“Buffalo ’66”, Vincent Gallo, 1998
La storia del cinema per chi ha fretta di Maurizio Failla
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“La storia del cinema per chi ha fretta” ovvero “il Bignami del Mereghetti”, così lo definisce il suo autore, ma ovviamente la descrizione è riduttiva non trattandosi di una semplificazione e riduzione della recensione, bensì un vero e proprio esercizio di ironia che del film mette in luce pregi e difetti dei film che presenta attraverso affilatissimi commenti di pochissime parole. Spesso più utile di una vera e propria recensione dettagliata, come accade per “Buio Omega” di Joe D’Amato, il cui commento è “Bella, bionda e dice sempre sì” (e chi ha visto il film sa cosa ciò significhi), oppure per “Un chien andalou” di Luis Buñuel, il cui commento recita: “Il senso logico c’è, l’importante è non vederlo”.
Il libro è composto da recensioni fulminanti opera di diversi autori, tra cui Luca Rea, Francesco Scimeni, Michele Salvezza, Robert Bernocchi.
La sfida è stata quella di recensire un film in una riga. Impresa difficilissima a detta di molti critici “in” della carta stampata. In realtà il dizionario non vuole essere un prontuario di cinema nelle intenzioni, ma un compendio che mette in luce i difetti di un film scherzandoci su, oppure partendo dal titolo e per pretesto parlare d’altro.
Maurizio Failla (Macerata, 15 Maggio 1976) e un regista e critico per diletto. Come regista ha realizzato piu di 30 tra cortometraggi e documentari, partecipando ad oltre 80 festival, vincendo i tre minuti a tema fisso al Bellaria Film Festival 2007 e il secondo premio al festival di Pesaro 2005. Come critico collabora per alcune testate web. Questo e il suo primo libro di cinema.
Stefano Di Marino è nato a Milano nel 1961 dove vive e lavora.
Dal suo esordio in libreria (1990, Per il sangue versato, Oscar Mondadori) ha pubblicato piu di sessanta tra romanzi, saggi sul cinema e la narrativa d’intrattenimento, viaggi e arti marziali. Appassionato viaggiatore, amante della cultura orientale, degli sport da combattimento e della fotografia, ha dedicato la sua attività alla narrativa alterandola con le consulenze editoriali e le traduzioni. Tra gli altri ha pubblicato Il cavaliere del vento e Quarto Reich (Piemme), Ora Zero e Sole di fuoco (Nord). Con lo pseudonimo Stephen Gunn firma da quindici anni la serie di spionaggio Il Professionista pubblicata da “Segretissimo” e giunta al suo quindicesimo anno con il romanzo Guerre segrete, uscito a giugno cui ha fatto seguito Morte senza volto (novembre, 2010). I suoi ultimi romanzi sono la trilogia Montecristo basata sull’ipotesi di un colpo di stato in Italia (pubblicata da “Il Giallo Mondadori Presenta”). Ha curato l’antologia Il mio vizio e una stanza chiusa (Mondadori). Cura collane di DVD e tiene lezioni di scrittura creativa. I suoi libri più recenti sono Scrivere da professionisti (Delos, 2010), manuale di scrittura di genere con un racconto didattico Vendetta (edizioni BD, 2010).