articolo pubblicato su Rapporto Confidenziale numero20 (dicembre 2009), p.28.
Nìguri
di Alessio Galbiati
Nìguri è il titolo dell’ultimo documentario diretto da Antonio Martino. Presentato in anteprima il 10 dicembre 2009 presso la Sala dell’Antoniano di Bologna, e prodotto in collaborazione con la Videoinflussi di Peppe Cammarata e Serena Gramizzi, Nìguri racconta gli effetti nefasti di una politica disintegrata, di uno Stato assente, latitante e clientelare: dell’impossibile integrazione fra esseri umani. Il punto di osservazione è il centro di permanenza temporanea e di identificazione per i richiedenti asilo della contrada Sant’Anna, una piccolissima frazione di Isola Capo Rizzuto, provincia di Crotone, Calabria.
Un luogo divenuto da un decennio crocevia di migranti: sono circa duemila gli “ospiti” del sistema Italia alloggiati nel centro, duemila persone parcheggiate in attesa che la burocrazia prenda in considerazione le loro storie, duemila persone riversate in una località emarginata di sole cinquecento anime. Contrada Sant’Anna è la metafora del progressivo imbarbarimento in atto nella società italiana, il teatro entro il quale la paura del diverso non può essere risolta, l’ordigno pronto ad esplodere. Il precedente documentario di Antonio Matino, Be Water, My Friend raccontava la desertificazione del Lago d’Aral, con Nìguri egli racconta per immagini e parole il deserto d’umanità che le logiche governative stanno imponendo all’intero paese.
Esattamente un anno fa, sempre sulle pagine di Rapporto Confidenziale, avevo definito il suo mestiere, il suo stile, nei termini di “Stalker riflessivo” (RC10): una sorta di guida tarkovskiana che accompagna lo spettatore in territori poco noti o marginali, mantenendosi sempre distante dai giudizi ed interessato a restituire la complessità delle cose. Martino applica questa volta il suo metodo con ancor più asciuttezza, utilizzando un’estetica essenziale fatta di immagini a telecamera fissa e lunghi silenzi. Il suo fine è la voglia di porre lo spettatore di fronte ai sintomi di una catastrofe imminente, questa volta geograficamente collocata nel cuore della Calabria contemporanea, un angolo dimenticato d’Italia che diviene metafora.
Nìguri
un film di ANTONIO MARTINO • camera ANTONIO MARTINO, LEONIDA MARIA, PEPPE CAMMARATA • suono in presa diretta MARCO PIANGES • musiche ANTONIO MARTINO, ANTONIO CALZONE, LEONIDA MARIA • post produzione LEONIDA MARIA • montaggio ANTONIO MARTINO • traduzioni NASIR AHMAD AHMADI • una produzione VIDEOINFLUSSI/MARTINO • macchina da presa PANASONIC AG-DVX100 • paese ITALIA • anno 2009 • durata 50’
Antonio Martino, filmografia:
2003 – Siamo fatti così (POLIVISIONI)
2004 – Fatma Aba-ad. Come ho imparato ad amare i Saharawi
2005 – Noi siamo l’aria, non la terra
2006 – Blu Panorama
2007 – Gara de Nord_copii pe strada
2007 – Pancevo_mrtav grad
2007 – Be Water, My Friend
2007 – Nìguri
Sempre sul numero20 di RC, e sempre a proposito del documentario Nìguri, si veda: Conversazione con Antonio Martino in Rapporto Confidenziale numero20 (dicembre 2009), pp.29-33 ed in versione html. A proposito di Antonio Martino si veda: Antonio Martino. Lo Stalker riflessivo – intervista ad Antonio Martino (in RC10 ed in versione html), Gara de Nord_copii pe strada (in RC11 ed in versione html).