Tutti gli articoli di Alessio Librizzi

Mac DeMarco at The Coronet Theatre

Mac DeMarco at The Coronet Theatre

Il Coronet è un cubo piastrellato di un blu verdognolo, poggiato quasi per caso su Elephant & Castle, Londra. Un edificio che non riesce a svettare, imporsi, che si lascia andare ai fumi del traffico incessante, raccogliendo su di sé un condensato di indifferenza sgraziata e sporco urbano. L’interno è composto da cunicoli intricati e angusti, legno alle pareti, a

Arctic Monkeys, “Tranquillity Base Hotel & Casino”, dissimulare il parossismo

Arctic Monkeys, “Tranquillity Base Hotel & Casino”, dissimulare il parossismo

Arctic Monkeys, Tranquillity Base Hotel & Casino Domino Records, 2018 Star Treatment, il pezzo che apre il disco, si presenta come una ballata retro, dai suoni ovattati, che ripesca nell’immaginario, saccheggiato già a sufficienza, degli anni ’50-inizio ’60. Gli Arctic Monkeys continuano la costruzione del loro personalissimo ponte sull’Atlantico, un’operazione piuttosto comune tra i musicisti inglesi. In fondo, è fin

Jacques Nolot, la fine di un amore

Jacques Nolot, la fine di un amore

La produzione integrale di Jacques Nolot (Marciac, 1943) come regista, più La Matiouette (1983), mediometraggio girato da André Téchiné, secondo una sceneggiatura dello stesso Nolot, è stata pubblicata nel 2016 da Capricci (Coffret Jacques Nolot intégrale en DVD). La Matiouette presenta i temi ricorrenti nella poetica di Nolot: una sessualità contigua ad una rabbiosa vitalità, l’insistenza autobiografica, il rapporto col padre

Taccuino: Ypsigrock 2017

Taccuino: Ypsigrock 2017

  Sono tanti, forse troppi anni che vado a Ypsigrock, a Castelbuono, cento stradine medievali che ho battuto per lunghe estati convesse, girate attorno al festival, accartocciato ed essiccato su un letto fresco, lenzuola bianco cascante, avorio, al riparo delle mura antiche di una casa di borgo: un’anziana dal viso di porcellana cinese importata primi novecento, levigato, cerchiato, pelle di

Firenze // Radiohead + James Blake + Junun

Firenze // Radiohead + James Blake + Junun

Radiohead + James Blake + Junun al Parco delle Cascine di Firenze Firenze in giugno è una città cotta da un sole perpendicolare, che graffia l’aria, che appicca incendi che galleggiano sul verde dell’Arno, un sole che screpola le mura annoiate dei palazzetti che s’affollano attorno alle chiese, che confina le ombre ai corpi, un sole che rende i passi

Bologna // Biografilm 2017, tre film e mezzo concerto

Bologna // Biografilm 2017, tre film e mezzo concerto

Biografilm 2017, tre film e mezzo concerto Arrivo a Bologna sabato, è quasi sera, il mio pullman da Pisa tarda, una scatoletta incandescente piena di corpi inflacciditi fasciati da fibre sintetiche irte, scabre, condotta a destinazione da un paio d’abbrutiti: essere classisti ma antiborghesi, una necessità. Bologna è fresca, accogliente, una città con le cosce aperte, l’amichetta al casale in

Riflessioni su Brian Eno

Riflessioni su Brian Eno

I – Il nome Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno. II – La vita Solo il nome di Eno evoca atmosfere lontane e differenti tra loro, un esotismo inesplorato eppure prossimo, altresì un riferimento alla Francia, al barocco, a una chiesa, alte mura, pale d’altare, visi spenti nella preghiera, il finto tufo del gotico, il

Emile Hirsch e la nostalgia ’00

Emile Hirsch e la nostalgia ’00

‘OO nostalgia Ricordo Emile Hirsch, una chitarra elettrica (che non sapevo e non so suonare), la marijuana e i suoi corifei adolescenziali. Un letto diviso, laido. La mia solitudine, il rumore distorto dello stereo Grundig della mia stanza: viola, compatto, tremendo. Io, capelluto e improbabile. Un televisore enorme. Oggi mi rivedo nel “Corso di cultura sentimentale” di TeleDurruti e per

Gimme Danger > Jim Jarmusch

Gimme Danger > Jim Jarmusch

Gimme Danger: breve invito al non avere opinioni L’arte è oggettiva. L’oggettività risiede nell’oggettualità del discorso sull’arte: una canzone, un disco, un film, sono degli oggetti. Possiamo spendere delle parole, che siano dei concetti, e che quindi abbiano un valore, che generi un interesse, solo su degli oggetti. La nostra epoca è segnata, tuttavia, da un’idea relativistica del discorso umanistico,

Lione // La Femme au Transbordeur

Lione // La Femme au Transbordeur

Il Transbordeur, rispetto a casa mia, che si trova in una periferia centro del mondo, decolla all’altro capo della città, nei pressi di un parco enorme, londinese, imperiale, ma allo stesso tempo spoglio: ampi margini, stradoni di terra battuta, l’erba d’un verde filtrato d’una tristezza tecnica, quanto di più lontano dall’eroico, un marginale privo di sensualità. Appoggiato a una stradella