speciale ALBERT e DAVID MAYSLES

Albert e David Maysles e il loro “Reality Cinema” sono stati oggetto di diversi articoli pubblicati nel tempo da Rapporto Confidenziale.

Questo è un indice degli articoli pubblicati sino ad ora. Diario di bordo d’una navigazione in divenire:


Albert e David Maysles: 50 anni di cinema verità – intervista a Albert Maysles

a cura di Roberto Rippa /// in Rapporto Confidenziale numero3, marzo 2008, pagg. 6-13

Albert and David Maysles: 50 year of Reality Cinema – Interview with Albert Maysles

by Roberto Rippa

«Mother, it’s the Maysles!». Il mondo di Grey Gardens

a cura di Matteo Giuseppe Luoni /// in Rapporto Confidenziale numero23, marzo 2010, pagg.28-36

“What’s Happening!” e “Gimme Shelter”: la controcultra ripresa dai Maysles

a cura di Matteo Giuseppe Luoni /// in Rapporto Confidenziale numero26, giugno/luglio, pagg.48-58

• “Salesman”, il ritratto dell’anti-eroe americano

a cura di Matteo Giuseppe Luoni /// in Rapporto Confidenziale numero30, giugno/luglio, pagg. 56-65

Albert Maysles e David Maysles – una breve biografia

Albert e David Maysles (1932-1987) sono riconosciuti come i pionieri del cinema documentario americano (il cosiddetto “non fiction cinema” o “Reality Cinema”) e due tra le figure più eminenti del genere. La loro reputazione proviene dall’essere stati i primi a realizzare film in cui la vita umana si svolge davanti alla camera esattamente così com’è, senza sceneggiature, scenografie o narrazione che non siano quelle proposte dal nudo occhio della camera stessa.
Nato a Boston nel 1926 da una famiglia ebrea proveniente dall’Europa dell’est, Albert si laurea all’università di Syracuse e ottiene il master alla Boston University, dove insegna psicologia per tre anni.
Nell’estate del 1955, si reca in Russia con una camera 16 mm per filmare i pazienti di diversi ospedali psichiatrici. Il risultato Psychiatry in Russia è la prima incursione di Albert nel cinema. Diversi anni dopo, intraprende con il fratello David un viaggio in moto da Monaco a Varsavia, durante il quale filmano quello che diventerà il loro primo film a quattro mani: Youth in Poland, sulla rivolta studentesca in Polonia.
Nel 1960, Albert è co-regista di Primary, film sulle elezioni primarie democratiche tra Kennedy e Humphrey. L’utilizzo di una camera a mano e del suono sincronizzato permette alla storia di raccontarsi da sola, nel momento stesso in cui si svolge.
Con il loro senso della “scena dietro la scena”, i fratelli Maysles girano Meet Marlon Brando (1965) e With Love From Truman (1966), in cui lo scrittore (1) approfondisce il tema di cronaca narrato nel suo saggio In Cold Blood (2).
Nel 1968 realizzano il loro film di riferimento Salesman, fedele ritratto delle vite di quattro venditori porta a porta di bibbie. Il film viene premiato dalla National Society of Film Critics ed è tuttora considerato il documentario americano per eccellenza, tanto da meritarsi, nel 1992, la citazione da parte della Libreria del Congresso come “film di rilevanza per il suo significato storico, culturale ed estetico”.
Seguono Gimme Shelter (1970), eccezionale documentario sulla figura di Mick Jagger e dei Rolling Stones nel loro tour americano, culminato in un omicidio nel famoso concerto di Altamont (3), e Grey Gardens, che cattura su pellicola il curioso rapporto tra una madre e una figlia che vivono recluse in una cadente casa negli Hamptons (4). Entrambi i film, come già accadde per Salesman, vennero distribuiti nelle sale cinematografiche ottenendo un buon successo di pubblico e critica.
La loro casa di produzione Maysles Films Inc. ha nel tempo prodotto molte opere su artisti, compresi i frutti di una lunga collaborazione con i famosi Christo e Jeanne-Claude (5) le cui monumentali installazioni creative sono state immortalate in documentari comeChristo’s Valley Curtain (1974), Running Fence (1978), Islands (1986), Christo in Paris(1990), nominati ai premi Oscar nella categoria documentari, e Umbrellas (1995), vincitore del premio del pubblico e del premio principale al Montreal Festival of Films on Art.
Le incursioni dei Maysles in ambito musicale spaziano da What’s Happening! The Beatles in the USA (1964) a documentari dedicati a Leonard Bernstein, Seiji Ozawa, Vladimir Horowitz, Mstislav Rostropovich e Wynton Marsalis. Diversi tra questi film hanno ottenuto premi Emmy (6). Nel 1994, Albert ha realizzato un ritratto aggiornato di quella che viene considerata la più grande band rock‘n’roll di tutti i tempi: Conversations With the Rolling Stones. Il film è stato trasmesso dalla rete VH-1.
Albert ha lavorato con Susan Froemke e Deborah Dickson a Abortion: Desperate Choices(1992), che esamina uno dei temi più discussi nel mondo intero. Nel 1996 gira Letting Go: A Hospice Journey, che narra le storie di tre pazienti malati terminali. Poi collabora con Susan Froemke e Bob Eisenhardt alla reliazzazione di Concert of Wills: Making the Getty Center (1997). Girato nel corso di dodici anni, il film è una cronaca della costruzione del centro museale di Los Angeles dal concepimento alla costruzione. In anni più recenti, Albert si è riunito nuovamente con Froemke and Dickson per il progetto – commissionato dalla rete via cavo HBO – Lalee’s Kin: The Legacy of Cotton, sulla lotta di una famiglia residente sul delta del Mississipi contro la povertà e l’analfabetismo.
Nel 1994, la “International Documentary Association” ha attribuito ad Albert Maysles il suo premio alla carriera, il “Career Achievement Award”, seguito nel 1997 dal premio “John Grierson” della S.M.P.T.E (Society of Motion Picture and Television Engineer) e nel 1998 dal “President’s Award”, assegnato per la prima volta a un documentarsita, della “National Society of Cinematographers’”. Tra gli altri – numerosissimi – riconoscimenti, quello attribuito dalla Eastman Kodak, che ha definito Albert Maysles “uno dei cento migliori direttori della fotografia al mondo” (7).
Nel 2001, Albert ha ottenuto il “Cinematography Award for Documentaries” al Sundance Festival per Lalee’s Kin: The Legacy of Cotton che, sempre nel 2001, verrà candidato agli Oscar.
Nell’estate del 2003, Albert ha ottenuto di filmare il Dalai Lama in visita a New York. Il progetto relativo è in fase di montaggio.
Con Antonio Ferrera (8), Albert Maysles sta attualmente lavorando a un documentario sull’ultima opera artistica di Christo e Jeanne-Claude The Gates – A Project for New York City (1979-2005), in questo momento in fase di post produzione per essere trasmesso dalla televisione la prossima primavera. Con il montatore Matthew Prinzing, il duo ha anche completato un documentario sul film di Wes Anderson The Life Aquatic with Steve Zissou. Il documentario è compreso nella prestigiosa edizione in DVD del film edita per il mercato americano da Criterion.
Albert, sempre con Ferrera, sta anche lavorando a un documentario autobiografico il cui titolo di lavorazione è Hand-Held and from the Heart (9) e, da solo, a un ritratto della ballerina e coreografa newyorchese Sally Gross.
Non è tutto: Albert sta lavorando come operatore alla camera per un documentario di Aaron Brookner e Benn Shulberg sul famoso autore e sceneggiatore Budd Shulberg
(10).
Appassionato insegnante, Albert tiene anche corsi e master in tutto il mondo. Solo nella primavera dello scorso anno ha tenuto seminari presso la famosa Danish Film School, presso la UCLA, la NYU, il MoMA (11), nonché ai festival del cinema di Chicago e Belfast. Nel 2005, all’età di 79 anni, gli è stato attribuito un premio alla carriera al Czech film festival AFO

/ / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / NOTE

(1)
Truman Capote (1924-1984), vero nome Truman Streckfus Persons, è uno tra gli scrittori americani più noti nel mondo. Dal suo racconto Breakfast at Tiffany’s, Blake Edwards ha tratto l’omonimo film nel 1961. Suoi i dialoghi del film Stazione Termini di Vittorio De Sica (1953). Il suo libro I cani abbaiano (The Dogs Bark, New York, 1973), raccolgie le sue memorie a riguardo di personaggi come Cocteau, Gide, Pound, Marilyn Monroe, Marlon Brando.

(2)
In Cold Blood (n italiano A sangue freddo, Garzanti editore, 2005), narra con stile letterario un fatto di cronaca reale: l’omicidio di una famiglia del Kansas ad opera di due ladruncoli. È considerato l’inventore di un genere: quello che applica alla cronaca lo stile del romanzo.

(3)

Altamont è un’autostrada nel nord della California che ospitò un festival musicale nel 1969, al quale parteciparono, tra gli altri, i Grateful Dead, i Jefferson Airplane e i Rolling Stones. Proprio questi ultimi assoldarono, come addetti alla sicurezza, alcuni membri della temibile gang degli Hell’s Angels, che seminarono terrore e uccisero uno spettatore nel corso del concerto.
Vedi filmografia per i dettagli.

(4)
Si tratta di Edith Bouvier Beale, prima cugina di Jacqueline Kennedy Onassis e della sua omonima figlia, detta “Little Edie”.

(5)
Christo, pseudonimo di Hristo Yavashev, e sua moglie Jeanne-Claude sono un duo di artisti noti nel mondo per le loro performance che consistono nell’impacchettare palazzi e opere architettoniche di grandi dimensioni e di valore storico. Tra le loro opere, l’impacchettamento del Reichstag di Berlino, del Pont-Neuf di Parigi e Running Fence, un telo dalle sembianze di un nastro lungo quasi 40 chilometri tra Sonona County e Marin County, in California.

(6)
Gli Emmy sono premi destinati alle produzioni televisive degli Stati Uniti, con particolare attenzione all’intrattenimento.

(7)
Albert Maysles, va ricordato, è operatore e quindi anche direttore della fotografia di ognuno dei suoi film.

(8)
Antonio Ferrera, laureato alla New York University in letteratura inglese e americana, arte e filosofia, ha prodotto e co-diretto con Albert Maysles, con cui collabora dal 1998, la serie With the Filmaker…Portraits By Albert Maysles. Prima di questa collaborazione, ha co-diretto Voices of Cabrini, che segue la ristrutturazione del progetto di abitazione popolare di Chicago, ormai un simbolo di grave degrado, e la cacciata della comunità afro-americana dalle abitazioni. Il suo Unaccompanied Children: Now I’m Nobody’s Childsegue gli incredibili viaggi di Marie de la Soudiere e il suo lavoro con i “figli della guerra” ai quali applica un metodo di guarigione psico-sociale. Con Albert Maysles ha lavorato anche al documentario sulla lavorazione del film The Life Aquatic with Steve Zissou di Wes Anderson. Attualmente sta lavorando, con Albert Maysles e Stephen Apkon, aKrakauer in Krakow, sull’artista David Krakauer.

(9)
Letteralmente: “Portata a mano e dal cuore”. È evidente il riferimento alla camera.

(10)
Autore, soggettista e sceneggiatore. Tra le sue sceneggiature, troviamo On the Waterfront (Fronte del porto, 1954) di Elia Kazan, di cui è autore anche del soggetto,Nuremberg di Pare Lorentz (1946) e The Harder They Fall (Il colosso d’argilla, 1956) di Mark Robson con Humphrey Bogart, tratto da un suo romanzo. Comunista deluso dalla deriva del comunismo nello stalinismo, collaborò con la Commissione per le attività anti-americane.

(11)
Rispettivamente: University of California, Los Angeles, New York University, Museum of Modern Art, New York.




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