Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni > Aa. Vv.

Il presente articolo è stato pubblicato in Rapporto Confidenziale numero 35, speciale Locarno 64 – p.84-85

Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni
film collettivo, coordinato da Luca Mosso e Bruno Oliviero
Italia – 2011 – Beta digital – italiano – colore – 105’
Prima mondiale a Locarno 64 (Fuori concorso)
di Alessio Galbiati

Il 30 maggio 2011, Giuliano Pisapia sconfiggendo Letizia Moratti al secondo turno delle elezioni, viene eletto sindaco della città di Milano. È il primo successo della Sinistra nella città da 18 anni: un cambiamento profondo è in atto. Il film è la cronaca dell’ultima settimana di campagna elettorale: grandi eventi collettivi si alternano a ristretti incontri al vertice, politici come Stefano Boeri, architetto da poco entrato in politica con il Partito Democratico, e Matteo Salvini, eurodeputato e capogruppo della Lega Nord in Comune, discutono con i cittadini e stringono le mani agli elettori. E, ciascuno con il suo stile, affrontano privatamente e sulla scena pubblica la situazione.

“Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni” è un documentario collettivo realizzato da oltre 70 filmmaker milanesi, sotto la supervisione di Luca Mosso (regista e critico cinematografico nonché direttore del Festival Filmmaker di Milano) e Bruno Oliviero (documentarista ed insegnante, autore di molte opere estremamente interessanti e collaboratore, fra le altre cose, di Jean-Luc Godard nel suo ultimo “Film Socialisme”), che racconta l’ultima settimana di campagna elettorale per le elezioni a Sindaco di Milano.

A prima vista è il racconto di un’isteria collettiva, di un momento di cambiamento ipotetico (già smentito dai primi mesi di amministrazione della città ad opera del nuovo sindaco), che in quei giorni ha sollevato una città e la sua gente, disperatamente bisognosa di intravedere qualcosa di nuovo, d’una discontinuità all’interno di un ventennio infinito dominato dalla paura e dalla feroce sciatteria di una destra alla deriva. Sette giorni raccontati da una polifonica collezione di punti di vista di camere a mano che hanno seguito l’attuale vice sindaco con delega alla cultura (Tito Boeri del Partito Democratico), e l’attuale capo dell’opposizione in consiglio comunale (Matteo Salvini della Lega Nord), ma pure molte altre storie e frammenti di quelle giornate.

“Milano 55,1” è però soprattutto un esempio di cinema collettivo, una dimostrazione di come sia possibile in poco tempo dare vita ad un’opera complessa e stratificata, che unisca tante individualità in un corpo filmico coerente e convincente. Un piccolo miracolo, forse la cosa più interessante che a Milano sia stata prodotta negli ultimi anni e che, agli occhi di chi scrive, è prima di ogni altra cosa un possibile campionario di luoghi e volti, di location e storie possibili per un cinema cittadino che ancora non esiste.

Sotto la superficie della documentazione di un’esplosione di fiducia e gioia si cela, in “Milano 55,1”, tutta la disperazione di un Paese smarrito e confuso, alienato da sé, disperatamente alla ricerca di un cambiamento del quale ancora non sia afferra la reale natura, perso in inutili contrapposizioni, balcanizzato e disperante.

Lascio all’intervista realizzata a Luca Mosso durante le giornate di Locarno, in occasione dell’anteprima del film, la descrizione minuziosa di cosa sia dal punto di vista cinematografico quest’opera collettiva. Mi sono limitato a condividere l’inquietudine che questa interessante e ben realizzato documentario mi ha provocato, da italiano, da milanese.

AG

 

Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni
Progetto coordinato da: Luca Mosso, Bruno Oliviero • Realizzato da: Valentina Andreoli, Leonardo Andreozzi, Lucia Andreucci, Riccardo Apuzzo, Yuki Bagnardi, Tommaso Barbaro, Giuseppe Baresi, Pietro Belfiore, Chiara Bellosi, Paolo Benvenuti, Bruno Bigoni, Chiara Brambilla, Tommaso Barbaro, Giovanni Calamari, Ugo Carlevaro, Carlo Cattadori, Bruno Chiaravalloti, Valentina Cicogna, Gabriele Cipolla, Stefano Conca Bonizzoni, Filippo Cordone, Carlotta Cristiani, Tonino Curagi, Piero De Vecchi, Federico Frascherelli, Giacomo Gatti, Gaia Giani, Gigi Giustiniani, Anna Gorio, Antonella Grieco, Teresa Iaropoli, Marco Lamera, Mirko Locatelli, Jacopo Loiodice, Giovanni Maderna, Alina Marazzi, Massimo Mariani, Alice Messa, Matteo Mossi, Luca Mosso, Jacopo Mutti, Simone Olivero, Bruno Oliviero, Enrico Ortu, Andrea Parolin, Claudio Pastafiglia, Gianfilippo Pedote, Daniela Persico, Paola Piacenza, Maria Chiara Piccolo Carlo Prevosti, Antonio Puhalovich, Titta Cosetta Raccagni, Raffaele Rezzonico, Marco Robbiani, Stefania Rossi, Luca Sabbioni, Paolo Sabini, Alberto Saibene, Giuseppe Salerno, Alberto Sansone, Massimo Schiavon, Veronica Scotti, Gabriele Sossella, Marina Spada, Bruno Stucchi, Tekla Taidelli, Giuditta Tarantelli, Guido Targetti, Alessandro Torchiani, Daniele Vascelli, Luigi Vitiello, Stefano Zoja • Con la collaborazione di: Paola Piacenza, Alberto Saibene • Montaggio: Valentina Andreoli, Carlotta Cristiani • Assistente al montaggio, responsabile postproduzione: Matteo Mossi • Suono: Massimo Mariani, Simone Olivero, Tommaso Barbaro • Assistente al montaggio del suono: Andrea Parolin • Color grading: Gabriele Cipolla (Square) • Produzione: Filmmaker Associazione Culturale, Milano • Lingua: Italiano • Paese: Italia • Anno: 2011 • Durata: 100’
www.milano30maggio.it

 

Bruno Oliviero nasce nel 1972 vicino a Napoli dove studia antropologia e filosofia. In seguito si trasferisce a Milano. Insegna documentario a Milano e a Venezia dove dal 2007 codirige insieme a Silvio Soldini una scuola di documentario. Dividendosi tra teatro e cinema, Bruno Oliviero ha realizzato diversi film di finzione e documentari, tra cui il cortometraggio “Isaac a Ponticelli” (1997) che racconta la storia di Isaac, ragazzo di colore che lavora in una fabbrica d’amianto per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita, e “La guerra di Antonietta” (2002), vincitore del Premio Maremmadoc. Nel documentario “Odessa” (2006), realizzato insieme a Leonardo di Costanzo, ricostruisce l’incredibile storia del capitano dell’Odessa e di sette marinai che per cinque anni si sono occupati della nave abbandonata ritrovandosi alla fine senza lavoro. Il film è stato presentato a numerosi festival internazionali. Nel 2008 ha presentato a Locarno “Napoli Piazza Municipio”. Attualmente è impegnato nella stesura di un lungometraggio di finzione.

Luca Mosso. Critico cinematografico e direttore di Filmmaker Film Festival. Filmmaker è un festival che sostiene con contributi produttivi il cinema giovane e indipendente, nato nel 1980 e protagonista cittadino nella ricerca e nel sostegno del nuovo cinema italiano . I primi lavori di Silvio Soldini, Bruno Bigoni, Paolo Rosa, Michelangelo Frammartino, Alina Marazzi, Giovanni Maderna e più recentemente Martina Parenti, Sergio Basso, Lara Fremder, Donatella Di Cicco sono stati realizzati anche grazie ai contributi del bando produttivo del festival. Negli ultimi quindici anni Filmmaker ha allargato la sua attenzione alle migliori espressioni del documentario e della non fiction internazionale con un’edizione monografica (Doc, nel 1996) e un concorso che dal 1998 mette a confronto le migliori espressioni del cinema internazionale di ispirazione sociale (Daniele Segre, Zhang Yuan, Lisandro Alonso, Jennifer Dworkin, Jia Zhang-Ke, Leonardo Di Costanzo, Daniele Incalcaterra, Loredana Bianconi, Rithy Panh, Peter Forgacs, Eyal Sivan tra i premiati). Nel 1999 ha inaugurato una serie di personali dedicate ai maestri del cinema della realtà: Johan van der Keuken, Frederick Wiseman, Petr Forgacs, Rithy Panh, Ulrich Seidl, Luc e Jean-Pierre Dardenne, Claire Simon hanno presentato a Milano il proprio lavoro mentre di Errol Morris e Emile de Antonio sono state allestite in prima europea e italiana delle retrospettive complete. Le monografie, edite da Il Castoro, Falsopiano e AgenziaX, costituiscono un riferimento per gli studi italiani sul documentario. www.filmmakerfest.org

RC ha intervistato Luca Guadagnino durante le giornate di Locarno 64
Leggi l’intervista testuale e guarda la versione audiovideo

 



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