Berlinale 63 – Panorama Dokumente recensione a cura di Roberto Rippa pubblicata all’interno dello speciale BERLINALE 63 in Rapporto Confidenziale 38   Sébastien Lifshitz, con il suo cinema, ci ha abituati nel tempo al suo testimoniare momenti di vita fingendo di stare sempre un passo indietro rispetto ai suoi personaggi mentre fa invece ricorso a

Wild Side > Sébastien Lifshitz

Wild Side > Sébastien Lifshitz

Il titolo del secondo lungometraggio di Sébastien Lifshitz cita “Take a Walk on the Wild Side”, la canzone di Lou Reed del 1972 che menzionava nel testo le transessuali Holly Woodlawn e Candy Darling, presenze nel cinema di Warhol.
Qui, invece, a cantare è Antony Hegarty di Antony and the Johnsons che si esibisce a inizio film, dopo i sobri titoli

Presque rien > Sébastien Lifshitz

Per il suo primo lungo dopo due cortometraggi molto personali e rivelatori di un talento non comune – “Il faut que je l’aime” (1996) e “Les corps ouverts” (1998) – Sébastien Lifshitz sceglie un racconto che fa dell’ellissi la sua cifra narrativa per trattare temi decisamente complessi quali il primo innamoramento come momento di maturità e conseguente distacco dalla famiglia,

Plein Sud > Sébastien Lifshitz

È estate. Sam, 27 anni, si sta dirigendo con la sua Ford verso il sud della Francia con meta finale la Spagna. Con lui, due fratelli e un terzo ragazzo incontrati per strada: Mathieu, Léa e Jérémie. Léa è bella e sfrontata, e le piacciono molto gli uomini. Anche a suo fratello, che però dimostra nei confronti della vita un

Torino // Plein Sud (Sébastien Lifshitz) @ Blah Blah

Queer Frame presenta Plein Sud (Andando a Sud) di Sébastien Lifshitz Blah Blah via Po 21, Torino Mercoledì 11 maggio, 21.30 Prezzo unico del biglietto 5 euro. Per info e prenotazioni: iacopo@blah-blah.it Continua la collaborazione tra Atlantide Entertainment / Queer Frame ed il cinema Blah Blah, la rinnovata sala torinese di via Po 21 (ex cinema King Kong) e come

Sébastien Lifshitz | Plein Sud

PLEIN SUD (Andando a Sud) di Sébastien Lifshitz Edizione Queer Frame, 6 maggio 2011 Streaming o Download Nel corso di un’estate, il giovane Sam, 27 anni, intraprende un viaggio verso Sud a bordo della sua Ford. Lungo il suo cammino, incontra per caso Mathieu e sua sorella Léa. Léa è bella, voluttuosa, femminile fino all’osso. Le piacciono i ragazzi, così come a

24° Festival Mix Milano di cinema Gaylesbico e Queer Culture

22 // 29 GIUGNO Teatro Strehler, Milano Love potion Milano, Giugno. Solstizio d’estate. Sul tronco di un albero brilla un oggetto, forma sinuosa verde smeraldo. È una miscela densa e lucida. È una miscela magica. Una pozione di film inediti, di pagine di libri, di parole di teatro e di suoni di elettronica. È la love potion. Liturgia laica del