Prefazione al “Dizionario dei luoghi comuni del cinema italiano”

Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, la Prefazione al Dizionario dei luoghi comuni del cinema italiano di Alessio Galbiati (Capire/CartaCanta edizioni, 2020), primo elemento della collana Coriandoli diretta da Francesco Selvi. Il Dizionario sarà nelle librerie e negli store online dal 12 novembre.

 

PREFAZIONE

Il riferimento è Flaubert, nientemeno. Il contesto il cinema italiano: la sua industria, fino alle propaggini più indipendenti e anarchiche, il suo pubblico, e tutto ciò che in esso si muove. L’oggetto è la Stupidità, rigorosamente con la maiuscola.
Un omaggio non richiesto al genio dello scrittore francese, un omaggio a un fantasma letterario che va sotto al nome di Dictionnaire des idées reçues, pubblicato postumo per la prima volta nel 1913, e contenuto tra la mole di documenti raccolti dall’autore per la preparazione di Bouvard e Pécuchet. Ritagli di quotidiani, appunti d’ogni sorta, note di lettura e schemi di varia natura che Flaubert aveva maniacalmente catalogato per costruire il secondo volume di questo, straordinario, monumento alla Stupidità umana.
Definire la Stupidità è un esercizio dannatamente rischioso perché mette in cattiva luce colui che tenti l’impresa, peraltro già persa in partenza, di definire non tanto un’alterità del proprio tempo, quanto il «prevalente cretino contemporaneo» (nella geniale definizione di Fruttero & Lucentini), così in soprannumero da rappresentare, secondo l’intuizione di Leo Longanesi, una vera e propria “forza storica”: «Due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica».
Il Dizionario qui pubblicato si compone di 463 lemmi frutto della minuziosa raccolta, nel corso degli anni, di frasi ascoltate, ritagli di giornale e articoli letti online, «tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore» con il quale siamo nostro malgrado costretti a convivere. Una collezione di stereotipi, di luoghi comuni e convenzioni alle quali non facciamo più nemmeno caso, ma che rappresentano una griglia di interpretazione e semplificazione di realtà troppo complesse dotate della forza di imporsi nel discorso pubblico condiviso, modellando il mondo a loro immagine e somiglianza.
Ma a voler dire fino in fondo la verità, che non è mai una cosa semplice, questo Dizionario è una specie di scatola nera del mio cervello, nella quale si sono sovrapposte voci e impressioni delle quali non saprei più dire chi sia il reale autore. Forse nasciamo liberi, ma poi nella nostra testa si posano le idee degli altri, come gli strati geologici di un pianeta, e più queste voci sono insistenti, condivise dalla maggioranza, più si incrostano tra i nostri pensieri, e delle volte ce li fanno persino dimenticare. E allora se lo guardo così, questo libricino, mi accorgo che è anche una specie di medicina che mi ha aiutato a ritrovare le mie, di idee.

In coda al Dizionario il lettore troverà una brevissima selezione delle Scritte sui muri dei bagni dei cinema italiani (1995-2020), gentilmente concessa da «Rapporto Confidenziale», una documentazione preziosa dei malumori del pubblico italiano.

Se il cinema è l’arte del tempo e del movimento, la critica non può che essere aforistica.

A. G.

 

Alessio Galbiati,
Dizionario dei luoghi comuni del cinema italiano
Capire/CartaCanta edizioni, 2020
collana: Coriandoli
isbn: 9788885568853
prezzo di copertina: € 9,00
data di uscita: 12 novembre 2020
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