Venezia 70 // I film del Lido in streaming

Bene bene bene! La Mostra di Venezia apre allo streaming, offrendo la possibilità di guardare, seppur lontani dal Lido, una selezione di film fra quelli che passeranno a Venezia 70. A noi pare cosa buona e giusta che, oltretutto, non potrà che accrescere la voglia di vedere queste opere nelle migliori condizioni della visione possibili: ovvero in sala.

 

12 lungometraggi della sezione Orizzonti e 3 lungometraggi della novità Biennale College – Cinema rappresentano il ricco programma della Sala Web della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. I film saranno disponibili in tutto il mondo per la visione in streaming in contemporanea con le proiezioni ufficiali al Lido (28 agosto – 7 settembre 2013).

La Sala Web della Mostra di Venezia ha una platea con una capienza per ogni visione di 500 posti. La proiezione sarà unica per ognuno dei film previsti e sarà collocata su un sito protetto, operato da Festival Scope per conto della Mostra di Venezia. Alla promozione collabora da quest’anno anche MYmovies.it.

È già possibile acquistare il biglietto digitale tramite il sito web della Biennale www.labiennale.org. Si potrà accedere alla proiezione del film prescelto dopo aver effettuato una registrazione, pagato il biglietto (4 euro) e ottenuto un link personale che consentirà una visione non ripetibile. Ciascun titolo (in versione originale con sottotitoli in inglese) sarà disponibile per la visione in streaming nell’arco delle 24 ore a partire dalle ore 21 (ora italiana) del giorno della presentazione ufficiale del film al Lido.

 


NOTA BENE

Requisiti tecnici per la visione in streaming
· una connessione Internet ad alta velocità
· un computer (PC o Mac) con memoria di almeno 2GB RAM e con processore di almeno 2 Ghz Player Flash (aggiornato 11.3)
· sistemi di navigazione compatibili: versioni aggiornate di Chrome, Firefox, Safari o Explorer 9

La visione non è compatibile con apparecchi mobili tipo tablet o smartphone.
La visione è in streaming puro, senza possibilità di scaricare il film. Si segnala che la qualità dell’immagine del film può variare secondo i film stessi e il materiale messo a disposizione dagli aventi diritti.
Prima di acquistare il biglietto per la sala virtuale si raccomanda di testare la propria connessione e il computer utilizzando il link:
https://www.festivalscope.com/media/screening_test

Dopo aver acquistato il biglietto per la sala virtuale, si riceverà una conferma via e-mail per la transazione effettuata. Entro le 13h del giorno della proiezione si riceverà un e-mail contenente un link unico che permetterà di visionare il film in streaming. La visione è unica, con la possibilità di fermare la lettura del film e riprenderla più tardi dal punto in cui si era interrotta, nell’arco delle 24 ore à partire dalle ore 21 (ora italiana) del giorno della presentazione.
Attenzione: qualora non si ricevesse l’e-mail con il link per la visione, si raccomanda di verificare fra i messaggi della posta indesiderabile. In caso di domande tecniche è possibile contattare: feedback@festivalscope.com

Il biglietto non è rimborsabile.


 

SALA WEB / PROGRAMMA

sezione Orizzonti | 12 titoli

• giovedì 29 agosto
WOLFSKINDER (WOLFSCHILDREN)
di Rick Ostermann (Germania, 91′)
Germania, II° Guerra Mondiale. Alcuni orfani provenienti dalla Prussia dell’Est si organizzano per sopravvivere, nascondendosi dagli occupanti sovietici, vivendo in luoghi abbandonati. Tra questi wolf children c’è Hans, alla ricerca del fratellino scomparso. Rick Ostermann è un regista tedesco che ha esordito nel 2009 con il cortometraggio Still ma è qui alla 70. Mostra di Venezia che porta il suo primo lungometraggio. Ha alle spalle anni di assistente alla regia sia per la tv che per il cinema.

• giovedì 29 agosto
JIGOKU DE NAZE WARUI (WHY DON’T YOU PLAY IN HELL?) di Sono Sion (Giappone, 126′)
Muto è un gangster che vuole realizzare il sogno della figlia Mitsuko: recitare in un film. Ikegami è nemico e rivale di Muto, ma si innamora di Mitsuko scatenando una serie di situazioni bizzarre e violente in un action movie alla Kill Bill, scritto dal regista quando aveva appena quindici anni. Sono Sion è un regista, poeta e compositore giapponese. Ha all’attivo molte importanti pellicole ed è nel 2010 che arriva per la prima volta alla 67. Mostra di Venezia con Tsumetai nettaigyo (Cold Fish). L’anno dopo vi torna a presentare Himizu che vale il Premio "Marcello Mastroianni" a Fumi Nikaidô e a Shôta Sometani.

• venerdì 30 agosto
ALGUNAS CHICAS
di Santiago Palavecino (Argentina, 100′)
A causa di una crisi matrimoniale, Celina si reca da una vecchia amica. La sua attenzione viene immediatamente spostata su Paula, figlia adottiva dell’amica, che pare abbia tentato il suicidio e della quale non si sa più nulla… Misteri, sospesi tra la realtà e incubo. Santiago Palavecino, classe 1974, dopo aver realizzato alcuni cortometraggi, nel 2002 gira Otra vuelta, il suo primo lungometraggio, che viene presentato all’Atelier del Festival di Cannes. Nel 2011 è la volta di La vida nueva. Algunas Chicas è il suo quarto lungometraggio.

• venerdì 30 agosto
PICCOLA PATRIA
di Alessandro Rossetto (Italia, 100′)
In un ambizioso e meschino nordest italiano, la giovane Luisa mette in atto un ricatto a sfondo sessuale a discapito di Menon. La situazione si complica a causa dell’amicizia tra Menon e il padre di Luisa, compromettendo definitivamente i rapporti tra i protagonisti. Alessandro Rossetto è nato a Padova, ha studiato cinema documentario a Parigi. Noto il suo lavoro Chiusura dedicato all’umanità che gira intorno al negozio da parrucchiera della madre e The Colony (Vacanze di guerra).

• domenica 1 settembre
JE M’APPELLE HMMM…
di Agnès B. (Francia, 120′)
Céline ha undici anni ed è in fuga da un padre incestuoso. Nel suo peregrinare incontra Peter, 45 anni, un uomo profondamente ferito dalla perdita della moglie e della figlia. Regalerà a Céline tutto se stesso restituendo alla ragazzina la voglia di vivere e la leggerezza dell’infanzia. Agnes B. è una fashion designer, artista e regista francese. Nel 2012 è tra i produttori di Spring Breakers in concorso alla 69. Mostra del Cinema. Il suo esordio alla regia è il corto Une sorte de journal vidéo. A Venezia quest’anno presenta il suo primo lungometraggio.

• lunedì 2 settembre
MEDEAS
di Andrea Pallaoro (Usa-Italia, 98′)
Il film rappresenta una esplorazione lirica di una particolare realtà familiare e dei rapporti umani che la caratterizzano. Privo di qualsiasi giudizio morale, l’occhio del regista studia i limiti del comportamento umano e esplora i luoghi in cui un individuo può arrivare, spinto dall’amore e dallo spirito di sopravvivenza. Andrea Pallaoro nasce a Trento ma all’età di 17 anni si trasferisce in California per studiare cinema. Il suo corto Wunderkammer viene presentato al Sundance Film Festival. Quest’anno arriva nella sezione Orizzonti con il suo primo lungometraggio.

• martedì 3 settembre
RUIN di Amiel Courtin-Wilson, Michael Cody (Australia, 90′)
Phirun ha 19 anni e vive a Phnom Penh. Un giorno viene accusato di furto e involontariamente ferisce il suo datore di lavoro. In fuga, Phirun incontra Sovanna e, nasce tra i due, un forte sodalizio che sfocerà in una storia d’amore. Amiel Courtin-Wilson è australiano, debutta al Sundance Film Festival nel 2000 con Chasing Buddha e da quel momento ha realizzato svariate opere che hanno girato i festival più importanti. Nel 2011 dirige Hail, presentato alla 68. Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti. Michael Cody, produttore, regista e sceneggiatore, ha collaborato con Courtin-Wilson in molte occasioni e, con Ruin, tornano nuovamente insieme.

• mercoledì 4 settembre
LA VIDA DESPUÉS di David Pablos (Messico, 90′)
Due fratelli, Samuel e Rodrigo, vivono con la madre in una cittadina di periferia. Un giorno la madre, che soffre di problemi psichici, sparisce lasciando dietro di sé soltanto un biglietto. David Pablos è un giovane filmmaker messicano, classe 1982. Il suo primo cortometraggio, El mundo al atardecer, risale al 2007. La canción de los niños muertos (2008) è il suo secondo corto ed è, invece, al Berlinale Talent Campus con il suo primo lungometraggio Una frontera, todas las fronteras (2010) prima di approdare a Venezia con il suo secondo film La vida despues alla 70. Mostra del Cinema.

• mercoledì 4 settembre
EASTERN BOYS di Robin Campillo (Francia, 128′)
Gare du Nord, Parigi. Alcuni ragazzi provenienti dall’est Europa passano l’intera giornata in stazione dove, a quanto pare, si prostituiscono. Un signore cinquantenne, Muller, mette gli occhi su uno di loro, Marek e lo invita a casa sua l’indomani. Lì lo attende una trappola. Robin Campillo è un filmmaker francese che da anni collabora, prima in veste di montatore, poi di co-sceneggiatore con il regista Laurent Cantet. L’esordio alla regia risale, invece, al 2005 con Les revenants e a Venezia porta il suo secondo lungometraggio.

• Giovedì 5 settembre
BAUYR (LITTLE BROTHER) di Serik Aprymov (Kazakhstan, 95′)
Yerken ha nove anni e vive da solo in un remoto villaggio tra le montagne. Quando suo fratello maggiore ritorna, dopo tanto tempo, la felicità del ragazzino è immensa. Ma dura poco, suo fratello è diventato una persona fredda e senza cuore… Serik Aprymov nasce nel 1960 in Kazakhstan e studia cinema presso il Moscow Film School (VGIK). Insieme ad altri giovani connazionali diventerà parte della “new wave” del cinema kazako. Nel 2004 presenta al Festival di Locarno, Okhotnik (The Hunter), in cui un ragazzo vive il contrasto tra le tradizioni del suo popolo ormai in decadenza e l’avanzare di una nuova società sempre più urbanizzata.

• venerdì 6 settembre
LA PRIMA NEVE di Andrea Segre (Italia, 104′)
Michele ha 11 anni e vive in un paesino tra le montagne del Trentino, con la madre e il nonno paterno Pietro; suo padre è morto da poco. Il dolore del piccolo si incontra con quello di Dani, originario del Togo, e completamente ‘estraneo’ a quel posto pieno di neve che lui non ha mai visto in vita sua. Andrea Segre, classe 1976, è un regista con molti prestigiosi lavori all’attivo. Ha partecipato varie volte alla Mostra del Cinema, ricordiamo alla 68. con Io sono Li (2011) e alla 69. con Mare Chiuso (2012), Evento Speciale.

• sabato 7 settembre
MAHI VA GORBEH (FISH & CAT) di Shahram Mokri (Iran, 134′)
In campeggio nella regione del Caspio alcuni studenti si ritrovano a condividere la capanna con tre cuochi. Quest’ultimi sono alla ricerca di carne per il loro ristorante ma l’unica presente è quella dei ragazzi. Un film girato in un unico piano sequenza basato su una storia vera. Shahram Mokri è un giovane regista iraniano, nato nel 1977. Studia cinema presso il Tehran’s Soureh College. Debutta nella regia nel 2009 con Ashkan, angoshtar-e motebarek va dastan-haye digar (Ashkan, the Charmed Ring and Other Stories), film in cui due ciechi architettano una rapina con la complicità dell’aspirante suicida Ashkan.

 

sezione Biennale College – Cinema | 3 titoli

• venerdì 30 agosto
YURI ESPOSITO di Alessio Fava (regista) e Max Chicco (produttore) (Italia, 73′)
Yuri Esposito è un uomo la cui lentezza pervade ogni azione della sua vita tanto da costituirne l’essenza, ma il suo eterno torpore viene messo in crisi da una paternità inattesa. Alessio Fava nasce nel 1976 a Torino dove studia presso l’Accademia Internazionale di Arti e Media prima di frequentare la Scuola d’Arte Cinematografica di Genova. Nel 2012 gira il cortometraggio Project Genesis, un ironico film d’ambientazione futuristica in cui, ribaltando gli stereotipi del genere, le macchine danno vita agli esseri umani, per poi utilizzarli a loro piacimento.

• sabato 31 agosto
MEMPHIS di Tim Sutton (regista) e John Baker (produttore) (USA, 84′)
Ezra Jack è un cantante soul-blues in cerca di una salvezza spirituale. Vive a Memphis, città decadente e immersa nella musica. Qui Ezra spera di portare a compimento la propria rinascita. Timothy Sutton è un filmmaker di Brooklyn. Debutta alla regia nel 2012 con Pavilion, dove segue un laconico adolescente in viaggio da un’idilliaca città sul lago, alla casa del padre nell’arida Arizona. Un film che racconta l’adolescenza come periodo di grande creatività, pur sottolineandone la grande fragilità.

• domenica 1 settembre
MARY IS HAPPY, MARY IS HAPPY di Nawapol Thamrongrattanarit (regista) e Aditya Assarat (produttore) (Thailandia, 125′)
Mary è una studentessa all’ultimo anno del liceo. Mancano pochi mesi per il diploma, e deve affrontare cambiamenti nella vita, nell’amore e nelle amicizie. Nel frattempo, cominciano senza ragione a succedere alcuni strani eventi. La ragazza si sforza di dare un senso a tutto nel momento in cui la sua vita sembra stia per andare fuori controllo. Nawapol Thamrongrattanarit è thailandese ma ha studiato cinema in Cina. Nel 2002 gira il suo primo lungometraggio 36 e quest’anno presenta il suo secondo lavoro alla 70. Mostra del Cinema di Venezia, grazie alla prima edizione di Biennale College – Cinema.

 

Fonte: labiennale.org

 

 

Venezia 70 // Tutti i film, tutte le sezioni

 



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