Tag 'Giappone'

Mary e il fiore della strega (Mary to Majo no Hana) > Hiromasa Yonebayashi

Mary e il fiore della strega (Mary to Majo no Hana) > Hiromasa Yonebayashi

Direttamente da Wikipedia, “Ponoc” «deriva dalla parola serbo-croata che indica mezzanotte (ponoć/поноћ), a significare “il momento in cui un giorno finisce e un altro comincia”», un po’ come “Sottovoce” di Marzullo per intenderci. Forse una nuova alba era l’intento programmatico di Hiromasa Yonebayashi e Yoshiaki Nishimura, quando hanno lasciato lo Studio Ghibli per fondare, appunto, lo Studio Ponoc, ma occorre

…continuavano a chiamarlo Atlas UFO Robot. La vera storia giapponese della «nascita» di Goldrake

…continuavano a chiamarlo Atlas UFO Robot. La vera storia giapponese della «nascita» di Goldrake

…continuavano a chiamarlo Atlas UFO Robot La vera storia giapponese della «nascita» di Goldrake a cura di Mario Verger   «L’élégance, la superbe de Goldorak sont les symboles du samouraï que le Nippon a toujours tenté d’imposer au monde occidental.» – Jacques Canestrier, Antenne 2     Kore ga UFO da! Soratobu Enban – Introduzione Lo scorso anno venni contattato

Koroshi no rakuin (La farfalla sul mirino) > Seijun Suzuki

Koroshi no rakuin (La farfalla sul mirino) > Seijun Suzuki

«Ho iniziato la mia carriera come regista di B-movies. Questo tipo di film è sostanzialmente votato all’intrattenimento. Perciò le sceneggiature che ricevevo dallo studio non avevano assolutamente nulla di artistico con cui cominciare, e non c’era alcuna speranza di ricavarne un film “artistico”. L’unica cosa che potevo sperare di fare erano film che fossero piacevolmente divertenti.» «Tempo fa dissi che

Makoto Nagahisa | And So We Put Goldfish In The Pool

Makoto Nagahisa | And So We Put Goldfish In The Pool

Gran Premio della Giuria al Sundance 2017 e già disponibile online gratuitamente (prendere nota please) il cortometraggio di Makoto Nagahisa è una interessante follia nipponica che ricorda i teen movie di Sion Sono. Tratto dalla storia (vera), avvenuta nel 2012 nella provincia di Saitama, di quattro ragazze che per gioco – e per vedere l’effetto che fa – liberarono in

Spettri virtuali. Il diradarsi dell’esistenza in “Kairo” di Kiyoshi Kurosawa

Spettri virtuali. Il diradarsi dell’esistenza in “Kairo” di Kiyoshi Kurosawa

« I program my home computer / Beam myself into the future. » Kraftwerk – Home Computer   «L’immergersi nei media elettronici significherà la fine dell’interazione faccia-a-faccia? E le tecnologie virtuali creeranno una generazione di introversi atomizzati e porteranno alla disintegrazione delle culture civili e collettive?» [Elaine L. Graham, Representations of the post/human. Monsters, aliens and others in popular culture,

Le origini del cinema di animazione del Sol Levante

Le origini del cinema di animazione del Sol Levante

(Toei Company, Ltd – © Toei Animation)     Le origini del cinema di animazione del Sol Levante di Mario Verger   I Lungometraggi   «Se Walt Disney fosse nato negli anni ’70 avrebbe amato i cartoni giapponesi, proprio come i giapponesi amano i suoi» (Luca Raffaelli)   (Hakujaden – © Toei Animation)   Il primo lungometraggio a colori di

È possibile una nuova umanità? Biopoteri e biotecnologie del futuro in “Kyashan – La rinascita”

È possibile una nuova umanità? Biopoteri e biotecnologie del futuro in “Kyashan – La rinascita”

«Apparteniamo a un’epoca la cui civiltà rischia di andare in rovina ad opera dei mezzi della civiltà». Friedrich W. Nietzsche [1] «[Con Kyashan] Ho trovato parecchie difficoltà a non cadere in qualche categoria o genere prestabilito. È fantascienza, ma allo stesso tempo non lo è. È la storia di un supereroe, ma non è nemmeno quello. Fondamentalmente, per me, è

Okuribito (Departure) > Yojiro Takita

Daigo, violoncellista che ha appena perso il lavoro dopo lo scioglimento dell’orchestra, torna al suo paese natio nella vecchia casa di campagna presso Yamagata, insieme alla moglie Mika e, per sbarcare il lunario, va alla ricerca di un’occupazione. L’occasione gli si presenta grazie all’annuncio di Sasaki, il quale cerca chi lo possa aiutare in fantomatici viaggi. Daigo contatta subito il

Goodbye ’68 – La contestazione secondo Koji Wakamatsu

Goodbye ’68 – La contestazione secondo Koji Wakamatsu articolo di Leonardo Persia Impossibile prescindere dall’ideale tetralogia contro-sessantottesca di Koji Wakamatsu. Violenza senza causa (Gendai sei hanzai zekkyo hen: riyu naki boko), Storia di amanti moderni: la stagione del terrore (Gendai kosyokuden: teroru no kisetsu) (del 1969), Sex Jack (Seizoku) e Shinjuku Mad (Shinjuku maddo) (del 1970). Tutti e quattro costituiscono,