L’Alfabetiere

Alfabetiere - Copertina

Le parole sono infinite, sono una giungla tipografica in cui perdersi, fra sensi, nessi, smarrimenti sintattici e assonanze. La ricchezza del vocabolario è vastissima e tenta oggi di resistere all’impoverimento digitale, con frasi inaridite al nocciolo e poche manciate di parole che girano nelle circonvoluzioni cerebrali, con netto smacco per i poveri Wernicke e Broca, maltrattati come gli ultimi dei pezzenti.
L’Alfabetiere vuole essere un’isola, una piccola isola di resistenza ma anche di estrema curiosità.
Mi sono immaginato un piccolo vocabolario scritto solamente da persone che stimo moltissimo, alle quali ho assegnato una lettera dell’alfabeto dalle quali ognuno ha poi scelto la propria parola!
21 piccole gemme, 21 narrazioni, 21 parole scelte, descritte, riscritte, stornellate, sbranate, rimodellate, pensate, dissezionate, musicate.
Contro questi tempi afasici e privi di immaginazione ecco a voi l’Alfabetiere.

 

L’Alfabetiere / Sommario
A di Alfabetiere: a cura di Francesco SelviB di Letterina B: a cura di Luca FerriC di Cinema: a cura di Giuseppe SpinaD di Desinare: a cura di Ignazio Fabio MazzolaE di Enantiodromia: a cura di Leonardo PersiaF di Famiglia: a cura di Francesco AzziniG di Gorgia: a cura di Roberto DonatiH di Hashtag: a cura di Francesco FarabegoliI di Italia: a cura di Dario AgazziL di Luoghi/comuni: a cura di Davide GiaffredaM di Lettera magica M: a cura di Raffaele FerrarioN di No: a cura di Gabriele GimmelliO di O – Congiunzione disgiuntiva: a cura di Alessio GalbiatiP di Lettera P: a cura di Giulio EscalonaQ di Quod [la ragione per cui (sono qui)]: a cura di Enrico MazziR di Registratore: a cura di Elisa RocchiS di Si-No-isma: a cura di Enrico GabrielliT di Battaglia delle Termopoli: a cura di Antonio RezzaU di Uffa: a cura di Flavia MastrellaV di Vulvavisione: a cura di Jonny CostantinoZ di ZETA: a cura di Roberto Paci Dalò

Le lettere de L’Alfabetiere sono state pubblicate in quattro “puntate”.
1. Lettere A B C D E | 19 settembre 2016
2.
Lettere F G H I L | 5 ottobre 2016
3.
Lettere M N O P Q | 24 ottobre 2016
4.
Lettere R S T U V Z | 7 novembre 2016

 

La sigla de L’Alfabetiere è musicata da Valeria Caputo e cantata da Francesco Selvi.

L’ALFABETIERE
da un’idea di Francesco Selvi
a cura di Francesco Selvi & Alessio Galbiati
art direction by ilcanediPavlov

 

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L'Alfabetiere - A

A di Alfabetiere
a cura di Francesco Selvi

L’alfabeto bambini, ripetete con me le letterine! Ed ora dettato, per ogni lettera una parola, scrivete sul quadernino le parole che vi dico, forza. Irregimentati i bambini scrivono, ripetono, scrivono, ripetono… fino a quando il meccanismo si incrina e man mano la A di alfabetiere si trasforma in A di anarchia.

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francesco_selvi_alfabetiere

Francesco Selvi. Da 35 anni Francesco gioca, dapprima con il teatro, poi con il cinema ed infine con la radio. Al momento in cui scrive non ha ancora finito di vedere il mondo come una grande faràndola colorata, a cui ha l’ambizione di poter aggiungere qualche sfumatura. Francesco Selvi è redattore di Rapporto Confidenziale.

 

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L'Alfabetiere - B

B di Letterina B
a cura di Luca Ferri

Una improvvisata filastrocca cantata da replicare esclusivamente in giornate di forte nebbia e clima severo, quasi ostile. la letterina b è una grande briccona visto che vive di vita autonoma all’interno dell’alfabetiere. Il testo cerca di interpretare e sintetizzare la tiepida follia trattenuta e solipsisitica di una letterina gonfia e al tempo stesso pasciuta.

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Luca Ferri (Bergamo, 1976). Lavora su suono e immagine. Dal 2005 al 2008 ha diretto corto-, medio- e lungo-metraggi selezionati in concorsi, rassegne e mostre cinematografiche. Nel 2011 magog [o epifania del barbagianni] è stato proiettato a Bergamo; nel 2012 è stato selezionato in molti festival cinematografici, tra i quali la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Il lungometraggio ecce ubu (2012) è stato proiettato in diverse gallerie e rassegne. Il cortometraggio kaputt/katastrophe (2012) ha preso parte in concorso al Cinemazero festival di Trento e dal 2014 è distribuito da Visual Container. I suoi lavori sono stati prodotti da Lab 80 Film e recentemente acquisiti dal Circuito Nomadica. Nel 2012 è stato selezionato per il Filmmaker Workshops a Milano, tenuto da Ben Rivers, Michelangelo Frammartino, Leonardo Di Costanzo. Nel 2013 il film habitat [piavoli], ritratto del famoso regista italiano codiretto con Claudio Casazza, è stato selezionato al Torino Film Festial e durante il 2014 è stato proiettato in diverse sale e festival cinematografici, tra i quali Laceno d’Oro e Neue Heimat Film Festival. Nel 2014 il lungometraggio abacuc è stato presentato in anteprima mondiale al Festival Internacioal de Cine de Mar Del Plata e selezionato al Torino Film Festival e al Filmmakerfest di Milano. Nel 2016 colombi, il suo ultimo cortometraggio, è stato presentato in Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia. ferriferri.com

 

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L'Alfabetiere - C

C di Cinema
a cura di Giuseppe Spina

Da tempo aspettavo la possibilità di fare qualcosa in audio, di non frontale e immobilizzante. A Francesco è sembrato naturale che la C fosse destinata al cinema, ed ecco la radice Ki/Ci che ha il senso del movimento, e l’aspetto (apparentemente) utopico di una proiezione senza immagini. [l’audio è tratto da uno dei miei filmtones, il vol.4, “criminal history”]

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giuseppe_spina_alfabetiere

Giuseppe Spina. Cineasta, si occupa di ricerca cinematografica, sperimentazioni varie, suoni, scrittura. Dirige le ricerche e l’organizzazione del circuito internazionale itinerante di cinema e arti cinetiche NOMADICA.

 

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L'Alfabetiere - D

D di Desinare
a cura di Ignazio Fabio Mazzola

Arriva arriva quello che deve arrivare, non ti preoccupare, non ti preoccupare.
Non arriva più quello che doveva arrivare, preoccupati pure, preoccupati pure.

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Ignazio Fabio Mazzola (Bari, 1980). Si è diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Bari ed ha frequentato la Facoltà di Architettura del Politecnico barese. Nei suoi video indaga una condizione corporea ed esistenziale che oscilla tra la narrazione biografica e la dimensione collettiva. Vive e lavora a Bari.

 

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L'Alfabetiere - E

E di Enantiodromia
a cura di Leonardo Persia

L’enantiodromia, la corsa verso l’opposto, che Eraclito indicava come armonia e Jung come inevitabile compensazione dell’inconscio, un principio buddista, religioso tout-court (vedi Bergman), sia afro che cristiano (la croce di Exu e quella di Cristo, così ben saldate nel film voodoo di Spencer Williams, The Blood of Jesus, fatto risorgere da Bill Gunn, Spike Lee, Jake Mahaffy), trova la punta teorica massima nell’arte e quella pratica minima, se non miserrima, nella vita. Di sicuro, l’alto che diventa basso o viceversa è, sostanzialmente, ancora un principio enantiodromico.

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leonardo_persia_alfabetiere

Leonardo Persia. Nato tanto tempo fa in una galassia lontana lontana, poi precipitato per sbaglio sulla Terra, si muove anche lui, parlando o scrivendo di cinema, tra il dentro e il fuori, tra l’extra e l’in, tra l’alieno e l’alienato. Rincorrendo una sognata armonia degli opposti, o forse un’armonia opposta, contrapposta, supposta. Il contrario complementare del terrigeno a tinta unica, supplemento extragalattico miope. Leonardo Persia è redattore di Rapporto Confidenziale.

 

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f-lalfabetiere

F di Famiglia
a cura di Francesco Azzini

Tutto quello che succede in Italia è sempre in nome della famiglia. Lo stato sociale è fondato sulla famiglia. La chiesa difende solo la famiglia. Il lavoro lo trova la tua famiglia. Un tempo anche la moglie o il marito te lo trovava la famiglia. Perché?

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francesco_azzini_alfabetiere

Francesco Azzini dopo la maturità artistica inizia a girare i primi cortometraggi in s-vhs. Si appassiona al cinema e diventa tecnico del suono cinematografico. In mezzo tra un corto e un documentario come fonico di presa diretta, inventa “il cinema in auto”. L’auto si ferma e lui prosegue a piedi…

 

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g-lalfabetiere

G di Gorgia
a cura di Roberto Donati

Una rilettura, toscana ma poco edificante-collodiana, del lemma GORGIA. Un lemma ostico, sarebbe in effetti più preferibile lo stesso lemma senza la G iniziale.

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roberto_donati_alfabetiere

Roberto Donati (Arezzo, 1980). Su un’isola deserta porterebbe la cagnetta Yoda e questi film: Barry Lyndon, La donna che visse due volte, I giorni del cielo, Riflessi sulla pelle, Il cacciatore. Da anni, una delle sue passioni è scoprire l’Italia dimenticata, rimossa, omessa dalle guide, nascosta: da Livorno a Craco, senza snobismi di sorta. Come saggista è autore di Sergio Leone. America e nostalgia (Falsopiano, 2005) e del gemello eterozigoto Sergio Leone. L’America, la nostalgia e il mito (Falsopiano 2009), presentati con successo in Italia e all’estero, e di incursioni in numerosi altri volumi collettanei. Ha collaborato per vari anni all’ufficio stampa del Pesaro Film Festival (Studio Morabito). Ha organizzato rassegne, retrospettive ed eventi culturali legati al cinema per conto di numerosi Istituti Italiani di Cultura. È stato curatore (2009-2012) della collana di cinema Bietti Heterotopia. Come sceneggiatore, scrive per cinema, tv e fumetti. Con EF Edizioni ha pubblicato l’antologia a fumetti Quattro storie nere; per Star Comics ha scritto un albo della serie Nemrod. Ha “ucciso” Coralina Cataldi-Tassoni per Dario Argento (La terza madre) e ha lavorato, in Italia e negli Stati Uniti, come aiuto regista e assistente di produzione. Insegna “Letteratura Italiana”, “Storia” e “Linguaggi cinematografici e televisivi” nella scuola pubblica e per anni ha curato il suo alter ego letterario sul blog fontinaboy. Come membro Fipresci è stato giurato nei festival di Friburgo (Svizzera) e di Trivandrum (Kerala, India). Continua a seguire e a coprire, in Italia e nel mondo, festival internazionali di cinema.

 

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h-lalfabetiere

H di Hashtag
a cura di Francesco Farabegoli

Mi hanno chiesto di parlare di una parola che iniziasse per H, ho scelto ‘hashtag’. A quei tempi andava ancora di moda Charlie Hebdo. Il pezzo è comparso parzialmente sul mio sito di musica. La lettrice si chiama Amal Serena.

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francesco_farabegoli_alfabetiere

Francesco Farabegoli. Scrive, perlopiù di musica, per Bastonate, Prismo, Vice, Rumore e qualcun altro in giro. Di tanto in tanto disegna.

 

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i-lalfabetiere

I di Italia
a cura di Dario Agazzi

L’Italia è un individuo sottoposto all’ablazione dei testicoli. Che cosa resta? Un passivo ed innocuo eunuco. Come sottofondo musicale ho scelto di utilizzare la mia registrazione su disco vinile della vasta cantata “Gurrelieder” di Arnold Schönberg.

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Dario Agazzi (1986). Ha compiuto studi di composizione a Milano e a Darmstadt (IMD). Sue partiture sono edite in facsimile in Germania, Francia (Gérard Billaudot Éditeur, Parigi) e Italia (M.a.p. Editions, Milano), e sono state eseguite alla Konzerthaus di Berlino, Monaco, Dresda, Ginevra (Assemblea dell’ensemble Contrechamps), Tolosa, Milano, Arezzo e Roma (Todays Music Festival, Oratorio del Gonfalone). Ha scritto saggi musicologici per la rivista svizzera Dissonance su alcuni compositori del XX secolo. È membro della Società Italiana di Musica Contemporanea. Fra le sue partiture: Klaus per contrabbasso, Bene grazie per chitarrista, Herzog e Josefine per violino, Kammerpalimpsestum per 8 strumenti e nastro magnetico, Palimpsestum 2 per viola. darioagazzi.it

 

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l-lalfabetiere

L di Luoghi/comuni
a cura di Davide Giaffreda

Esistono luoghi che sono comuni, altri che ricordano.
Luoghi della memoria che a volte finiscono nell’oblio, in un elenco vuoto che produce eco.
Luoghi che fanno ricordare, anche se forse non serve a nulla.
Luoghi/comuni è dedicato a Luciano Bianciardi.

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Davide Giaffreda (1972). Maestro d’arte, laureato in architettura al Politecnico di Milano. Da circa 25 anni si occupo di “Modelli di Architettura” (plastici), alternando questa attività allo studio e a esperienze professionali nell’ambito della progettazione. Dal 2000 continua la ricerca sulla rappresentazione dello spazio architettonico e urbano attraverso lo strumento del modello per l’Università di Bologna.

 

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m-lalfabetiere

M di Lettera magica: M
a cura di Raffaele Ferrario

Parola cerimoniale: Magnificat. Prosa psichedelica camuffata da poesia psicotropa. Inno al poeta quale pusher di versi yoga e sub focalizzate virgole del sé. Ode alla poesia come spacciatrice di sinestesie psicomotorie. Testo da recitare davanti a platee armate di vuoti a perdere e bottiglioni di vino rosso da discount, di quelli che producono acidità anche ai più sani tra i vegan. Che Dio vi benedica! Gloria e Magnificat.

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Raffaele Ferrario è nato a Cesena nel 1971. Si è laureato in psicologia clinica e di comunità con una tesi sullo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, dal titolo Il testo letterario come verità psicologica. Continua a scrivere libri ma ha smesso di laurearsi. È tuttora vivente.

 

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n-lalfabetiere

N di No
a cura di Gabriele Gimmelli

Ho scelto la parola “No”, limitandomi a leggere, con burocratico fervore, la relativa voce dello Zingarelli (ed. 2007). Perché? Perché sì.

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Gabriele Gimmelli (1988) è nato e vive a Milano, ma gli piacerebbe morire a Roma, Napoli o Palermo. Dottorando presso l’Università di Bergamo, è redattore di Doppiozero e collabora con Filmidee. Quando gliel’hanno permesso, ha scritto anche per altre riviste: fra queste, Moviement, Cenobio, Cinergie e Nuova Prosa. Ha una predilezione vagamente feticistica per i registi morti, le slapstick comedies, il teatro di marionette, i nani, i marabù e i bovindi. Quando gli domandano quale sia il suo mestiere, risponde immancabilmente «lo scrittore».

 

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o-lalfabetiere

O di O – Congiunzione disgiuntiva
a cura di Alessio Galbiati

Dentro la O come congiunzione disgiuntiva precipitano come in un buco nero le nostre esistenze ed al suo interno prendono forma. O questo o quello, o questo o quello… senza sosta… senza fine.

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Alessio Galbiati. Tra le altre “cose” è co-fondatore e co-direttore di Rapporto Confidenziale.

 

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P di Lettera P
a cura di Giulio Escalona

La parola scelta non è una parola, è la lettera P disordinata e confusa (Francesco Selvi gli aveva proposto ‘Palermo’ e ‘Padre’ ma aveva paura di confrontarsi con il pensiero di Pier Paolo Pasolini).

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Giulio Escalona è nato nel 1985, ad oggi non è sicuro di aver proprio vissuto-vissuto, ma è tranquillo perché convinto di potersi sempre rifare..

 

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q-lalfabetiere

Q di Quod [la ragione per cui (sono qui)]
a cura di Enrico Mazzi

Bassa reggiana, in un piccolo parco pubblico tra le sponde del fiume Po e l’argine maestro.
Centocinquanta metri a sinistra una cava di sabbia con rulli e macchine scavatrici in azione.
Cinque metri in avanti un sikh canta un mantra tradizionale, leggendone il testo in un quaderno scritto a penna.
Quod [la ragione per cui (sono qui)]

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Enrico Mazzi (Modena, 1977), lavora con immagini in movimento dal 2002. È vincitore del premio S. Fedele Giovani Registi nel 2007 con Tu Mordi l’AriaFilioque, del 2008, è il suo primo documentario di creazione, risultato di un viaggio in Serbia a contatto con la nuova generazione di giovani credenti ortodossi cresciuti durante le guerre che hanno disgregato la ex Yugoslavia negli anni ’90. Nel 2011 partecipa al Berlinale Talent Campus e nel 2012 al laboratorio di sviluppo cinematografico Nutrimenti terrestri, nutrimenti celesti organizzato da Filmmaker a Milano, durante il quale produce l’installazione a singolo canale Monte A in cui è documentata la nascita e la morte dell’immagine analogica del Pizzo Badile, in Valcamonica. Nel 2015 Una Società di Servizi, frutto della collaborazione con Luca Ferri, debutta al 33° Torino Film Festival nella sezione Onde, dedicata al cinema di ricerca. Del 2016 è il suo ultimo lavoro, dal titolo Acqua Dolce.

 

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R di Registratore
a cura di Elisa Rocchi

Un vecchio registratore o riproduttore di cassette, giocattolo preferito dell’infanzia, diventa una fotografia di famiglia, un autoritratto di persona in evoluzione.
Le voci, i rumori, riconducono a un tempo preciso, quando la potenzialità di quel che siamo è in attesa di dispiegarsi.
Un vecchio registratore, viaggio per scoprire le evoluzioni di una persona. Testimonianza su nastro di passaggi e transiti.
Una sorta di collezione di aspettative e desideri di vita futura.

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elisa_rocchi_alfabetiere

Elisa Rocchi, dopo la laurea in Scienze dell’Educazione, frequenta Accademia Drosselmeier per Editor e Librai per ragazzi, percorso ideato da Cooperativa Culturale Giannino Stoppani. Nel 2005 fonda Associazione Culturale Barbablu con base a Cesena, un progetto di promozione al libro e alla lettura attivo da più di dieci anni sul territorio emiliano-romagnolo.
Scrive storie e libri per ragazzi, si occupa di attività didattiche e laboratoriali collaborando con scuole e biblioteche. Cura rubriche on line e coordina Cesena Comics – Festival del Fumetto per Bambini e Ragazzi. Si occupa di progettazione sociale lavorando in ambito formazione ed educazione permanente.
Due le pubblicazioni per ragazzi in uscita per l’autunno 2016: Il frullato dell’Imperatore, Buk Buk Edizioni e Un gatto dentro a un canotto, Fulmino Edizioni.

 

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S di Si-No-isma
a cura di Enrico Gabrielli

Si-No-isma è un neologismo che, a mio avviso, può bene indicare lo stato di indecisione prima di una scelta o di una presa di coscienza. E da questa parola sibilante e claudicante ne è venuto fuori un flusso di coscienza composto di considerazioni, di sentenze e di immagini. Non è un termine dal sapore nobile, ma è stato il primo che mi è venuto in mente di fronte al campo aperto proposto per questa misteriosa e stimolante operazione.

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Enrico Gabrielli (1976) dopo aver studiato con Antony Pay, Richard Stoltzman e Ciro Scarponi si diploma in clarinetto a Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e studia composizione con Danilo Lorenzini, Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, al Festival delle Nazioni di Città di Castello e all’Accademia Chigiana Senese. In qualità di clarinettista suona molta musica contemporanea e fonda l’Ensemble Risognanze (prima ensemble Niccolò Castiglioni) con Tito Ceccherini nel 1996. Ha fatto parto dell’E.M.P. di Ulm e del Sonata Islands ensemble e partecipa a svariate performance e istallazioni (Timet, Sottosuono, LabF.S, gruppo Koinè). Suoi brani vengono eseguiti da Milano Classica, l’ensemble dell’Arena di Verona e il Fontana Mix di Bologna. Da molti anni è musicista rock alternativo fondando i Mariposa e i Calibro 35 e arrangiatore di musica leggera specializzato in scrittura sinfonica e cameristica. Tra i tantissimi nomi in elenco per cui ha spesso lavorato: Afterhours, Nada, Baustelle, Vinicio Capossela, Dente, Morgan e moltissimi altri. Ha realizzato più di 200 dischi in 14 anni di attività. Suona con le pop star Mike Patton e Pj Harvey e ha collaborato ad artisti di fama come John Parish, Daniel Johnston, I Muse, Damo Suzuki, Steve Wynn e molti altri. Porta avanti un progetto dal nome Der Maurer con cui, assieme al percussionista Sebastiano De Gennaro, intende portare la musica colta contemporanea in spazi d’ascolto non ortodossi. Di recente fondazione è l’ensemble Esecutori di Metallo su Carta per cui ha trascritto brani di formazioni strumentali alternative italiane in una chiave acustica inusitata. Nel 2015 è stato presentato un film al Biografilm Festival di Bologna di concezione ibrida tra documentario e performance dal titolo Unità di Produzione Musicale, dove si cerca di osservare da un punto di vista metaforico il concetto della libertà e della restrizione nell’approccio scrittura/esecuzione; e per Fabbrica Europa 2015, alla Stazione Leopolda di Firenze, ne è stata realizzata
una versione con pubblico e con finalità fruitive più ampie dal titolo Unità di Sonorizzazione. Nel 2016 verrà data la première di un suo nuovo brano nella stagione del Divertimento Ensemble di Sandro Gorli. Suona clarinetti, flauti, sassofoni e strumenti a tastiera.

 

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T di Battaglia delle Termopili
a cura di Antonio Rezza

La battaglia delle Termopili ha generato molti morti che però non destano, nel periodo odierno, malinconia…

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antonio_rezza_alfabetiere

Antonio Rezza e Flavia Mastrella si occupano di comunicazione involontaria; sono uniti da più di vent’anni nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive, performance e set migratori. Mastrella, fornita di una fantasia plastica, espone negli anni sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula all’interno della mostra Le opere e i giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Il PAN di Napoli ha ospitato l’installazione Boe alla deriva, mentre nel 2008 si è tenuta a Roma l’esposizione dell’habitat di Autopatia. Rezza, performer con il fiato rotto, muove da un’esperienza linguistica anti narrativa, approdata a quattro libri pubblicati da Bompiani di cui l’ultimo, Credo in un solo oblio, ha vinto il Premio Feronia nel 2008. Insieme hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, hanno realizzato programmi televisivi e hanno vinto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare nel 2008. Sempre nel 2008 realizzano il documentario Il passato è il mio bastone ed esce, edita da Kiwido di Federico Carra, la prima raccolta del cinema in bianco e nero Ottimismo Democratico. Nel gennaio del 2010 presentano a Madrid e a Palencia lo spettacolo Pitecus in lingua spagnola. Nel Giugno del 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi. Nell’Aprile del 2012, edito da Barbès, è uscito il libro La noia incarnita – il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura di Rossella Bonito Oliva. Nel Novembre dello stesso anno ha debuttato a Torino e a Roma l’ultimo spettacolo Fratto_X. A Maggio 2013 gli viene assegnato il Premio Hystrio-Altre Muse.
Nell’Ottobre del 2013 hanno presentato 7-14-21-28 al Theatre Center Na Strastnom di Mosca, nell’ambito del VI International Theatre One-Man Production Festival «Solo».
Nel Dicembre 2013 è stato loro conferito il Premio Speciale UBU 2013 “per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale”.
A Gennaio 2014 Flavia Mastrella espone al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna la mostra Sculture in tasca.
L’esaltazione dell’insignificante
.
Nel novembre 2014, la casa editrice Il Saggiatore ha pubblicato il libro Clamori al vento. L’arte, la vita, i miracoli di Flavia Mastrella e Antonio Rezza.
A Novembre 2015 ha debuttato al Teatro Astra di Torino l’ultimo lavoro teatrale Anelante.
Giugno 2016, viene loro conferito il Premio Napoli “primo e unico riconoscimento italiano consegnato a personalità che si distinguono per il loro contributo alla lingua e alla cultura indipendentemente dalla produzione eminentemente letteraria”.
Ad Ottobre dello stesso anno, presentano al Teatro La Mama di New York lo spettacolo Pitecus coprodotto con il Teatro Vascello. rezzamastrella.com

 

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U di Uffa
a cura di Flavia Mastrella

Uffa – è una parola “fatta” d’aria. Non è sintatticamente legata alla proposizione cui appartiene ed è di solito accompagnata da un soffio esclamativo.
Voce onomatopeica. Uffa è un’interiezione molto precisa, per esprimere un chiaro segnale d’inquietudine e di rabbia, o anche un’emozione di fastidio e di noia. L’esposizione della parola è molto affidata al tono della voce e ad altre soluzioni espressive non puramente linguistiche.
Il genere è maschile o femminile. Il numero è singolare o plurale. La persona è prima, seconda e terza.
Uffa.
Interiezione: parte invariabile del discorso con valore esclamativo fono simbolo – si può esprimere mediante parole accompagnate da espressioni linguistiche e prestazioni mimiche.

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Flavia Mastrella e Antonio Rezza si occupano di comunicazione involontaria; sono uniti da più di vent’anni nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive, performance e set migratori. Mastrella, fornita di una fantasia plastica, espone negli anni sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula all’interno della mostra Le opere e i giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Il PAN di Napoli ha ospitato l’installazione Boe alla deriva, mentre nel 2008 si è tenuta a Roma l’esposizione dell’habitat di Autopatia. Rezza, performer con il fiato rotto, muove da un’esperienza linguistica anti narrativa, approdata a quattro libri pubblicati da Bompiani di cui l’ultimo, Credo in un solo oblio, ha vinto il Premio Feronia nel 2008. Insieme hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, hanno realizzato programmi televisivi e hanno vinto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare nel 2008. Sempre nel 2008 realizzano il documentario Il passato è il mio bastone ed esce, edita da Kiwido di Federico Carra, la prima raccolta del cinema in bianco e nero Ottimismo Democratico. Nel gennaio del 2010 presentano a Madrid e a Palencia lo spettacolo Pitecus in lingua spagnola. Nel Giugno del 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi. Nell’Aprile del 2012, edito da Barbès, è uscito il libro La noia incarnita – il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura di Rossella Bonito Oliva. Nel Novembre dello stesso anno ha debuttato a Torino e a Roma l’ultimo spettacolo Fratto_X. A Maggio 2013 gli viene assegnato il Premio Hystrio-Altre Muse.
Nell’Ottobre del 2013 hanno presentato 7-14-21-28 al Theatre Center Na Strastnom di Mosca, nell’ambito del VI International Theatre One-Man Production Festival «Solo».
Nel Dicembre 2013 è stato loro conferito il Premio Speciale UBU 2013 “per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale”.
A Gennaio 2014 Flavia Mastrella espone al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna la mostra Sculture in tasca.
L’esaltazione dell’insignificante
.
Nel novembre 2014, la casa editrice Il Saggiatore ha pubblicato il libro Clamori al vento. L’arte, la vita, i miracoli di Flavia Mastrella e Antonio Rezza.
A Novembre 2015 ha debuttato al Teatro Astra di Torino l’ultimo lavoro teatrale Anelante.
Giugno 2016, viene loro conferito il Premio Napoli “primo e unico riconoscimento italiano consegnato a personalità che si distinguono per il loro contributo alla lingua e alla cultura indipendentemente dalla produzione eminentemente letteraria”.
Ad Ottobre dello stesso anno, presentano al Teatro La Mama di New York lo spettacolo Pitecus coprodotto con il Teatro Vascello. rezzamastrella.com

 

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V di Vulvavisione
a cura di Jonny Costantino

vulva + visione = origine del mondo
[testo integrale]

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Jonny Costantino è cineasta e scrittore. Tra i film realizzati con Fabio Badolato (insieme sono la BaCo Productions): La lucina (post-prod.), Sbundo (post-prod.), Il firmamento (2012), Beira Mar (2010), Le Corbusier in Calabria (2009), Jazz Confusion (2006). Scrive su Il primo amore, di cui è redattore, e Rifrazioni. Dal cinema all’oltre, che dirige. A marzo è uscito con Effigie il suo primo romanzo: Mal di fuoco.

 

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Z di ZETA
a cura di Roberto Paci Dalò

Un’unica lettera viene trattata attraverso live electronics trasformandola in impulsi e iterazioni. Frequenze, vibrazioni, ripetizioni che gradualmente dipanano il mistero svelando il suono originale alla fine del brano.

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Roberto Paci Dalò compositore, regista e autore, artista visivo è nato a Rimini, cresciuto a Tremosine sul Garda e ha vissuto a Berlino, Napoli, Roma, con periodi a Vancouver. Vive e lavora sulle colline di Rimini. Il suo lavoro ha ricevuto la stima di artisti come John Cage e Aleksandr Sokurov. Ha presentato sue opere nei principali musei, spazi e festival, fra cui la Biennale di Venezia, Fundació Joan Miró Barcelona, Göteborg International Biennial of Contemporary Art, Power Station of Art Shanghai, Kunsthalle Vienna, Ars Electronica Linz, Quadriennale di Roma, Locarno Film Festival, CCCB Barcelona, Palais des Beaux Arts Bruxelles, Sonambiente Berlin, Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia, MAO Museo d’Arte Orientale Torino, Aperto Teatro Valli Reggio Emilia, Opera di Vienna, Hebbel-Theater Berlin, Budapest Autumn Festival, Inventionen Berlin. Guida il gruppo Giardini Pensili co-fondato nel 1985, ha ricevuto il premio Berliner Küsterprogramm des DAAD e il Premio Napoli 2015. È membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft di Berlino e della British Cartographic Society. È stato direttore artistico di Wikimania 2016 (Esino Lario, Lago di Como). Ha creato nel 1995 la pionieristica web radio Radio Lada. Creatore e curatore di Itaca – il palcoscenico elettronico del Teatro di Roma (1999-2001). Insegna Interaction Design presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino dove dirige Usmaradio. www.giardini.sm

 

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L’Alfabetiere / Sommario
A di Alfabetiere: a cura di Francesco SelviB di Letterina B: a cura di Luca FerriC di Cinema: a cura di Giuseppe SpinaD di Desinare: a cura di Ignazio Fabio MazzolaE di Enantiodromia: a cura di Leonardo PersiaF di Famiglia: a cura di Francesco AzziniG di Gorgia: a cura di Roberto DonatiH di Hashtag: a cura di Francesco FarabegoliI di Italia: a cura di Dario AgazziL di Luoghi/comuni: a cura di Davide GiaffredaM di Lettera magica M: a cura di Raffaele FerrarioN di No: a cura di Gabriele GimmelliO di O – Congiunzione disgiuntiva: a cura di Alessio GalbiatiP di Lettera P: a cura di Giulio EscalonaQ di Quod [la ragione per cui (sono qui)]: a cura di Enrico MazziR di Registratore: a cura di Elisa RocchiS di Si-No-isma: a cura di Enrico GabrielliT di Battaglia delle Termopoli: a cura di Antonio RezzaU di Uffa: a cura di Flavia MastrellaV di Vulvavisione: a cura di Jonny CostantinoZ di ZETA: a cura di Roberto Paci Dalò

Le lettere de L’Alfabetiere sono state pubblicate in quattro “puntate”.
1. Lettere A B C D E | 19 settembre 2016
2.
Lettere F G H I L | 5 ottobre 2016
3.
Lettere M N O P Q | 24 ottobre 2016
4.
Lettere R S T U V Z | 7 novembre 2016

 

L’ALFABETIERE
da un’idea di Francesco Selvi
a cura di Francesco Selvi & Alessio Galbiati
art direction by ilcanediPavlov



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