«Amo molto parlare di niente. È l’unico argomento di cui so tutto»
– Oscar Wilde –
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Anche quest’anno vogliamo giocare con i film e con il calendario.
Abbiamo chiesto a amici e collaboratori, professionisti del settore e cinefili, un elenco dei 5 migliori film usciti, o visti per la prima volta, durante l’anno solare 2012.
Concluderemo a gennaio inoltrato, stilando una classifica del meglio del meglio e un elenco delle segnalazioni… come fatto lo scorso anno.
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Luigi Abiusi
Direttore di UZAK – trimestrale online di cultura cinematografica |
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I 5 in ordine sparso | ||
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Io e te Il cinema in una stanza. Evasione e ascendenza della stanza-sequenza. |
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La leggenda di Kaspar Hauser La gaia scienza. Innocenza e gioia del ballo-sequenza. |
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Low Tide Cinema in bassa marea. Stupore dell’evento-sequenza. |
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Holy Motors Rizoma. Dis-incarnazioni in-finite nel cinema-immanenza. |
Womb Campi lunghi (spiagge) a chiusura stagna. Sull’identità dell’immagine. |
Altre cose splendide viste nel 2012, in ordine sparso.
Hors Satan
di Bruno Dumont
(Francia/2011)
Variazione sul tema del sesso, e del Redentore.
De rouille et d’os
Titolo internazionale: Rust and Bone
Titolo italiano: Un sapore di ruggine e ossa
di Jacques Audiard
(Francia-Belgio/2012)
Lacerazione e ricomposizione dell’immagine. De battre le coeur s’est pas arrêté.
Spring Breakers
di Harmony Korine
(USA/2012)
Lo scintillio (mortuale) di un cinema-accessorio-fucsia. Pop americano.
Magic Mike
di Steven Soderbergh
(USA/2012)
Variazione sul tema della luce, con inno al domestico.
To the Wonder
di Terrence Malick
(USA/2012)
Poesia. Sermone magniloquente.
Sennen no yuraku
Titolo internazionale: The Millennial Rapture
di Koji Wakamatsu
(Giappone/2012)
L’epopea dell’eros. La nascita della tragedia.
Moonrise Kingdom
di Wes Anderson
(USA/2012)
Favolizzazione del mondo. Erranza di personaggi in cerca d’attori.
Après mai
Titolo internazionale: Qualcosa nell’aria
di Olivier Assayas
(Francia/2012)
Cronaca sensibile degli amori: persone, arte, musica: cinema.
Dei titoli selezionati da Luigi Abiusi tra il meglio del 2012, su RC puoi trovare:
▪ "Holy Motors" di Leos Carax – recensione a cura di Olivier Père
▪ "Holy Motors" di Leos Carax – recensione a cura di Michele Salvezza
▪ "Magic Mike" di Steven Soderbergh – recensione a cura di Roberto Rippa
cover image: Io e te di Bernardo Bertolucci
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